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Torneo di Ponte di Legno: una lettera da parte della società organizzatrice

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da Dr.Pimple, 16 Set 2005.

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  1. Dr.Pimple

    Dr.Pimple Sminellatore

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    pubblicata su fitet.org


    neo di Ponte di Legno: una lettera da parte della società organizzatrice
    A tutti gli atleti partecipanti al Torneo 4° categoria di Ponte di Legno.



    Gentili Signori, cari amici,

    desideriamo scusarci con tutti voi per gli innumerevoli imprevisti che hanno caratterizzato il torneo di Ponte di Legno della scorsa settimana.

    Non è stata una buona organizzazione e inutile sarebbe elencare i motivi o accampare scuse.

    Organizziamo tornei da anni, cercando di dare sempre il massimo nel rispetto dei partecipanti e della Federazione Italiana Tennistavolo che ce li assegna.

    Diciamo che, a volte, anche al nostro fornaio di fiducia può capitare di bruciare il pane.

    E’ giusto rendersi conto di aver sbagliato ed è altrettanto doveroso domandare scusa.

    Ma è giusto anche diffidare dei “pataccari†ed opportunisti che, non si capisce per quale motivo, vogliono vedere in quanto successo, chissà quale disegno da parte della Federazione nei confronti degli atleti quarta categoria ed amatori.

    E’ stato un torneo purtroppo mal riuscito ma nulla più.



    Nel domandarvi ancora una volta di scusarci, vi inviamo il nostro in bocca al lupo per la stagione sportiva.
     
  2. n16

    n16 -------

  3. Giorno

    Giorno Amministratore Staff Member

    Nome e Cognome:
    Li trovi in firma
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    EverPing ASD
    a me invece piacerebbe conoscerle...
     
  4. veterano42

    veterano42 Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. Tifernum
    AVEVATE LETTO QUESTA???

    Pubblichiamo di seguito l'intervento fattoci pervenire da Emmanuele Del Sante, allenatore del TT San Polo (PR) inerente allo svolgimento del torneo nazionale di 4a categoria svoltosi a Ponte di Legno (BS) in data 10-11 settembre.

    Parma, 12 settembre 2005


    Gentile redazione,
    spulciando all'interno del forum nel sito www.fitet.it , tutti coloro non fossero stati presenti al Torneo di Quarta categoria nazionale disputatosi a Ponte di Legno (10-11 settembre), potranno rendersi conto dell'unanime parere rispetto alla logistica, alla struttura dell'impianto e all'organizzazione del torneo stesso. In ogni caso, in qualità di tecnico partecipante alla suddetta manifestazione, mi permetto di rendere pubbliche le mie impressioni sull'accaduto.

    Il torneo di Ponte di Legno non potrà certo essere ricordato come una pagina felice del tennis tavolo italiano degli ultimi anni. Troppi infatti sono stati i disagi e le mancanze nell'organizzare una manifestazione dedicata alla base dell'intero movimento pongistico nazionale, ovvero quegli atleti di 4cat che incarnano meglio di tutti la pura passione per questo sport.

    Procediamo con ordine. Malgrado il luogo di svolgimento del torneo fosse non certo facilmente raggiungibile, la partecipazione è stata massiccia. Si sono contati infatti più di 200 iscritti alla gara di singolare maschile per un totale di 52 gironi, un risultato ottimo per un torneo “sdoppiatoâ€.

    È ormai prassi degli ultimi anni disputare al sabato il doppio maschile e i gironi del singolare maschile, mentre la domenica è dedicata al tabellone ad eliminazione diretta maschile e alle gare di singolo e doppio femminile. Partendo dall'organizzazione sopra descritta, per far si che le gare nella giornata di sabato terminino non oltre l'ora di cena, e' indispensabile avere a disposizione un numero non inferiore ai 14-16 tavoli da gioco. Ebbene, a Ponte di Legno ciò non si è verificato. Giunto all'interno della fatiscente palestra, ho potuto constatare che i tavoli erano 12 e con un'area di gioco ai limiti del regolamento anche per il “Puffo Pongistaâ€.Lo spazio a disposizione era infatti ben inferiore a quello imposto dal regolamento federale: ad essere generosi vi erano forse 2 metri dal bordo del tavolo alle transenne, sia in lunghezza che in larghezza.

    Altra nota dolente: il pavimento su cui gli atleti hanno giocato. La superficie di gioco era scivolosa e lo è diventata sempre di più nel corso delle giornate di gara.

    Le gare di doppio maschile sono state comunque portate a termine più o meno senza gravi incidenti, ma quando si è passati al singolare maschile è iniziata la vera farsa.Consultando i tabelloni infatti ho scoperto che un mio giocatore doveva disputare il suo girone sul tavolo 13…notizia davvero curiosa visto che in palestra vi erano ammassati solo 12 tavoli in uno spazio utile ad ospitarne solo 6! Mi sono chiesto allora dove fosse il tavolo 13. Il tavolo misterioso era stato collocato a pian terreno, cioè sul livello dell' ingresso della palestra, adagiato su rotoli di stoffa di circa 1 metro di larghezza, incollati alla bell'e meglio con del nastro adesivo!

    Ovviamente i ragazzi del girone 13, compreso il mio atleta, si sono rifiutati di disputare i propri incontri in quella trappola mortale ed e' stata adottata quindi una pronta e celere soluzione: montare il tavolo 13 nei sotterranei! Per comprendere bene l'accaduto, dovete sapere che l'impianto di Ponte di Legno non presentava piani al di sopra del pianoterra. L'architettura dell'edificio infatti era composta solo di piani sotterranei: al piano zero l'ingresso, al piano –1 la palestra principale, al piano –2 una stanza polare con le finestre crepate dal soffitto bassissimo decorata con delle buffe colonne rosse a sorreggere la struttura e vari attrezzi ginnici sparsi. Insomma un incrocio tra uno sgabuzzino ed una cella frigorifera sporca. Il girone 13 si è disputato nel vergognoso loculo che vi ho appena descritto. Intanto che il mio allievo infreddolito disputava il proprio girone contro altri 3 poveri malcapitati, dai piani “alti†giungevano notizie allarmanti. Nell'ordine ho udito di comitati di protesta, tavoli inagibili causa pioggia, urla preistoriche di imbestialiti giocatori che vedevano i proprio gironi continuamente posticipati e chiamati “a voceâ€, notizie di infortuni ritiri ed altre piacevolezze.

    Terminato il girone del mio giocatore, verso le ore 16, la corrente elettrica ha dato forfait in un paio di occasioni: al secondo black-out ho visto comunque un paio di giocatori terminare comunque la propria partita, malgrado fossero ai vantaggi, evidentemente esasperati dalla situazione. Per fortuna, il secondo black-out e' durato pochi istanti e le partite sono potute riprendere, non in tutti i tavoli ovviamente, perché il problema acqua piovana era comunque presente. A quel punto, per ovviare al problema dell'acqua piovana, sono stati montati altri 3 tavoli al piano –2 e il caos in “cantina†è stato totale dato l'assembramento di tante persone in un luogo così angusto, mentre nella palestra principale i tavoli da 12 erano diventati 8 (in realtà erano 9 ma in un campo la pioggia se ne fregava degli aggiustamenti in corsa e continuava a cadere).


    Col sopraggiungere della sera la situazione non e' certo andata migliorando in quanto le aree di gioco sono diventate sempre più scivolose, il freddo sempre più intenso, soprattutto in cantina e alla fine, è capitato che un ragazzo si facesse male sul serio: grave trauma al ginocchio e ambulanza per l'ospedale di Edolo. Gli ultimi incontri sono terminati alle ore 00:45 nella giornata di sabato.

    Dopo questa breve cronaca degli orrori ecco alcune considerazioni:

    1) So che quanto ho scritto può suonare come una sgradevole barzelletta alle orecchie di chi non era presente alla manifestazione, ma vi assicuro che nulla di quanto ho scritto corrisponde a menzogna, semmai ho trascurato altri particolari assurdi e irritanti.

    2) Il disagio creato agli atleti è stato decisamente troppo. Inoltre, in una gara di 4a categoria, caratterizzata da una partecipazione altissima e da un melting pot di atleti di diverse età che rappresentano la base del ping pong azzurro, non si possono sorvolare le condizioni base dell'organzzazione.


    3) Il nostro non è uno sport professionistico al 100%, ma ciò non giustifica assolutamente il luogo della manifestazione. Occorre approntare luoghi dignitosi per la pratica del tennis tavolo visto che i giocatori e le società pagano le iscrizioni e le tasse federali non per giocare in cantina.

    4) Lasciamo stare l'illuminazione perfetta, la puntualità svizzera negli orari di gara, il bar in palestra e tanti altri “particolari†su cui si potrebbe far finta di nulla, ma qui davvero è stata calpestatata la dignità di questo sport e degli atleti di 4a categoria. Perché umiliarli e umiliarci così? A che scopo?

    E a vantaggio di chi e di che cosa? Perché far svolgere un torneo in un luogo assolutamente non idoneo? Il torneo di Ponte di Legno è stata una vergongna.

    5) Aggiungo amaramente che comunque non è stato toccato il fondo. Chi vi scrive ha ancora in mente i Campionati Italiani Assoluti del 1998 a Napoli. Molti ricordano cosa successe in quella sede, ma spero davvero che situazioni come Ponte di Legno e Napoli , per non citarne molte altre che ho visto in carriera, non debbano più ripetersi, soprattutto all'interno di una federazione che come punto cardine della promozione di questo sport ha indicato l'immagine.

    I miei più coridiali saluti

    Emmanuele Del Sante, allenatore del TT San Polo (PR)
     
  5. n16

    n16 -------

    quoto profondamente emanuele del sante:tsk:
     
  6. rotex

    rotex arrotiamo!!!

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    mi sembra troppo comodo, basta chiedere scusa e tutto finisce lì. :famale:
     
  7. FluSher

    FluSher Nuovo Utente

    ragzzi scusate poterste spiegarmi qst frase?


    "Il nostro non è uno sport professionistico al 100%"

    ke significa?
     
  8. Giorno

    Giorno Amministratore Staff Member

    Nome e Cognome:
    Li trovi in firma
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    EverPing ASD
    semplice in italia quanti pongisti professionisti ci sono? arriviamo a 50 tra giocatori e allenatori che si occupano solo di tt? mi sa di no.
     
  9. rommel

    rommel Bruno Di Folco

    Nome e Cognome:
    Bruno Di Folco
    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    APD Giovanni Castello
    brava la Federazione a pubblicare la lettera :)

    buono l'intento della Società di chiedere scusa :)

    incredibile :eek: che in una lettera di scuse, si faccia della dietrologia su coloro che hanno mosso le critiche ad una pessima organizzazione (....come da tutti riconosciuto) addirittura defininendoli "pataccari e opportunisti".

    nello sport, come nella vita, quando si chiede scusa lo si fa incondizionatamente e, aggiungerei, DOVEROSAMENTE. :approved:
     
  10. rommel

    rommel Bruno Di Folco

    Nome e Cognome:
    Bruno Di Folco
    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    APD Giovanni Castello
    ...inoltre se fossi la Federazione applicherei una penale (superiiore al 15% della tassa gara). :sisi:


    se fossi la società non farei pagare l'iscrizione il prossimo anno a tutti gli atleti partecipanti quest'anno. :approved:
    sono stato troppo cattivo ?
     
  11. rete&fuori

    rete&fuori Utente

    ????

    se fossi la FITET, casomai
    vorrei ricordare che la responsabilità è in gran parte dovuta agli arbitri che hanno omologato il tutto

    la società organizzatrice non è in grado di provvedere per i più disparati motivi adeguatamente all'evento? NON lo fai disputare e te ne prendi (fitet) la responsabilità anche economica che eventualmente (poi) scarichi sull'organizzatore
    Lo fai fare (sempre fitet)? Allora ti attivi per far filare tutto liscio entro l'umanamente possibile

    la lettera di scuse da parte della societa organizzatrice dietrologia a parte è ovvia, ma io pretenderei quella della FITET

    ps.
    io non ho partecipato all'evento (ne faccio parte dell'organizzazione), ma come tesserato credo di poter essere ugualmente sconcertato dall'accaduto
     
  12. drago

    drago Utente Attivo

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    quoto completamente:approved:
     
  13. Master Xanto

    Master Xanto Campione in erba

    Oh, il primo torneo nazionale a cui vado e mi ritrovo al torneo peggio organizzato degli ultimi 10-20 anni, uffaaa!!!:(
     
  14. Casta

    Casta L'ex presidente!!

    Nome e Cognome:
    Maurizio Castagno
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    ASD - G.S. G.Regaldi Novara
    Io, per tagliare la testa al toro, fossi nella federazione escluderei per 2 o 3 anni le Società che si prendono un impegno così grande per poi deludere in questo modo. Questo non per infliggere una punizione, ma per evitare che vengano presi degli impegni che non possono poi essere mantenuti. Ma non da questa volta, da una eventuale (e, purtroppo, magari fra anni, ma siamo certi sarà) prossima pessima organizzazione
     
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