Pippo, Ture, Aldo ed io.

Questa e' una storia nella quale molti giocatori piu' stagionatelli si riconoscerano e che da un lato mi preoccupa un po', ma dall'altra mi fa morir dal ridere.
Nella stagione appena terminata ho giocato in una squadra che si e' guadagnata sul campo la promozione in C2. Non certo grazie a me, ma eravamo in tre e alla fine siamo stati promossi.
Sempre lo scorso anno schieravamo pure un'altra squadra di D1 composta da tutti quei giocatori che per un verso o per un altro non giocavano in altre compagini e che allo stesso tempo non garantivano la presenza costante in tutte le partite. Si sono salvati e cosi' oltre ad A2, B1, C1, l'anno prossimo avremo di sicuro anche due squadre di C2: una che gia' c'era l'anno scorso e quella neopromossa.
Cosi' la scorsa settimana il presidente mi ha preso di lato dicendomi che se mi volevo fare la C2 non c'erano problemi e che, se ero d'accordo, prendeva qualcuno da tre punti a partita per fargli disputare con noi le prime partite di campionato, cosi' eravamo di sicuro salvi e poi ci continuavamo tranquilli il nostro campionato. Pero', dato che il numero di giocatori non e' certo infinito, se mi facevo da C2 lui non iscriveva la D1.
Se invece decidevo di farmi la D1 mi assumevo la responsabilita' della squadra e come andava andava, dato che la finalita' era il divertimento.

In D1 dovremmo essere Pippo, Ture, Aldo ed io.
Pippo ha 73 anni, fisico integro ma "cuore ballerino" tanto che lo scorso anno un paio di volte ci ha tenuto in seria apprensione. Non salta una serata in palestra ma ormai se uno scambio dura piu' di cinque o sei colpi poi si deve sedere per qualche secondo perche' proprio non ce la fa: gli manca l'aria, diventa paonazzo. Si vede che ormai proprio non ce la fa. Giochiamo spesso assieme e, memore del fatto che lui ha piu' volte detto che morira' al tavolo da gioco, cerco di non fare durare i nostri scambi troppo a lungo. Perche' se tu vuoi morire al tavolo da gioco per me va benissimo, ma non lo fare quando giochi con me.

Ture ha 56 anni, il diabete, problemi di circolazione quando fa troppo caldo o troppo freddo. Inoltre si prende cura dei suoi anziani genitori pertanto certe domeniche non puo' muoversi da casa. Certe volte stiamo mesi interi senza vederlo in palestra. Da giovane e' stato nei primi 800 giocatori d'Italia, quest'anno ha avuto problemi alla spalla, poi alla gamba sinistra, adesso e' fermo perche' da due mesi ha il piede destro che gli fa male e non capisce cos'e'. Anche con lui gioco spesso ma in tutta la stagione ci sono state solo un paio di sere in cui mi ha detto che si sentiva bene e che aveva davvero voglia di giocare.

Anche Aldo ha 56 anni e una quindicina di anni fa stava intorno al posto 500. Quest'anno doveva far parte della nostra squadra di D1, ma una volta aveva mal di schiena, un'altra il riacutizzarsi dell'epicondilite, un'altra volta ancora il ginocchio dolorante. In 14 partite di campionato e' venuto una sola volta, trovando poi 13 scuse diverse per non presentarsi.
Le sere che viene in palestra e' addobbato con fascia elastica per la schiena, fascia per il gomito per l'epicondilite, fascia per il ginocchio. E le rare volte che gioca si lamenta per un dolore alla caviglia.

Poi ci sono io, che di anni ne ho 51 ma che ho gia' collezionato 3 infarti. Ho 7 stent impiantati ma non sto male. Cioe'... nel primo set della prima partita sento il petto che mi tira, ma escludendo una sola nella quale mi sono dovuto fermare perche' il dolore era troppo forte e non passava, superata la crisi iniziale posso andare in capo al mondo giocando senza problemi.

Ecco, la squadra di D1 della quale dovrei prendermi la responsabilita' per il prossimo anno sarebbe questa. Non e' il risultato sportivo che mi preoccupa, perche' se presenti ci salveremmo senza problemi.
Pero' ho una preoccupazione ed un terrore.
La preoccupazione e' che qualcuno cominci a darsi malato. Ma fin quando e' uno non e' grave, il fatto e' che so gia' che qualche volta saremo "chiusi per infortuni assortiti", quindi so gia' che cominceremo il campionato, ma non so mica se lo finiamo !
E poi c'e' una cosa che al solo pensiero mi terrorizza: poni caso che andiamo a giocare in qualche sede universitaria. Se gli studenti di medicina sono a conoscenza delle nostre condizioni di salute c'e' il fondato pericolo che ci rinchiudano tutti da qualche parte segregandoci a vita per studiarci come cavie: in fin dei conti dove trovi un simile concentrato di malanni in una sola squadra ???

Niente... mi sa che l'anno prossimo mi faccio la C2 con la squadra dell'anno scorso.

 

All'apparenza potremmo sembrare tutti degli incoscienti, ma non e' cosi'.
Se e quando dovro' sottopormi alla visita medica la mia carriera agonistica di giocatore di tennis tavolo avra' fine. Lo so e l'ho messo in conto. Pero' il cardiologo mi ha assicurato che non schiattero' con la racchetta in mano !

 

Mi sembra una squadra dall'immenso patrimonio umano, sarebbe bello aggregarci qualche ragazzino

 

Complimenti per la passione
Come prossimo acquisto per la vostra palestra suggerisco un defibrillatore

Ieri ho visto in streaming dei CI2015 una partita di over 80 e un doppio misto over 80 (o 75) e cosa dire, 15 secondi per recupero pallina, ma ragazzi questa e passione e ho provato tanta ammirazione e tanta tenerezza per gli atleti "anziani".

 

Sai quanto ti stimo... ma non è proprio così.... tanti e forse, anzi probabilmente pure io al posto tuo faremmo di tutto per giocare... ma non dimentichiamoci che i presidenti sono responsabili in prima persona.... se a qualche giocatore, speriamo mai, venisse un coccolone e si scoprisse che non poteva giocare per problemi fisici il presidente si troverebbe in impicci molto seri.
Detto ciò ti rinnovo la mia stima e ti auguro ogni bene e divertimento del mondo.

EL Mata.

 

Paradossalmente io rischio molto di meno dei mei coetanei che sono convinti di star bene.
Sono cardiopatico, pertanto segue una ferrea cura farmacologica (sette medicinali al giorno, e su due c'e' il bollo rosso "doping"), una volta l'anno faccio la coronarografia, cioe' mi infilano una sonda dalla femorale e risalgono fino ad esplorarmi millimetro per millimetro le coronarie. Sempre una volta l'anno faccio la prova da sforzo, due volte l'anno le analisi complete e ogni volta che per qualunque cosa passo dal mio medico mi faccio misurare la pressione. Non vivo in condizioni di particolare stress, l'alcool che assumo si riduce ad un bicchiere di vino a cena e cerco di alimentarmi in maniera sena ed equilibrata. Non sono riuscito a smettere di fumare, questo e' vero, pero' non oltrepasso mai le 5 sigarette al giorno, anche perche' me le fumo in particolari condizioni. Inoltre ho due figli ancora adolescenti.
Grazie alla cura farmacologica il mio sistema cardio-vascolare e' paragonabile all' "Invincibile Armata" (paragone pessimo perche' poi venne vinta dalla flotta inglese, pero' "suona bene" !), tutti i valori che preannunziano un coccolone (colesterolo, pressione e quant'altro) sono nella norma e tenuti costantemente sotto controllo. Le volte che vado un po' in affanno ci impiego un pezzo a recuperare la pallina, e lo stesso cardiologo mi ha detto che per come sono messo ho scelto lo sport piu' indicato.
Non passero' le visite mediche per l'idoneita' (se mai ad esse verro' sottoposto) ma di sicuro al tavolo da gioco non schiatto.
E non so quante persone a cinquantanni hanno cura di loro stesse cosi' come faccio io...

Pero' fate bene a dirmi le cose che mi dite, ivi compreso Tsunami che ci va giu' pesante ma e' da me molto apprezzato, ma fin quando la salute me lo permette continuero' a fare cio' che faccio e a giocare in campionato e nei tornei. Almeno fino a quando continuiro' a divertirmi !

 

Guarda che il certificato medico è un obbligo!!!
Il tuo presidente non dovrebbe dormire tranquillo se tu, voi, non lo avete

... poi tutta la mia simpatia ... ma questa è un'altra cosa

 

Se fai le prove da sforzo il certificato di idoneità (che è obbligatorio.....) lo avrai........voglio sperare.....se non lo hai fai la visita medica e fatti valutare da un medico sportivo,.....il presidente della tua società rischia il penale,se non volendo ti succede qualcosa mentre giochi ......e tu rischi la vita, non c'è da scherzare con certe cose......., neanche col beneplacito del cardiologo, che saprà tutto del tuo cuore, ma può non conoscere il tipo e l'entità dello sforzo richiesto dagli allenamenti e dalle gare di tennistavolo.....scusa se sono crudo e diretto, ma la penso così......

 

in tutta sincerità,mi state simpatici...ma siete dei pazzi!!!

 

Vorrei sezzare una lancia in favore di Ortensio e i suoi compagni : l' obbligo della visita di idoneità mi sembra che sia piu utile ai vari centri di medicina dello sport che non agli atleti stessi che praticano le varie discipline . Questa visita dovrebbe essere al massimo consigliata . Per78 quel che ne so io potrei uscire con il certificato di idoneità la mattina e poi avere un infarto nel pomeriggio . Non vedo il motivo x cui un presidente dovrebbe essere responsabile x un atleta della sua squadra . Se io sono coscente della mia patologia oppure x mia negligenza non mi sottopongo a visita medica lui non ne ha nessuna colpa . Nella malaugurata ipotesi sopra citata dove un atleta ha un infarto dopo aver ricevuto il nulla osta il centro di medicina dello sport ha delle responsabilità ?

 

Se se se se se .....
ci sono delle regole e regolamenti.!
giusti? Sbagliati?

Non so ma devono essere rispettati.
se non piacciono si cambiano ... se si possono cambiare.
fino a prova contraria si rispettano o se ne subiscono le conseguenze.
poi tutta la mia simpatia al quartetto.

Ps il presidente è il presidente vero o un prestanome?

 

... ma non te ne eri giá tornato al mercatino?

 

Il presidente e' uno vero, che si da da fare e si spende per i suoi atleti, rimettendoci di tasca sua somme non indifferenti. Magari non sara' simpatico a tutti, ma per i suoi atleti e la sua squadra si fa in quattro !

 

ecchecazo!

 

Questo mi fa piacere.
io ho giocato senza certificato per il vicepresidente federale.

Mi fosse successo qualcosa lui manco ne avrebbe risposto.
ne avrebbe risposto un terzo che non centrava niente.
.

 

non l'ho dimenticata, pensavo che scritta per bene venisse coperta da asterischi.

dopo di che ovvio che le visite vanno fatte, ma nel mio interesse, non per il penale del presidente per il quale, secondo me, una liberatoria del tipo di quella che firmo se lascio un ospedale contro il parere dei medici sarebbe più che sufficiente
infine devo dire che nella mia società non hanno dato l'idoneità a uno che poi si fa in san pellegrino in alpe in bici

 

Ma a nessuno, leggendo il titolo della discussione, è venuta in mente la rima di Dante:
Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io?

 

" Guido, io vorrei che tu, Lapo ed io
fossimo rapiti per incantesimo,
e messi su un vascello che qualunque fosse il vento
andasse per mare, obbedendo solo alla nostra volontà,

in modo che la tempesta o altro tempo avverso
non potessero esserci di intralcio,
ma al contrario, vivendo noi sempre insieme in un’unica volontà,
crescesse sempre più il desiderio di stare insieme. "

 

Resta il fatto che se la settimana prima mi danno l' idoneità facendo la visita secondo tutti i sacri crismi e quella dopo mi viene l' infarto ho buttato via 70 euro .
Una persona che fa sport a livello "agonistico" che si allena regolarmente mi sembra che corra un rischio infinitamente inferiore rispetto a un fumatore/bevitore incallito , i quali non si devono sottoporre a visite obbligatorie , con buona pace per i costi che sostiene la collettività x curare questi ultimi .
Più che altro sono i vari business che vengono tutelati .

 

d'accordissimo con gli anti medici, ormai ci hanno cosi convinti che bisogna fare certe cose che non solo le accettiamo,le promuoviamo; muoio sul tavolo,responsabilita' mia ,sempre ipocrisia e qualunquismo a gogo.

 

Non ci sono se e ma..... so *****!
Ma da voi il tesseramento chi lo fa??
Il tuo presidente (che deve controfirmare il modulo di tesseramento del singolo atleta) dichiara che in quel momento l'atleta é in possesso del certificato medico agonistico. Capisci? Se cosi non é, il tuo presidente dichiara il falso. Si va nel PENALE e poco conta cosa per voi turisti del Ping Pong sia giusto o meno.
Ma porca puzzola... Chi vi obbliga a farlo in Fitet? Giocate in spiaggia, oratorio o al circolo tra amici....
Ma nel momento che lo volete fare in ambito federale, dovete avere sto benedetto certificato.
Quest'anno ho dovuto escludere "con il cuore in mano"uno dei fondatori della nostra associazione (nel 1975!!) perché non è più in condizione di sostenere la visita agonistica.
Mi é costato un magone e tanto ma tanto dispiacere.
Ma tra gli oneri di guidare un sodalizio ci sono appunto anche le decisioni "scomode".
Ma cosa parliamo a fare di tabella voti, il TT di qua e di la, farei questo e quello, vorrei questo e quello, i tornei, peste e corna del gruppo dirigente della federazione...... quando poi deliberatamente lo declassate a hobby/passatempo solo perché vi fa comodo??!!
Finché ci sono presidenti che svolgono il loro ruolo in modo irresponsabile e da "ignoranti", caro rico60, ma cosa vogliamo cambiare?? ... Che tristezza ☹

 

@AmareTTo

cosa vogliamo cambiare ?
quando entri in campo non speri comunque di vincere , a prescindere da quanto è forte l'avversario ?
oppure ci rinunci a priori e manco ci provi ?
Quanta formazione è stata fatta ai dirigenti societari sui loro diritti e sui loro doveri ?
Possibile non si possa fare ? o se restano nell'ignoranza tanto meglio ?
Molti vanno a braccio, magari in buona fede, ma a braccio.
( al governo, parlo quello nazionale, ci lavorano da decenni e i frutti si vedono, siamo ormai ridotti ad un popolicchio spremuto e succube )

Cosa si può cambiare ?
MOLTO !!!!

... e lascia perdere la tristezza, è solo un vizio ( che può degenerare in scuse per restare immobili)... se agisci magari non vinci, ma non si hanno rimpianti e quindi non puoi che gioire, sempre.

PS Certo che se va buca anche questa volta ve lo meritate proprio
... e non mi preoccupa l'ignoranza dei vertici, piuttosto la quiescenza della base e delle piccole società.

vedremo

 

la visita va fatta, io la faccio perchè è nel mio interesse

però com'è che invece:

Se il paziente chiede di essere dimesso, ma il primario non è d’accordo, può lasciare comunque l’ospedale ma deve sottoscrivere una dichiarazione da cui risulti anche il motivato parere contrario del primario. Il primario che trattiene il degente contro la sua volontà commette un illecito penale che può andare dal reato di minaccia a quello di sequestro di persona. Queste regole valgono per il paziente che è cosciente e capace di intendere e di volere e che quindi può sottoscrivere personalmente, oppure tramite i genitori o i tutori o i curatori, la dichiarazione di dimissione contro la volontà del medico

Federconsumatori

 

Esatto !
Volevo semplicemente raccontare la storia di quattro "vecchietti" malandati che stanno pensando di far disputare ai loro innumerevoli acciacchi il prossimo campionato di D1, magari strappando un sorriso a chi la leggeva...

 

perdonami, ma non vedo assolutamente il nesso con il discorso affrontato nel thread.
Se uno si prende la responsabilità di uscire da un ospedale anche contro parere medico sono problemi suoi, infatti il medico con quella dichiarazione si tutela se dovesse succedere qualcosa.
Se il paziente che abbandona l'ospedale, magari con la flebo ancora attaccata, si presenta al check in di qualsiasi compagnia aerea per l'imbarco... dubito che questi ultimi lo facciano imbarcare su un loro vettore.
Nessuno ti obbliga a stare in un ospedale (tranne in caso di ricovero coatto)... come nessuno ti obbliga a disputare una partita di ping pong, se vuoi disputare una partita di ping pong però è giusto che tu sia nelle condizioni fisiche per farlo.

 

Si potrebbe prendere a modello l'ospedale e scagionare con una dichiarazione il presidente della società da eventuali responsabilità. Qualcuno ha detto che chi sta male dietro a un tavolo rappresenta un costo per la società: è vero, dal momento che esiste un'assistenza sanitaria pubblica, ma se il tavolo fosse in spiaggia a Rimini il costo sarebbe lo stesso...Bisogna anche provare ad immedesimarsi nell'autore della discussione e negli altri protagonisti di questa storia: da grandi appassionati quali sono, per me sarebbero felici di esalare l'ultimo respiro impugnando una racchetta.

 

purtroppo quando ci si lasciano le penne (per usare un eufemismo) i dolori non sono per chi muore... ma per chi resta.
Mettiti anche nei panni di una possibile moglie con relativi figli, che perde il marito sui tavoli di ping pong e magari era solo quest'ultimo che portava uno stipendio a casa.
Secondo te, una moglie che viene a trovarsi in una simile situazione, non si sente legittimata a chiedere i danni alla società (quella sportiva) perché ha permesso al defunto di giocare anche contro parere medico, nonostante il suo scarico di responsabilità?

mode sdramatization ON
anche io adoro il ping pong... ma se proprio devo schiattare, vorrei farlo in un altro frangente che mi rende ancor più felice

 

Quando ho scelto il titolo avevo proprio queste parole che mi risuonavano in testa ! Potevo infatti darne un altro o assortire i nomi in maniera diversa, ma l'assonanza dantesca era troppo bella !

 

E' stato detto tutto e di più.
Rimarrebbe loro solo da prendersi, a rotazione, l'incarico di presidente.
Buon divertimento e W la passione.
E... a chi la tocca, la tocca.

 

Ho smesso di giocare dopo l'infarto ed il medico sportivo non mi ha rinnovato il certificato. Adesso abbiamo un atleta in meno e un arbitro in più...

 

Non proprio....un SIGNOR arbitro in più.....

 

Ebbi il primo infarto il giorno del mio quarantesimo compleanno: di li' a qualche giorno sarebbe dovuta cominciare la mia carriera di nuotatore agonista. Facevo intorno ai 30 netti nei 50 stile ed il podio ai Regionali Master era il mio obiettivo.
Finita la convelescenza, ma non volendo abbandonare il mondo dello sport agonistico, avevo due strade: o facevo l'arbitro di qualcosa oppure il cronometrista. Dopo profonda riflessione optai per il cronometro.
Perche' da che mondo e' mondo, per definizione, l'arbitro e' cornuto !

 

Caccio Ortensio, mi avrebbe proprio fatto piacere conoscerti.
peccato tu non sia potuto salire a Torino, ti avrei anche presentato quel cornuto, ma simpaticone, del Renaga.
ma ci sará occasione!

 

troppo gentile...!

 

potrebbe aver sbagliato
ho avuto la fortuna di giocare un pò di anni insieme a un ex primario del "S.Chiara" di Pisa il quale sosteneva, anche in convegni, che il tennis tavolo era l'attività fisica ideale per i post infartuati,
ovviamente senza forzare, ovviamenti non i cesti (ma per quelli non serve l'idoneità)