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Suggerimenti su come migliorare il mio approccio alle gare

Discussione in 'Principianti' iniziata da LuigiG, 8 Dic 2024.

  1. LuigiG

    LuigiG Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Luigi Grande
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Cari colleghi pongisti.

    Sono a chiedere a chi potrà aiutarmi, come migliorare il mio gioco soprattutto nelle gare "ufficiali".

    Ho iniziato ad avvicinarmi al tennis tavolo da circa un anno, sono,poco più che un principiante, a dire dei miei tecnici e allenatori (gioco in una ASD in provincia di Milano), ho fatto grossi miglioramenti dal mio inizio.

    Non riesco ad identificare il mio gioco, durante gli allenamenti provo e riprovo, dopo il servizio ed i primi scambi, aperture di dritto e rovescio ma poi, in partita, ho la sindrome del "braccino corto" e continuo nel palleggio (di taglio), nella speranza che l'avversario sbagli e spesso ciò non succede, anzi sbaglio io per primo.

    Vorrei essere più spregiudicato, ma ho poca sicurezza nei miei colpi (specialmente top spin di dritto e rovescio).

    Come in quasi tutte le palestre, i principianti son sempre poco seguiti, gli allenatori aiutano le V, IV e III categorie e noi VI abbandonati a noi stessi.

    Come posso migliorare?
     
  2. off-ready

    off-ready Meglio un sedere gelato che un gelato nel sedere

    Nome e Cognome:
    Pier Offredi
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Aquile Azzurre
    Le bacchette (o i consigli) magici non esistono e se non sei seguito da un allenatore è impossibile che tu riesca a ottenere quello che vuoi. Le alternative secondo me sono queste:
    1) cambiare palestra
    2) partecipare a stage specifici
    3) prendere lezioni private (gli allenatori, a pagamento, aiutano anche i principianti)
     
    A LuigiG e Mr. Hero piace questo messaggio.
  3. curl t.

    curl t. Utente Noto

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    tt lugo
    Lezioni private con gente che sa fare veramente e poi giochi solo con gente migliore di te. Conta solo quello per crescere
     
    A LuigiG, Mr. Hero e Più scuro piace questo messaggio.
  4. off-ready

    off-ready Meglio un sedere gelato che un gelato nel sedere

    Nome e Cognome:
    Pier Offredi
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Aquile Azzurre
    Il problema è che la "gente migliore di te" di solito non vuole giocare con te, perchè per crescere deve giocare con qualcun migliore di sè...
     
    A LuigiG e ricsco piace questo messaggio.
  5. Sartori Giovanni

    Sartori Giovanni seguace gruppo rinco

    Nome e Cognome:
    Giovanni Sartori
    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    Leoniana Vicenza
    in palestra da noi è obbligatorio per i più"forti" passare almeno 20/30 min con qualcuno di più scarso di loro, ciò avviene di solito nella prima mezz'ora di allenamento
     
    A vg. e LuigiG piace questo messaggio.
  6. off-ready

    off-ready Meglio un sedere gelato che un gelato nel sedere

    Nome e Cognome:
    Pier Offredi
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Aquile Azzurre
    Anche da noi, ma credo che sia una prassi molto rara
     
    A LuigiG piace questo elemento.
  7. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    Da noi tutti giocano con tutti, dall' inizio alla fine dell' allenamento.
     
    A LuigiG e eta beta piace questo messaggio.
  8. off-ready

    off-ready Meglio un sedere gelato che un gelato nel sedere

    Nome e Cognome:
    Pier Offredi
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Aquile Azzurre
    Questo può succedere se ci sono pochi giocatori e di categorie omogenee. Noi abbiamo 16 giocatori che vanno dalla 6a ctg alla 3a: in due ore è impossibile che tutti giochino con tutti
     
    A LuigiG piace questo elemento.
  9. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    presenti sempre una dozzina, dalla 6^ alla 4^
     
    A LuigiG piace questo elemento.
  10. off-ready

    off-ready Meglio un sedere gelato che un gelato nel sedere

    Nome e Cognome:
    Pier Offredi
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Aquile Azzurre
    Interessante, da anni cerco un metodo per far giocare tutti con tutti, ma per incontrare gli altri 11 un giocatore in due ore dovrebbe cambiare partner ogni 10 minuti circa...
     
    A LuigiG piace questo elemento.
  11. Sartori Giovanni

    Sartori Giovanni seguace gruppo rinco

    Nome e Cognome:
    Giovanni Sartori
    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    Leoniana Vicenza
    devi giocare all" imperatore"
     
    A ggreco piace questo elemento.
  12. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    ovviamente non fai in tempo a giocare con tutti in 2 ore, una volta finito l'incontro si aspetta che un altro tavolo termini e ci si scambia giocando contro chi non si è ancora incontrato. random insomma.
     
    A LuigiG piace questo elemento.
  13. curl t.

    curl t. Utente Noto

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    tt lugo
    Si ma fare partitelle non serve a nulla…il problema in italia e’ che ci sono tantissimi amatori e solo pochi crescono perche’ non ci sono allenatori impostati bene.
    Nelle società ci sono nc che insegnano…con tutto rispetto ovviamente qualcosa possono fare anche loro ma servirebbe altro.
    Comunque e’ un discorso troppo ampio da affrontare e si andrebbe OT.
     
    A Più scuro, LuigiG e eta beta piace questo messaggio.
  14. Jackcerry

    Jackcerry Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Giacomo Cerea
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Usd Villa Romanó
    Provo a dare il mio contributo secondo la mia esperienza.
    Il braccino viene soprattutto se in partita si improvvisa e non si hanno le idee chiare su cosa fare .
    Se tu hai le idee chiare su cosa fare se ti arriva una certa palla non hai più incertezze e puoi essere più sciolto.
    Io in allenamento alleno un certo tipo di servizio e mi faccio rispondere dove è più probabile e solito che il mio avversario risponda e poi decido il colpo da fare dopo e in che punto tirarlo. In partita ufficiale quando servo ripenso all’allenamento e faccio finta di essere in allenamento per abbassare anche la tensione e su di me funziona bene.
    Questa cosa di avere bene le idee chiare in testa quando si serve e su come si evolve il gioco mi sembra che venga parecchio trascurata
     
    A neutro, cala08, T__T-Rex e 7 altri utenti piace questo messaggio.
  15. LuigiG

    LuigiG Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Luigi Grande
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Grazie a tutti per gli ottimi suggerimenti
     
  16. ggreco

    ggreco Arrotatore di dritto, picchiatore di rovescio.

    Nome e Cognome:
    Giovanni Greco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    CUS Torino
    Inoltre moltissimi di quegli amatori, con il mito del self made man, preferiscono allenarsi da soli con sparring occasionali o con sempre lo stesso sparring senza mai prendere lezione con regolarità da qualcuno competente che comunque c'è, se lo si cerca...

    Me in primis, in passato, ho solo utilizzato gli allenamenti standard delle società dove ho giocato, a parte i primi tre anni agonistici nei quali ero "abbastanza" seguito nella mia prima società.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 10 Dic 2024, Data originale: 10 Dic 2024 ---
    E poi tante gare ed allenamenti con gente di ogni livello, sia più scarsi che più bravi.
     
    A LuigiG piace questo elemento.
  17. VUAAZ

    VUAAZ Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Aldilà degli aspetti tecnici, degli allenamenti, mi concentro sul braccino, perché è un problema comune a molti.
    Intanto, in partita se hai il braccino, i colpi che non hai sicuri potresti sbagliarli più facilmente per la tensione. Non è in partita che impari a colmare le lacune tecniche, quindi costruisci un gioco che ti permetta di creare situazioni nella tua "comfort zone".
    Esempio pratico: io facevo dei servizi molto carichi, ma la palla che mi torna spesso si porta dietro il mio effetto, quindi a volte servo quasi liscio corto per avere una terza palla che aggredisco meglio.
    Poi il discorso di migliorare tecnicamente è ovvio, ma finché non migliori, cerca di fare le cose che hai in repertorio sicure
     
    A LuigiG, Più scuro e ATH_Gio piace questo messaggio.
  18. ricsco

    ricsco Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.


    [​IMG]


    La sindrome del “braccino corto” colpisce tutti i principianti e agonisti poco esperti.

    Non bisogna aver paura di ammetterlo, fa parte non solo dello sport tennistavolo, ma anche di altri sport. Si può conviverci fino ad un punto, ma sarebbe meglio sconfiggerla una volta per tutte.

    Altrimenti definita come: “paura di perdere”, oppure: “meglio attendere che rischiare”.

    Il tennistavolo è uno sport in cui bisogna curare sia gli aspetti mentali che tecnici ed è molto difficile perché oltretutto è uno sport velocissimo, in cui il tempo per pensare tra uno scambio e l’altro è quasi nullo.

    Bisogna quindi allenare quindi sia la componente tecnica specifica che la componente mentale, se si vogliono raggiungere risultati apprezzabili.

    La figura sopra che ho composto è una bilancia fatta di pietre costituenti l’essenza di questo concetto.
    -Le pietre impilate in successione a destra rappresentano i colpi costituenti del tennistavolo topspin, servizio, block, ecc…
    La lista completa dei fondamentali la trovate a questo link:
    I fondamentali del tennistavolo ~ APPUNTI DI TENNISTAVOLO DEL TECNICO RICCARDO

    -La parte mentale a sinistra rappresenta la componente mentale che se non gestita bene causa stress troppo elevato, nervosismo e appunto “braccino corto”.
    Ne ho parlato qui:
    Gestire lo stress e tecniche di allenamento mentale ~ APPUNTI DI TENNISTAVOLO DEL TECNICO RICCARDO

    Il giusto equilibrio si ha quando sia la mente che la tecnica sono entrambe in gioco e contribuiscono all’azione.

    I giocatori migliori sono quelli che gestiscono al meglio queste due componenti nel giusto equilibrio.

    Come si fa a mantenere l’equilibrio e a rendere al meglio durante la competizione?
    Questa è la domanda giusta e cruciale da porsi e a cui ciascuno di noi, in base al proprio livello ed esperienza cerca di rispondere in modo più o meno efficace.

    Bisogna innanzitutto avere la consapevolezza dei propri mezzi e abilità tecniche che si sono allenate. Capire i propri punti di forza, giocare su questi possibilmente e cercare di nascondere le proprie debolezze. Il difficile è quantificare bene tutti i fattori tecnici in gioco.

    Supponiamo per esempio di essere un giocatore con stile “all round”, (attacco quando posso senza esagerare, ben organizzato in difesa se serve). Cercherò di allenare topspin e block prima di tutto e dovrò capire quali sono i miei punti di forza.

    Per capirlo, consiglio di applicare uno schema tipico di quinta palla con uno sparring del vostro livello.
    -Servizio tagliato corto oppure lungo, risposta tagliata lunga a destra o sinistra, scambio o apertura del gioco in topspin.
    Se riuscite ad attaccare portando a casa il punto almeno sei volte su dieci scambi, è consigliabile applicare questi schemi di attacco tutte le volte che potete in partita.

    Se invece rimanete bloccati nel palleggio a lungo, sapete tagliare bene la pallina con molto effetto e preferite piazzare la palla bloccando e spiazzando l’avversario, cercate di giocare con uno stile di rimessa (bloccatore), appoggiandosi agli attacchi dell’avversario. Anche in questo caso però è fondamentale portare a casa almeno sei punti su dieci scambi.

    Finché non raggiungete questo risultato minimo vuol dire che dovete migliorare nella tecnica.
    Infatti è certo è che se portate a casa solo tre o quattro punti su dieci in questi schemi di allenamento, ben difficile sarà vincere qualsiasi partita.


    Raggiunto questo fondamentale obiettivo, bisogna lavorare molto sulla parte mentale, consci delle vostre abilità tecniche acquisite in allenamento.

    La parte mentale, come già ben suggerito da altri che mi hanno preceduto, si allena con l’esperienza di gioco, facendo tornei e competizioni, variando gli avversari degli allenamenti, respirando e ragionando tra i punti prendendo le giuste pause quando serve (io uso molto le pause concesse ogni sei punti per asciugare il sudore e il time-out).

    -Altro sistema per cercare di vincere la paura è provare a fare mini partite partendo sul nove pari: Cercate di immedesimarvi nella situazione e cercare di vincere almeno sei partite su dieci facendo il vostro gioco abituale, senza forzature, ma nemmeno tentennamenti.

    Altro consiglio valido sempre, cercate di giocarvi al meglio il vostro turno di servizio, cercando di applicare uno schema di gioco provato in allenamento. Il servizio è l’unico momento in cui solo voi potete decidere l’inizio dello scambio. Quoto per questo gli ottimi e giusti consigli sopra di @Jackcerry e @VUAAZ. Ma questo, è bene sottolinearlo, è solo metà del tempo e delle occasioni che avete durante una qualsiasi partita! Nell'altra metà del tempo sarà il vostro avversario ad iniziare lo scambio e per questo è molto importante saper leggere il servizio avversario e rispondere bene, cercando di rimanere per quanto possibile nella "comfort zone" creata durante gli allenamenti.

    Annotate su un quaderno tutte le esperienze negative di "braccino corto", segnando data, luogo e situazione. Ripassate ogni tanto gli appunti e cercate di ripetere, se possibile, in allenamento queste circostanze al meglio che potete per vincere le titubanze anziché subirle. Io adotto questo metodo e vi assicuro che è utilissimo per migliorare.

    Ricordate che se nella bilancia anche uno solo dei due fattori è carente: mente oppure tecnica, si crea disequilibrio e si perde la partita.

    Buon Tennistavolo!;)

    Ric.
     
    Ultima modifica: 12 Dic 2024
    A Max e LuigiG piace questo messaggio.
  19. LuigiG

    LuigiG Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Luigi Grande
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
     
  20. LuigiG

    LuigiG Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Luigi Grande
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Grazie Riccardo sempre preciso ed efficace nelle risposte e
    Grazie Riccardo sempre preciso ed efficace nelle risposte e suggerimenti, farò tesoro di quanto ho letto. Grazie
     

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