lunghi tempi di attesa in un torneo e debolezza

Spesso mi capita di fare tornei sia regionali che nazionali, di passare senza problemi il girone giocato alle 9.30 di mattina ( sia tornei verdi che tornei blu, visto che ogni mese mi trovo in bilico tra le due categorie ), e ritrovarmi a disputare la partita di eliminatoria alle 17 di sera.
Durante questo tempo di attesa di circa 5-6 ore consumo energia per recuperare lo sforzo e scarico tutta la tensione nervosa accumulata: la conseguenza è un rilassamento mentale e muscolare.
Morale della favola??? Sono stanco morto!!

Come si può porre rimedio a questo?
P.S. Non credo sia un problema di natura fisica, ma psicologica, ovvero, troppa tensione nel girone che si scarica durante il riposo.... che ne pensate? succede anche voi? conoscete un metodo per ovviare a questo problema?

 

i tempi di attesa così lunghi sono deleteri per tutti come hai già capito mentre dal alto alimentare è piuttosto facile intervenire per ridurre lo stress le cose sono un po' + complicate dato che ognuno reagisce e sopporta le tensioni in modo diverso la cosa migliore sarebbe staccare la spina dall'ambiente di gioco uscire all' esterno e dedicarsi ad altro (lettura-chiacchere, chiamare una escort ecc....ecc...) se hai un 'altra passione oltre a la tt ed è possible farlo stacca la spina dedicandoti a quella nelle pause.

 

Grazie andras per la risposta.
Ma quindi secondo te in generale la stanchezza dopo questi lunghi periodi di attesa è dovuta x la maggior parte dalla tensione?

 

a questo punto allora cosa si gioca a fare? almeno per me i tornei sono importanti, sono il premio per come ti sei allenato

 

si lo sterss ha effetti infausti sulle secrezioni ormonali può ridurti ad uno straccio peggio del + massacrante allenamento, mente libera, morale alto e sicurezza dei propri mezzi sono quasi un 50% della prestazione di un pongista agonista.

 

rispetto la tua opinione, ma io personalmente non posso, sia perchè sono giovane, sia per mia natura, giocare solo la metà dell'attività agonistica disponibile, poi dipende anche dal tuo livello di gioco ecc...

 

E' chiaro che la situazione dell'attesa è logorante.... ma io parto dal presupposto che quando decido di fare un torneo vivo intensamente la giornata sin dal mattino (se non dalla notte, perchè a volte dormo poco...) e mi predispongono a godermi ogni attimo di questa, organizzandomi la partenza con amici della mia società con cui condividere il viaggio e scambiare chiacchiere, e respirando il tennis tavolo dall'inizio sino alla fine, giocando io, guardando gli altri giocare, e stringendo rapporti con i giocatori piu' simpatici che ci sono in giro che vedi in queste circostanze....se ti concentri solo sulla tua prestazione soffrirai della sindrome da stress e non ti godrai la giornata come si vede.......
BUON TENNIS TAVOLO

EL MATA


ecco un esempio di come vivere un torneo:
Una giornata da "Matador"..... | Tennis-Tavolo.com

 

Se mi permetti, anke io ho avuto le stesse conseguenze. Ma dalla mia umile esperienza, ti consiglio di riposare quanto puoi, specialmente se la sera prima hai fatto tardi e la sveglia è stata molto "mattutina". Almeno non arriverai all'eliminazione diretta doppiamente stanco. Saluti

 

Devi partecipare a quanti più tornei tu possa partecipare, in modo tale da eliminare la tensione. E' ovvio che il problema è di tipo psicologico ed è risaputo che la vittoria non è data sempre dalla capacità di gioco del pongista, ma soprattutto dalla sua capacità di concentrazione e freddezza. Gioca per divertirti senza pensare troppo alle conseguenze e ai risultati. In tal modo dai il meglio di te, la tensione si scarica e ti stanchi di meno.
Guarda un bel paio di video di werner schlager e imitalo nella sua freddezza.
Durante l'attesa fra un incontro e l'altro condizionati pensando di essere il più forte (anche se in verità non lo sarà, fallo lo stesso). Se sarai in grado di autosuggestionarti, involontariamente darai il meglio di te e sentirai meno la stanchezza. Il cervello è una macchina complicata ma usata nel modo giusto da dei risultati assurdi.
Se sarai freddo abbastanza, si possono battere anche avversari più forti (ovviamente nei limiti del possibile).
Ti ripeto: non ti sottovalutare mai, non pensare alle conseguenze a alla sconfitta, altrimenti sei già stato sconfitto, da nessuno, ma da te stesso. A volte siamo noi stessi i peggiori avversari.

 

Caro Musashi non siamo riusciti a scoprire ancora l'identità della Fenice, ma a okkio e croce tu potresti essere sicuramente il suo "PERSONAL TRAINER".........

 

A parte la battuta di Matador che mi ha fatto scompisciare, c'è tantissima verità nel messaggio di Musashi...

 

a me succede lo stesso ....niente piu tornei regionali ,qualche nazionale vinco quasi sempre il girone poi mi passa la fantasia,invece in campionato si comincia e si finisce tutti assieme e poi se magna eccome se se magna!!!!

 

Un po' di OT.....
Questa l'espressione delle fantastiche tredicenni giapponesi campionesse di doppio dell'ultimo TT series dopo aver saputo che in premio gli avrebbero concesso un autografo della FENICE ..........

EL MATA.

 

Soprattutto quella di destra merita di diventare un meme di facebook...

 

Ti assicuro che sono uno di quelli ad aver bisogno io, di un "personal trainer", in quanto ho ancora da imparare e definire numerosi aspetti del tennis tavolo.

 

L'unica cosa che può tenerti in forma durante quelle snervanti attese è avere possibilità, davvero reali e oggettive, di arrivare tra i primi quattro.
Al di fuori di questa ipotesi, se il tuo livello è tale da poterti soltanto far passare il girone e al massimo un paio di turni successivi, è inevitabile perdere qualsiasi interesse, tra aria viziata, nomadismo tra tavoli e tribune con quintalata di borsa al seguito, premiazioni del giocatore più lontano etc.: a volte si gioca proprio per andarsene, anche se non ci se ne rende conto.

 

--- Messaggio Unito Automaticamente, Apr 2, 2014 ---

 

Che i tornei siano una gran rottura di palle è evidente, soprattutto quelli di 5a con un centinaio di partecipanti, inizio alle 9, 3 turni di gironi ed eliminatorie che iniziano alle 18.
Vi propongo una diserzione di massa, per protesta, per pretesto, per interposta persona e soprattutto... per far posto, così che al prossimo torneo siamo solo una cinquantina.

 

Forse è vero, ma per me, una volta abituato, anche i tempi di attesa fanno il bello dei tornei.
Mi ricordo ad esempio il primo nazionale Verde di quest'anno a Savigno. Girone alle 9 (vinto), poi eliminazione diretta con il primo turno alle 17. Ero solo, aria in palestra irrespirabile, mi sono messo fuori seduto per terra in un'angolino all'ombra, e ho assorbito in maniera più o meno attiva 6 ore di chiacchiere e conversazioni sul tennistavolo, in pratica un po' come ascoltare questo forum invece che leggerlo
Poi, anche con il fatto che il torneo era comunque nella nostra zona, conoscevo tantissimi dei partecipanti, quindi molte conversazioni le intavolavo io stesso, mentre altre le captavo da chi come me stava lì al fresco (molto relativo in verità) in modo completamente passivo, quasi origliando
Comunque, ore 17, dopo 6 ore fermo, riscaldamento di 20 min non di più, ho passato 4 turni e sono arrivato negli 8.
I tempi morti lunghi sono inevitabili, fanno parte del nostro sport, se li vedi come un ostacolo o come un fastidio va a finire che poi ti andranno veramente a compromettere le successive prestazioni. Vivili come un momento per immergersi ancora di più in questo mondo, in modo positivo, vedrai che le partite successive fileranno via molto molto meglio

 

i tempi sono lunghi per ce troppa gente soprattutto nei 5 cat. ma e' ovvio che più gente c'e' e più ci sono guadagni per chi organizza il torneo MEDITATE (fitet uisp o quel che sia).
non interessa a nessuno se ci sono 100-150 persone ammassate come caproni (mia esperienza personale) torneo regionale lombardia pozzo d adda dove giu nell area di gioco non c era spazio mancava l aria ecc.. l unico posto dove si stava meglio era sui gradoni ma ovviamente non si sentiva assolutamente nulla e quindi non sapevi quando toccava a te per giocare e quindi eri obbligato a stare sui campi vicino al tavolo giuria a chiedere ogni 5 min chi aveva chiamato oltre al fatto che nella palestra di pozzo dai gradoni per arrivare al campo di gioco devo fare il giro del mondo...e poi si lamentano perché non si e mai pronti per forza non si sente nulla e poi ci metto 5 min per arrivare al campo
non ho fatto tanti tornei pero l andazzo e sempre lo stesso. magari in un altra palestra si sta meglio rispetto a un altra ma di fondo l attesa di giocare e snervante e tutte le volte che ho giocato poi alla sera arrivato a casa ho sempre quella febbricciatola dovuta a stress e stanchezza e energie ormai nulle.