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La chiusura mentale dei pongisti

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da k_phyro, 15 Feb 2010.

Status Discussione:
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  1. k_phyro

    k_phyro Nuovo Utente

    Squadra:
    T.T.T. Tennis Tavolo Talenti
    Mi ricollego alla questione posta da LucioPing nella discussione dal titolo “distanza pingpong-tennis tavolo” e allo stesso tempo ne apro un’altra.
    Da anni volevo porre questa questione e non so nemmeno se sia la sezione giusta.
    E’ vero che il tennistavolo è uno sport tecnicamente complicato, ma secondo il mio modesto parere ce ne sono altri molto più complicati e difficili: basket, pallavolo, pallanuoto, tennis ecc…. Io ho giocato per anni a basket (anche a buon livello) ed ho cominciato all’età di 6 anni: se non avessi avuto un allenatore che mi seguiva da quell’età per tutti i pomeriggi non avrei mai potuto imparare come ho imparato. Poi ho giocato per estati intere da solo dalla mattina alla sera e ciò ha contribuito alla mia crescita come giocatore, ma se non avessi avuto allenamenti seri per tutto l’inverno giocare l’estate non sarebbe servito assolutamente a niente: l’estate era mettere in pratica ciò che si imparava l’inverno.
    Nel tennistavolo molti giocano anche a buon livello ma molti, soprattutto quelli di generazioni precedenti, sono autodidatti, vengono dall’oratorio dove hanno giocato per pomeriggi interi per poi passare all’agonismo ed al tennistavolo serio. In altri sport il concetto di autodidatta non esiste: o ti alleni con un allenatore che ti dice come o non ha alcun senso allenarsi, è tempo perso.
    Ci sono inoltre sport molto più faticosi: ciclismo, nuoto, pallanuoto, canottaggio, basket, pallavolo ecc.
    D’altronde se il tennistavolo fosse faticosissimo non si spiegherebbe come persone di 50 anni possano ancora giocare in serie di un certo livello. In altri sport dove il fatto fisico conta veramente avrebbero smesso da 15 anni o forse più. In genere la carriera di tutti gli sportivi ad un certo livello, in quasi tutti gli sport, termina verso i 35-40 anni.
    Ciò non vuol dire che non ami il tennistavolo, anzi…forse è lo sport che amo di più in assoluto.
    Proprio perché lo amo mi assumo la responsabilità di una critica così forte che non vuole far altro che cercare di scuotere, nel mio piccolo, l’ambiente.

    LucioPing asserisce che molti passando dal pingpong al tennistavolo smettono perché lo trovano troppo complicato. Forse è vero.
    Ma il problema secondo me è un altro.
    Il bello del pingpong è questo: diventi subito bravo dopo qualche mese, l’essere bravo ti permette di tenere la palla in campo, giocare e divertirti, anche ad una certa età, anche cominciando tardi, 35-40 anni: in altri sport è inconcepibile, senza iniziare da bambino, tipo il basket dove la tecnica è complicatissima.
    Passare al tennistavolo è più complicato: non perché sia difficilissimo imparare ma per motivi diversi: carenza di società, carenza di tavoli e, anche in presenza di società serie le giornate per allenarsi sono limitate: se va bene due volte la settimana.
    Ma la cosa più difficile è una realtà dura dove scontrarsi: la chiusura mentale dei pongisti più esperti che non hanno la minima pazienza per chi voglia imparare e iniziare a praticare seriamente questo sport. Nessuno che dia un consiglio, nessuno che ha voglia di allenare, nessuno che insegni un colpo come si deve.
    Spesso persone diverse danno consigli diversi e non sai a chi dare retta.
    Molti smettono perché frequentano società dove non sono i benvenuti: essere presenti o meno è indifferente, la loro presenza passa inosservata.
    Per assurdo una società dove avevo provato ad andare mi ha fatto capire che se portavo troppi amici ed andavamo in tanti era più un problema che una cosa positiva: ci sarebbe stata una carenza di tavoli e naturalmente i più bravi non potevano rinunciare a giocare. O ad alternarsi. Così pure ogni volta che vai in qualche società ti fanno capire che se vai in coppia è meglio; così hai il compagno con cui giocare e non vai a toccare equilibri già formati, nel senso: se vai da solo, paghi la quota e devi giocare, qualcuno più bravo è costretto e si deve sacrificare e perdere del tempo per giocare con te, ma che ragionamento è? Quando cresciamo?
    Nella prima società dove ero andato c’era una assoluta carenza di tavoli, e naturalmente c’era poca opportunità per allenarsi: ci si riduceva a fare partite. Naturalmente essendo l’ultimo arrivato ero messo in disparte e nessuno che volesse giocare con me. Sono andato 3-4 volte ho trovato qualche anima pia che ha avuto pazienza e poi visto che nulla cambiava ed ero sempre più emarginato ho deciso di andar via……

    Negli sport di squadra anche se sei scarso e giochi con gli altri alla fine impari.
    Sempre solito discorso, vai in coppia, giochi nel tuo tavolino isolato e non rompi le scatole ai professionisti che non hanno tempo da perdere con te.
    E tutti che si lamentano che lo sport non tira e che non ci sono tesserati.
    Ma dai……
    Messa così il tennis tavolo non crescerà mai; un allenatore o dirigente serio non può metterla cosi: non si manda indietro nessuno, una soluzione si trova sempre, ci si alterna: doppi, cesti mentre altri fanno esercizi di atletica: scatti, addominali ecc
    Carenza di tavoli: vi faccio un esempio. Parlo di basket, c’è un campetto ho tempo libero e passo un anno ad allenarmi, anche da solo, con palleggi, tiro, ball handling (per i profani trattamento di palla) ecc. Dopo un anno sono migliorato nettamente. Nel tennistavolo se non ho un compagno o un tavolo dove vado? Forse un mese di basket all’aperto 24 ore su 24 come tempo dedicato allo sport equivale a 12 mesi di palestra nel tennistavolo. Posso avere un tavolo, da solo e poco spazio, posso fare migliaia di battute, ma quanti hanno spazio per un tavolo?? Io personalmente no…

    Tutti che vogliono far crescere il nostro sport ma nessuno che abbia una seria voglia di allenare o almeno coinvolgere le persone a far frequentare una società.
    Il problema è questo: in altri sport i giocatori raggiunta una certa età si rendono conto che dopo vari infortuni il fisico non regge più. E ci si dedica ad allenare pur di rimanere in un ambiente che ha amato e che gli ha dato tanto.
    Nel tennistavolo, anche se hai avuto infortuni, come già detto puoi giocare a buon livello fino a 50 anni, allora il ragionamento è: se fisicamente ce la faccio ancora e mi diverto perchè rinunciare a giocare e passare ad allenare? Fin quanto dura me la gioco, quindi così senza degli allenatori/allenatori e non allenatori/giocatori il tennistavolo non crescerà mai….
    Ne ho girate tante di società, alla fine per la disperazione ho concluso che è uno sport per privilegiati, solo chi ha avuto la fortuna di iniziare da bambino può continuare. Perché ormai vive in un certo ambiente, conosce tutti dello stesso ambiente e raggiunto un certo livello continua a giocare con quelli del suo stesso livello.

    Fotografia di allenamento tipo: vai in società, nessuno ti considera, nessuno ti spiega niente, nessuno ti parla di materiali. Rimani in disparte con il tuo amico e compagno di sventura a palleggiare per due ore. Quando qualcuno dei grandi è dispari ed è fermo ti fa la concessione di allenarsi 10 minuti con te con un senso di superiorità imbarazzante. Dopo dieci minuti ti molla perché è arrivato il compagno di pari livello con cui allenarsi. Così in palestra si allenano insieme: serie B, C1, C2, D1, D2 e poi gli sfigati ultimi arrivati in disparte, con molta voglia ma tecnicamente imperfetti. Ironia della sorte quando manca qualcuno dei D1, D2, gli sfigati fanno la partitella contro di loro e vincono anche abbastanza spesso o perdono di poco anche senza fare le “aperture” perchè nessuno gliele ha insegnate e non hanno gomme con effetto colla fresca. Tanto non cambia nulla perché rimani sempre in disparte nei tavolini poco illuminati negli angoli sperduti della palestra.
    Dopo varie volte che vai e rimani in disparte alla fine ti passa la voglia e mandi tutti a quel paese.
    E QUESTO SAREBBE UNO SPORT CHE VUOLE CRESCERE!!!!MA DAI…. SIAMO SERI E NON DICIAMO COSE RIDICOLE!!!

    Si arriva all’assurdo che si paga la quota, si fa parte di una società ma non si conoscono nemmeno i nomi di tutti quelli che vengono a giocare: ammazza che bella società…
    Tutte le società che ho frequentato non hanno organizzato uno straccio di riunione ad inizio stagione per far conoscere tutti e ribadire un concetto che è quello fondamentale di ogni sport e che serve per far crescere il movimento: girare e giocare tutti con tutti affinché, nessuno toglie che i più forti debbano allenarsi tra loro, almeno 15 min. da dedicare ai neofiti per insegnare i colpi fondamentali non mi sembra pretendere la luna….
    Ritratto di una giornata tipica di una società di tennistavolo: 15 minuti di palleggio per riscaldarsi, mezz’ora di cesti e dopo partitelle. Ogni tanto ci si siede, si parla e dopo si va a fare la doccia:
    il tutto per il totale di un’ora e mezza - due, e questo sarebbe uno sport faticoso, si vede che di sport faticosi non ne avete mai fatti……..

    Non critico il tennistavolo in sé, che come ripeto è lo sport che amo di più e cerco di praticare, ma critico il modo di fare tennistavolo in Italia dove non c’è cultura di tennistavolo. Immagino che paesi con altra tradizione come il Nord Europa (Germania Svezia, Francia e paesi dell’Est Europa) o Cina, Giappone, Corea hanno tutt’altra organizzazione nel tennistavolo, dove allenarsi per due ore vuol dire veramente massacrarsi come un allenamento di due ore di qualunque altro sport (comprese le sedute e i richiami di atletica che penso nessun giocatore di tennistavolo in Italia faccia).

    In Italia non c’è cultura di tennistavolo, rimarrà sempre uno sport per pochi a causa della chiusura mentale di chi lo pratica, sono pochi coloro i quali hanno veramente voglia di dare agli altri: allenamenti seri, spiegazioni serie, chiarimenti seri su telai e gomme ecc…

    Mi dispiace, sono critico ma la penso così.
    Una domanda a tutti quelli del forum: quanti di voi hanno veramente trovato una società seria che ti ha allenato e ti ha fatto crescere o i risultati che avete ottenuto sono frutto del fatto di essere autodidatti?
    Quanti ragazzi o signori che volevano avvicinarsi a questo sport avete visto andare via perché non c’era nessuno che detto volgarmente che se li “cacava”? Vengono un paio di volte e poi delusi dall’andazzo generale, in cui ognuno pensa a se stesso e agli affari suoi, abbandonano.
    Visto che nessuno è Waldner, Persson, Ma Lin o Wang Liqin un po’ di umiltà verso i più deboli e scarsi non farebbe male…….
    Attendo risposte polemiche, l’obiettivo è proprio quello di sollevare un vespaio per invitare tutti coloro che sono coinvolti in questo sport a fare seria autocritica e cercare di capire perché questo sport non cresce: anche non volendolo si mettono in pratica degli atteggiamenti inconsci che invece di far avvicinare le persone a questo sport le fanno allontanare.
    Cordiali e polemici saluti a tutti, pongisti e non....
    Ciao :mad:
     
  2. neko

    neko Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    francesco fabbri
    Squadra:
    alfieri di romagna
    non condivido nulla di quello che tu hai scritto, ma adesso devo andare i risponderò in serata.........
     
  3. lucioping

    lucioping Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    non gioco
    Caro K, condivido la tua analisi ed è uno dei principali motivi per cui sto proponendo un ponte tra ping pong e tennis tavolo. Io ho giocato a calcio per 20anni e quando sono passato al ping pong mi sono trovato malissimo con le stesse tue difficoltà; ma dove sta l'anomalia? che a calcio ho cominciato da bambino e a ping pong da adulto pretendendo di imparare subito e velocemente. Chi mai si presenterebbe a calcio o basket da adulto in una squadra dilettante prentendendo di essere allenato?

    La prima ammissione che vorrei fare è che al TT si avvicinano prevalentemente adulti o bambini sfigati poco sportivi e pochissimi bambini degni di fare sport a livello agonistico serio... quindi dobbiamo prendere consapevolezza di quello che abbiamo. La seconda è che un adulto necessita di imparare velocemente, di divertirsi velocemente, e di non passare anni ad apprendere la tecnica altrimenti va a fare calcetto immediatamente. Le società non sono interessate ad avere adulti o ad allenare adulti perchè appunto ci vogliono troppi anni per imparare la tecnica...

    detto questo sto cercando una soluzione al problema ma sino ad ora incontro solo gente che dice: no perchè... no perchè.... no perchè... e tutto rimane esattamente dov'è.

    io sono un giocatore nc e mi sono confrontato al torneo hardbat contro un seconda categoria: ovviamente ho perso 3-0 senza storia ma i punti non erano poi così scontati, duravano svariati scambi comunque, avevo la possibilità di giocarmene più di qualcuno, e alla fine dei conti mi sono divertito nonostante il risultato... se lo avessi invece incontrato in una gara di TT cosa sarebbe successo? servizio e buco sul tavolo, servizio e buco sul tavlo, servizio e buco sul tavolo, sia io che lui saremmo usciti dal campo senza versare una goccia di sudore, nessuno si sarebbe divertito.

    Ecco perchè propongo una versione ponte tra il ping pong e il tt, perchè gli adulti devono divertirsi subito e imparare velocemente. Per chi poi è tenace, duro, vuole farcela, ha passione poi può passare al tt senza traumi...

    questa è la mia opinione. quando trovo una decina di persone che condividono partiamo e ci mettiamo in moto per lavorarci concretamente.
     
  4. Er Palletta

    Er Palletta Nuovo Utente

    K_phyro,

    per essere il tuo primo messaggio, ne vale cento ! :D

    Allora: ti sembrerà strano, ma la risposta al tuo papiro è sorprendentemente semplice.
    Quel che hai notato succede allo stesso modo in tutti gli sport di nicchia, in tutti gli sport con pochi praticanti.

    Quelli che sono "dentro al giro" si sentono 'sto cavolo, si sentono dei superbravi che per diritto divino guardano dall'alto in basso i neofiti, e sono poi -secondo me- esattamente gli stessi che cercano di far credere che TT e ping pong siano due cose diverse.

    Essi, me li immagino, ti guardano con sufficienza e ti dicono annoiati " eh, sai ma ti giochi a ping pong, mica a TT ".

    Ora, fai conto che domani si iscrivono alle palestre di TT tre milioni di persone, si montano in fretta e furia ottocentomila tavoli, ecco che il monopolio di certi personaggi decade, ecco che tra milioni di partecipanti usciranno fuori dei bravissimi che soppianteranno quelli che si davano le arie perché giocavano a TT invece che a PP.

    Tutto qui.

    Avendo praticato calcio ( come tutti i maschi italiani :) ) e ciclismo, non ho MAI sentito discussioni sul fatto che se giochi su campo in erba e tribune per almeno 5000 spettatori sta giocando a calcio mentre se invece giochi sulla pozzolana o terra battuta allora stai giocando a qualcos'altro. Nel ciclismo amatoriale a volte nelle gare più blasonate si nascondono per allenarsi fior di professionisti, e qualche volta perdono: ma non si sognano di dire che loro sono ciclisti e gli altri no, sarebbe una assurda mancanza di rispetto per chi suda e fatica allo stesso modo sullo stesso terreno, seppure con motivazioni diverse.
    Ricordo una palestra nella quale alcuni facevano un'arte marziale molto di nicchia, erano davvero pochissimi, e si trattava di niente di speciale, di un misto tra judo e karate: ma si sentivano dèi in Terra, mentre chi faceva judo, sport molto più diffuso, era decisamente gente più tranquilla che aveva molta più consapevolezza di sé.

    Questa posizione snobistica tra il TT e il PP è tipica di club, sport e mentalità ristretti.


    ciao
     
  5. abba4real

    abba4real Adepto difensore

    Nome e Cognome:
    Andrea Abbatangelo
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    T.T. athletic club Genova
    A me più che altro sembra che tu te la stia prendendo con lo sport in sè solo perchè hai avuto cattive esperienze in alcune società: esistono anche società dove gli allenatori credono nei ragazzi e li allenano mettendoci il massimo e dove l' ambiente è ottimo.
    Per quanto riguarda la prima parte del tuo messaggio, non vedo il motivo per cui uno sport di cui la fatica non è la caratteristica principale non possa essere messo allo stesso livello di altri sport come basket e pallavolo;nel tennistavolo credo che prima di tutto ci devi mettere la testa e che la concentrazione stia alla base di questo sport.
     
  6. anti-sociale

    anti-sociale CORKSCREW MESSIAH

    Nome e Cognome:
    Andrea Toni
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Dynamis Manzolino
    Pare anche a me...Alcune cose riportate nel post sono palesemente false, ad esempio che dopo un paio di mesi uno diventa bravo...Grandissima fesseria, nel nostro sport, negli altri non so. Altri episodi, invece, sono pura esperienza personale e non fanno testo. A me non è mai successo di essere relegato in tavoli a giocare da solo senza nessuno che mi desse consigli, neanche appena iniziato. Ci sono anche altri punti da discutere, ma preferisco farlo a rate, perchè il testo è davvero ponderoso...Tanto che a me è sembrato più che altro uno sfogo...
     
  7. Er Palletta

    Er Palletta Nuovo Utente

  8. abba4real

    abba4real Adepto difensore

    Nome e Cognome:
    Andrea Abbatangelo
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    T.T. athletic club Genova
    Scusami er paletta ma hai frainteso, la mia risposta era per k phyro.
     
  9. Er Palletta

    Er Palletta Nuovo Utente


    cancellato, grazie , scusatemi :eek:
     
  10. etnick

    etnick Appassionato Nauseato

    Nome e Cognome:
    Carlo Pandolfini
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Il Circolo etneo
    Il titolo della discussione mi sembra migliore del post.
    In effetti generalmente tra i tanti pongisti che ho incontrato, prevalgono quelli mentalmente chiusi, ripiegati su loro stessi e le loro esigenze.
    Sia tra atleti, che dirigenti. Per ovvi motivi molto meno chiusi gli allenatori.
    Pochi i giocatori "anziani" disposti a mettere le loro esperienze al servizio dei neofiti, a meno che non si tratti di ragzzini, tanto per dire poi, "questo l'ho allenato io!"
    Io credo che i trentenni, quarantenni, cinquantenni neofiti possano apportare molte energie nuove a livello di dirigenti nelle Società, ma se si fanno scappare ignorandoli, si perde una opportunità importante.
    Comunque da ragazzo ho praticato in società sportive basket, pallavolo e calcio, e posso assicurare che il tennistavolo non è ne più facile (anzi), nè meno faticoso se ci si allena veramente, ma che anzi secondo me è lo sport più difficile che ho fatto (aggiungo tennis e pallamano).
    .... comunque una bella discussione!
     
  11. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Quoto.
    @ per K----Nel post di apertura molte le inesattezze (dovuto a pregiudizi?) e anche scarsa apertura o obbiettività.
    -Non esiste uno sport che sia più Sport degli altri:in tutti invece esistono quelli che lo praticano in modo serio ,da" professionisti" (anche se non lo sono: come nel canottaggio ,nel tiro con l'arco etc ,potrei farne una lista immensa... meglio forse dire professionale) ,o da appassionati - amatori.(
    -Paragoni di fisicità di Basket calcio pallavolo... lasciano il tempo che trovano è una tua opinione così come la mia è di considerare il calcio sport da donniciuole se paragonato al Rugby: questioni soggettive.
    -Recenti studi dimostrano che il dispendio energetico nel tennistavolo è parificato a quello della pallavolo: questo per quanto riguarda una partita. (intanto in un torneo devi fartene diverse di fila e se vai avanti ... c'è da morire... se non sei preparato fisicamente). L'impegno fisico non finisce presto come nel calcio o basket(ho seguito gli allenamenti dell'Angelico Biella e mi vien da ridere se penso ai "cesti"...).
    Come mai il test di Cooper per il calcio si svolge su una distanza di 3200 mt mentre per il TT è sui 5000mt?
    Se non hai una certa preparazione fisica ,mi spiace ma non duri un cesto ,e se pensi che per allenarti ne fai parecchi...
    -Che mi dici della "chiusura mentale" di quei che si credono ciclisti veri:rotfl: ,che si considerano dei Moser al "Giro" e passano col rosso?
    Per quel che concerne il discorso delle "nefandezze"(secondo te) che fanno i più bravi nei confronti dei nuovi arrivati ,più scarsi ... da che mondo e mondo sarà così ,all'inizio è normale . Pian piano ,quando rapporti umani più stretti si instaureranno (se in società vengono applicate alcune regole ,anche di organizzazione interna ,tipo orari,livello di allenamento,vita associativa...(ecco perchè mi batto da sempre per la LABEL ) sicuramente questa "chiusura mentale" che lamenti sparirà.
    E non parlo solo di esperienza personale oltretutto: ma osservo ciò che capita in altre società e in altri paesi.
    -Mi spiace deluderti ma, se sei scarso ,negli sport di squadra "seri" ,stai in panchina.E lo vedi anche nelle squadre dei pulcini di calcio :eek:, ma anche a pallavolo :azz:.... un pò meno a minibasket,ma solo fino a quando non si passa alle categ superiori...così come nel Rugby se non hai il fisico e le palle o te lo fai (il fisico) o sei obbligato a smettere.
     
  12. foxmulderino

    foxmulderino Puntinaro del ca**o

    Nome e Cognome:
    Mauro
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    T.T. Arcadia
    quoto in parte quanto scritto da K.
    ho avuto anche io l'esperienza di andare in società serie, con giocatori di serie C, B, che non ti cagava** minimamente. potevi anche startene seduto in disparte che nessuno ti diceva: "vuoi fare 2 scambi?" "vieni che ti insegno due cose". forse pretendo troppo che qualcuno mi insegni almeno l'impostazione del top o del rovescio??? chiedo il mondo?
    è anche vero che in società meno prestigiose trovi persone disponibili, cortesi e molto gentili, pronte a spiegarti i movimenti, correggerti quando sbagli, insomma starti dietro. a tale proposito saluto chi mi sta insegnando molto.

    insomma: non bisogna fare di tutta l'erba un fascio.
     
  13. plucco

    plucco hybride difensor...

    Squadra:
    t.t.gallarate
    Secondo me c'è un problema fondamentale: il tennis tavolo essendo così poco sviluppato, non paga.
    Mi spiego meglio: un maestro di tennis insegna dalle 10 del mattino alle 7 del pomeriggio e prende mediamente dai 15 ai 20 euro all'ora, i miei maestri di tennis tavolo prendono 15 euro per persona al mese. I maestri di ping pong sono quelli che finiscono presto il lavoro al pomeriggio, gli altri magari si divertirebbero anche ad insegnare, ma alle 6 del pomeriggiono lavorano o hanno appena finito, non possono vivere con i soldi delle lezioni come il maestro di tennis!
    Ma perchè non ci potrebbe essere un allenatore che segue gruppetti di ragazzi o che fa lezioni private durante tutta la giornata? Perchè nessun genitore si sognerebbe di pagare 30 euro all'ora per mandare il figlio a fare lezione di ping-pong, ma manco per idea!
    Bisogna capire che non si può trasformare uno sport di nicchia in uno di massa all'improvviso, sopratuttto se non c'è nessuno che investe! E non si può pretendere che i 50enni facciano dei sacrifici per insegnare, perchè lo fanno solo quelli che hanno una grande passione; gli allenatori di calcio sono uno su 20000, gli altri vanno a fare le partitelle con gli amici.
    Non si possono accusare i giocatori di ping pong, perchè si comportano esattamente come tutti gli altri, solo in un ambiente molto più ridotto.
    Personalmente nella mia palestra sono tutti gentili e si vede benissimo che quelli che vengono sono veramente appassionati.
    Mi spiace che tu abbia avuto cattive esperienze, ma la tua analisi secondo me è troppo dura verso i giocatori.
     
  14. foxmulderino

    foxmulderino Puntinaro del ca**o

    Nome e Cognome:
    Mauro
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    T.T. Arcadia
    non sono assolutamente d'accordo.
    avendo giocato e giocando ancora a basket posso dire che sono due cose completamente diverse. a basket mi allenavo da solo tutti i giorni al campetto, e ho raggiunto ottimi risultati anche senza essere stato seguito da un allenatore. fare la stessa cosa non è possibile nel tennis tavolo. prima di tutto, come anche tu hai scritto, devi avere per forza una persona che ti segue, non puoi improvvisarti ed allenarti da solo (a meno che tu non abbia un robot).
    ma cosa più importante, se a basket ti alleni duramente per qualche mese poi puoi pensare di provare a giocare con gente di serie C o B, con il risultato che non ti fai battere cosi' facilmente (nei miei tempi migliori la gente di serie C o addirittura B doveva faticare per tenermi, e triple in faccia gliene facevo eccome :D).
    adesso, io che gioco a tennis tavolo da 6 mesi circa, ritengo di cavarmela a giocare e di essere migliorato molto, ma se provo ad andare a giocare con gente di serie B o C, la pallina neache la vedo, il top manco il tempo di reagire che mi ha gia passato (esperienza capitata proprio oggi :eek:).
    questo per dire che il tennis tavolo è uno sport molto complicato, molto più del basket e della pallavolo, e che per cominciare a ottenere risultati che ti permettano di non farti mettere i piedi addosso dai campioni, devi faticare molto più di altri sport.
     
  15. ric58

    ric58 Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Malpassi
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Invicta Pace Grosseto
    Ottimo :approved::approved: tra l'altro tutto questo egoismo non lo vedo...molto dipende dal tempo a disposizione.... io ad esempio quando ho più tempo mi diverto coi ragazzini e anche con gli amatori, se ne ho poco - purtroppo succede spesso -preferisco allenarmi (ovvio)

    ---------- Messaggio aggiunto alle 00:53 ---------- Il post precedente era delle 00:49 ----------

    Quotissimo !!!!!! negli sport di squadra "seri" se sei scarso stai in panchina, poi in tribuna e infine....sportivo del video :D:D:D
     
  16. foxmulderino

    foxmulderino Puntinaro del ca**o

    Nome e Cognome:
    Mauro
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    T.T. Arcadia
    Mi sa che hai fatto il ragionamento opposto.
    Io ritengo che negli altri sport si può essere autodidatti, raggiungendo livelli soddisfacenti (vedi per me basket e pallavolo).
    Nel tennis tavolo, secondo il mio modesto parere, si può essere autodidatti fino ad un certo punto. Certo, puoi guardare i video di come si fanno battute, del top di rovescio, del top di diritto, magari qualcosa impari pure, ma la impari nel modo sbagliato, e di questo te ne renderai conto in una partita seria.
    Arrivi ad un certo punto che hai bisogno di un allenatore che ti dica "il braccio lo devi tenere cosi" " le gambe parallele" "il colpo ha un andata e un ritorno" ecc.....
    Quindi il concetto di autodidatta nel tennis tavolo penso proprio non possa sussistere.
     
  17. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    ci son molti passaggi che condivido in pieno....
    io differenzierei...tra l'uomo maturo che fa il pingpong e il giovane.....

    l'uomo maturo che inizia lo fa perchè magari ha finito con altri o , riscopre un amore infantile....(il mio caso..)

    il pingpong è uno sport difficilissimo che richiede tecnica e molto allenameto ( pingpong P maiuscola)

    il mondo del ping pong è un mondo chiuso.....cè del vero..ammettiamolo....
    forse certe persone non insegnano perchè preokkupati di diffondere quali segreti...
    un peccato..:azz:

    io arrivo dallo squash..livello diciamo medio-alto...piu' o meno...
    ...quando giravo per lavoro bastava una telefonata....e un serie A che ti dava un paio di lezioni lo trovavi....quasi sempre....
    nel pingpong...questa situazione avviene rarissimamente.....avviene molto di piu' all'estero...:D

    a volte hai la senzazione che quando chiedi....

    "avete qualcuno che puo' dare lezioni.... cè dall'altra parte....una reazione ...non reazione ..........non so se mi spiego...."

    mancano i MESSAGGERI CHE TRASMETTONO IL "VERBO" a mio parere....
    o forse......questo non è uno sport che attira i messaggeri....

    secondo me ...se si semina ...si raccoglie.....poi....

    direi che per il titolo voto 10....

    il nostro è un mondo chiuso e secondo me vecchio.....al quale servirebbero idee nuove.....

    l'opposto di come dovrebbe essere IL MONDO DI UNO SPORT INDIVIDUALE....
    CON UN SACCO DI REGOLE NON REGOLE CHE RENDONO ANCORA DI PIU' MENO
    "EASY" PRATICARE UNA ATTIVITA" AGONISTICA COME SI DEVE....

    UNO SPORT INDIVIDUALE.....DOVE SI PARLA SEMPRE DI SQUADRE...GIA' UNA CONTRADDIZIONE IN PRIMIS......

    PRIMA L'ATTIVITA' INDIVIDUALE.....poi quella a squadre :)

    IL MOTTO DEL DI' (in senso lato...)

    IL CAMBIAMENTO INIZIA DA TE

    ZZ:D
     
  18. marco.musso

    marco.musso Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Marco Musso
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Tennis Tavolo Torino/Top Gaty
    Aggiungo i miei due cent.
    Avendo ripreso dopo 20 anni ed essendo stato finora un autodidatta mi rendevo già conto allora che i miei colpi erano sbagliati e mancavano di "teoria" (posizione, tipo di movimento, ecc...), non parliamo nemmeno di strategia o concentrazione durante le partite. Il risultato è che quando vuoi fare le cose sul serio DEVI essere "aggiustato" da qualcuno che ne sa. Ed aggiustarsi è più difficile che imparare già il colpo giusto (meglio se da giovani). Corretto anche il fatto che un adulto vuole "tutto e subito" anche solo perché sa quanto vale il tempo (io vorrei giocare ogni pomeriggio magari per 4 ore o più ma la vita te lo impedisce, anche solo perché c'è da portare la pagnotta a casa), a 10-15 anni il tempo lo vivi in modo completamente diverso.
    Per quanto riguarda il discorso "essere messi in disparte" ritengo che si possa liquidare con il fatto che ci sono società serie e società meno serie e si deve cercare quella "meno peggio". Meno peggio perché tutte sono vincolate dal "mercato" ovvero devono fare i conti con le risorse che hanno e dirigerle verso chi le merita, come in ogni campo. Quindi io non mi lamento se non ho un allenatore dedicato per almeno (per esempio) 2 ore la settimana perché quello stesso magari deve dividersi tra 30 persone e spero in ogni caso di incamerare anche solo qualche insegnamento dai 10 minuti che vorrà dedicarmi che però devo in qualche modo ripagare con l'impegno... (sono più della filosofia di cominciare a dare prima di chiedere...).

    Se poi c'è la volontà di venire incontro alle esigenze di tutti ben venga ma ci sarà sempre qualcuno, per un motivo o per l'altro, che sarà scontento.
     
  19. k_phyro

    k_phyro Nuovo Utente

    Squadra:
    T.T.T. Tennis Tavolo Talenti
    Grazie LucioPing apprezzo la tua onestà intellettuale.
    Fa piacere vedere una persona esperta come te condividere la mia analisi.
    Se una persona di peso come te, conosciuta nell’ambiente e stimata, con un certo carisma concorda con quanto ho scritto forse molti giocatori di TT dovrebbero cominciare a fare autocritica.
    Grazie LucioPing anche tu hai detto come stanno veramente le cose.

    Riguardo agli altri utenti: perché avrei detto cose palesemente false?
    Mica ho fatto la deposizione davanti a un magistrato!?!
    Non ho detto che dopo un paio di mesi diventi un campione. Ho detto che dopo un paio di mesi inizi a imparare ed anche se perdi 3 a 0 con uno che gioca in d1 non sfiguri.
    Io ho degli amici che dopo un paio di mesi, non avendo mai giocato a tennistavolo, ma molto a pingpong potrebbero fare tranquillamente un campionato di d2. Certo ne perderanno di più di quelle che vincono o ne vincono pochissime, ma c’è gente che gioca da 10 anni ed è in d1…..

    Io ho avuto l’esperienza opposta a Foxmulderino. Quindi i discorsi su cosa è più o meno difficile come sport sono per la gran parte soggettivi, come i miei d’altronde: tale discorso è legato alla predisposizione allo sport ed essere portati o avere un talento naturale per uno sport più che per un altro.

    Ma il punto focale del discorso come da titolo è la difficoltà che vedo nell’inserirsi nelle società per giocare seriamente e constato che molti concordano con me, come Lucioping, Palletta, Foxlmulderino e ZZtop
    .
    Ripeto la discussione su difficoltà o pesantezza fisica lasciano il tempo che trovano anche per i discorsi fatti da me: ho detto io stesso che è lo sport che amo di più.
    Il punto che volevo mettere in questione è un altro: spero abbiate capito cosa intenda.
    Faccio un altro esempio: trattare male, o non benissimo, una persona non più giovanissima che vuole avvicinarsi al tennistavolo significa essere poco lungimiranti e rendere un cattivo servizio al tennistavolo.
    Perché la persona non più giovanissima può avere: fratelli minori, dei nipoti, dei figli, figli di amici che possono essere indirizzati verso il tennistavolo.
    Vista la pubblicità e lo stile delle persone che ho descritto nel primo post mi guardo bene dal “mandare a giocare a pinpong” mio nipote, fratellino, figlio, o figlio di amici…..
    Se questo è l’ambiente, lo stile dei pongisti e vengono trattati così non mando dei ragazzini in posti del genere……
    Ciao a tutti
    K_Phyro
     
  20. marco.musso

    marco.musso Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Marco Musso
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Tennis Tavolo Torino/Top Gaty
    Questo vale per qualsiasi cosa, non solo il tt.
    Magari basterebbe essere onesti e chiedere a ciascuno cosa si aspetta e rispondere (realisticamente) cosa può ottenere.
     
  21. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    A parte tutto il resto del post che, a mio parere, serve solamente a "creare" la polemica, direi che la risposta te la sei data direttamente nella parte finale...
    Il problema non è l'apertura mentale dei pongisti: forse sarai stato sfigato perchè hai incontrato solo minchioni... Io non ho mai avuto un allenatore, la mia tecnica nei colpi è imparata da youtube e forza di volontà. Ho avuto la fortuna di giocare (non allenamenti specifici, niente cesti, solo partitelle...) con gente ben più esperta di me e anche parecchio forte (all'epoca uno di questi era 38 d'Italia)... Ma sinceramente mi vergognavo a confrontarmi con questi "mostri" perchè mi rendevo conto che non mi serviva a niente giocare con un avversario tecnicamente perfetto e con varietà di colpi da mal di testa mentre io non riuscivo manco a respingere il servizio... Ma che partita fai e cosa impari se arrivi all'11-3 dopo neanche 5 minuti?
    E' inutile sia per te che per il tuo avversario perchè tu non riesci ad imparare (vista la differenza di livello) mentre l'altro perde solamente tempo visto che deve abbassarsi ad un livello infimo.
    A questo punto avresti bisogno di un sparring... Ma che fa solo quello e lo devi pure pagare!

    Mi permetto poi di farti un piccolo appunto. Non è che in Italia manca la cultura del tennistavolo. In Italia manca la cultura dello sport in generale!!!
    Ormai l'Italia è assogettata ad un gioco stra-montato, stra-discusso e con il regolamento più dubbio a discutibile che si sia mai visto: il calcio. L'Italia gira attorno al calcio dalle trasmissioni televisive alla vita pubblica. Il mio geometra domani sera non può incontrarmi per il progetto della mia casa perchè ha un impegno: salta fuori che deve guardarsi il Milan... Non è una balla, è la verità...:tsk:
    E' uno sport sull'orlo del ridicolo, dove non si fa niente per eliminare le decisioni arbitrali dubbie ed alimentare le polemiche. Eppure sembrano tutti drogati di calcio... Nel frattempo, altri 15 uomini che si sono fatti un culo come il Grand Canyon (non perchè è grande ma perchè è massacrato...), giocano contro nazionali di livello mondiale e vere leggende viventi e manco vengono cagati... Come se non esistessero...
    La pallavolo non viene mai menzionata nei tg sportivi, il basket pure, la scherma non ne parliamo, la pallanuoto a quanto pare è uno sport del ca*zo visto che non se ne sente parlare mai lasciando stare poi le arti marziali dove si sono raggiunti livelli indecenti da parte del CONI a livello di aiuti verso le società. E stiamo qui a parlare di cultura del tennistavolo?
    Già sulla Gazzetta dello Sport ho letto di lettori che chiedono come mai si parla solamente di calcio... La risposta: lo scrivono quello che chiedono i lettori... In sostanza la classica presa per il c*lo. Io sto benissimo anche senza sapere quante volte va al cesso Totti... Eppure ce lo scrivono, perchè sono notizie rilevanti a quanto pare...
    Ormai il calcio è fatto dai giornalisti ed è questo il problema perchè sono loro che divulgano gli sport alla popolazione, sono loro che ne parlano per primi e ci portano all'attenzione sport come il curling... Ma ci rendiamo conto che 4 anni fa c'era gente che era diventata rin********ta per il curling? Sembrava la novità del secolo ed invece è un gioco che ha quasi 500 anni di storia documentata... E tutti a parlarne con i giornalisti che sembravano bambini di fronte al giocattolo nuovo in vetrina... Se ne è più sentito parlare? In Italia è così, c'è lo scoop del giorno, lo sport del momento, ma dura appunto solamente un giorno perchè poi si torna alla droga quotidiana...
    Il tennistavolo non cresce perchè non c'è nessuna attenzione su di esso. Niente attenzione mediatica niente sponsor. Niente sponsor niente soldi. Niente soldi niente struttura tecnica adeguata. Il Castelgoffredo è l'esempio lampante di come uno sponsor adeguato possa aiutare a creare una struttura tecnica di riferimento a livello nazionale.
    Cominciamo a mettere una pagina al giorno sulla Gazzetta riguardante il tennistavolo e vediamo da qui ad un anno come va...
     
  22. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Volevo starmene fuori per un mese ma se devo leggere discussioni che generalizzano tanto quanto: "l'avarizia dei genovesi", "la falsa cortesia dei piemontesi", "l'allegria dei romagnoli", "l'ironia dei toscani" "la forza del sesso debole", "la debolezza del sesso forte"..... posso starmene tranquillamente fuori a vita. :(
     
  23. REDS

    REDS Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    carletto
    Questa discussione mi ha ricordato tanto (ma proprio tanto :rolleyes:) un 'altra lamentela di qualche tempo fa.......segnalo questo thread http://www.tennis-tavolo.com/forum/showthread.php?p=193607&highlight=lascio+tennis#post193607 proposto dall'utente ELNINJAZ88.

    Mi dispiace sinceramente che tu abbia avuto un'esperienza negativa in tal senso ma penso che circoscriverla ed addirittura renderla rappresentativa del nostro ambito sportivo mi pare quantomeno azzardato.
    Non dubito neanche un minuto che il tuo approccio con il tennis tavolo possa essere stato negativo. Lasciami però dubitare del fatto che le colpe siano da attribuire solo ed esclusivamente a coloro che, secondo te, non ti hanno accolto ed insegnato come avrebbero dovuto.
    Io sia come giocatore che come allenatore (quindi potendo leggere la situazione da ambedue le parti), non ho trovato tutte ste negatività che hai riportato nei tuoi lunghi post!
    anzi ho trovato un gran numero di persone soddisfatte del servizio offerto e dell'accoglienza ricevuta. Certo ci sono sicuramente stati casi di persone insoddisfatte del trattamento come te ma non per cattiveria o per "chiusura mentale dei pongisti"! Semplicemente le due parti non si sono "incrociate" bene: l'allenatore e la società con la sua inettiudine o scarsa sensibilità e il neofita con la sua incapacità di integrarsi in un contesto in cui altri, al contrario, sono riusciti benissimo. Ma non vedo nulla di diverso da qualunque altro ambito sportivo e non! Non capisco il motivo di circoscrivere questa "chiusura mentale" ai soli pongisti "esperti".
    E'vero che le distanze tra ping pong e tennis tavolo sono enormi ma questo è semplicemente dovuto alla scarsa conoscenza della nostra disciplina sportiva. La gente vede dovunque e può cercare di scimmiottare il gesto tecnico di Federer o quello di Totti, magari con risultati pessimi ma lo può fare. Nel nostro caso la gente non sa neppure cosa sia il gesto tecnico nel ping pong! in cina se andate nei campetti del parco vedete la gente che imita, cerca di imitare ;), il top di Wang Liqin, con una certa perizia, così come in Italia vedrete il tizio che al campetto scimmiotta, anche lì con improbabili risultati ma con una certa perizia, il colpo di tacco di Roberto Mancini!

    In conclusione: non vedo il problema ovvero lo vedo ma circoscritto a determinate situazioni normalissime della vita comune. "non mi sono trovato bene al corso di cucito perchè c'erano delle vecchiette acide che non mi hanno fatto entrare nel loro gruppo", cosa sosteniamo ? che tutte le vecchiette di questa terra sono acide? "sono stato a mangiare le lasagne in quel ristorante di bologna ed erano unte e bisunte!", tutte le lasagne dei ristoranti bolognesi e non fanno schifo? Lascio alla tua fervida mmaginazione i numerosi altri esempi che ne potrebbero scaturire. ;)

    Il tutto naturalmente senza alcuna vena polemica :rolleyes: .........mi raccomando......e saluta ELNINJAZ quando lo vedi. ;)

    P.S. Oppssss eta ha riassunto in due righe ciò che io ho sostenuto nella mia lunga e totalmente inutile papparduzza!
     
  24. foxmulderino

    foxmulderino Puntinaro del ca**o

    Nome e Cognome:
    Mauro
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    T.T. Arcadia
    quoto al 100% quanto detto da sacramen.
    calcio, calcio e solo calcio.....questa è l'Italia, fatta da uno sport malato, di scandali, giocatori che vanno coi travestiti, partite combinate, scudetti tolti, squadre retrocesse, arbitri condannati. Moggi condannato a 5 anni???!!!! ma se lo vedo sempre in TV nelle trasmissioni televisive? sconta li la sua pena?
    e ancora si sentono discussioni su rigori dubbi, gol con colpi di mano con giocatori che addirittura esultano (vedasi Henry, scandoloso, se questi sono i giocatori di calcio più famosi del mondo siamo messi bene).
    la soluzione a tutto questa è una sola, ed è anche scontata: LA MOVIOLA IN CAMPO. tutto sarebbe risolto: mai più discussioni su gol e rigori dubbi, sarebbe perfetto.
    ma allora perchè non si adotta, non mi sembra cosi' comlicato.
    forse perchè il calcio gira anche sui dibattiti nelle trasmissioni televisive, forse perchè cosi' si perde una buona fetta di materia su cui parlare, materia che occupa il 90%, se non di più, dello spazio televisivo di studio sport.
    un giocatore di calcio di serie A prende (nell'esempio kakà) 6 milioni di euro a stagione.
    un giocatore di Tennis Tavolo di serie A, in Italia, prende, correggetemi se sbaglio, 1000-1500 euro al mese?
    ma tutto questo è scandaloso, prendere 666'000 euro al mese per tirare calci ad una palla. ma andate a ca**re. non è possibile un divario cosi' da uno sport all'altro.
    poi ci si chiede perchè il tennis tavolo non viene considerato, insieme ad altri sport, come citava sacramen arti marziali ecc....., la maggior parte della gente non sa nemmeno che esiste il tennis tavolo, è a conoscenza solo del ping pong. e finchè in Italia non cambia qualcosa sarà sempre e solo la solita schifezza.
    sarebbe un inizio, come dice sacramen, cominciare a dedicare una pagina al giorno al tennis tavolo nella gazzetta dello sport, e magari fare vedere anche degli incontri nei canali principali e a ore decenti.
    ma accadrà mai ciò....
     
  25. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Parlando di arti marziali mi torna in mente Maddaloni, oro olimpico che ha dovuto chiudere la sua palestra per mancanza di fondi (non di atleti). Ed il CONI che ha fatto? Sè girato dall'altra parte... Mentre Seedorf qualche anno fa ha fatto da sponsor ad un team di GP250!!!

    Vogliamo creare un vespaio? Beccatevi questa: facciamo una mail (seria, con obiettivi realizzabili e non campati per aria) e tempestiamo il CONI obbligando le squadre di calcio a versare un misero 1% del proprio bilancio a favore degli sport minori in Italia (credo che basterebbe anche lo 0,1% :rolleyes:). Intendo tutti gli sport, non solo il tennistavolo...
    Poi ne riparliamo...
     
  26. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Volete davvero aiutare il tennistavolo ad uscire dal ghetto?

    Iscrivetevi ad un torneo di Racketlon (F.I.Ra Federazione Italiana Racketlon). Incontrerete ottimi squashers, badmintoners e tennisti che giocano si e no a ping pong e sanno poco del tt. Giocando il vostro primo set a 21 a tt dimostrerete loro che il tt è uno sport vero e contribuirete PERSONALMENTE a far conoscere la nostra disciplina. In più conoscerete nuove persone, ottimi atleti e soprattutto tante ragazze che praticano sports. Tutti sono ansiosi di conoscere un po' più della tecnica del tt per poter competere ad armi pari e sono disponibili ad insegnarvi un po' della loro.

    Ogni giocatore disputa come minimo 4 partite con 4 avversari diversi.

    Il Racketlon prevede l'assegnazione di un avversario (senza distinzione di sesso) col quale disputare 4 sets a 21 in ogni singola disciplina. Starete con l'avversario/a per una buona mezz'ora o più e l'occasione per fare amicizia é a portata di mano... altro che facebook!!
     
  27. lucioping

    lucioping Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    non gioco
    Gentile K, ti ringrazio per le parole ma vorrei subito smontarmi nel senso che scrivo qualcosa su internet ma nel ping pong nazionale, regionale, provinciale non conto nulla di nulla; anche io ho avuto la stessa reazione (la mia era furibonda) quando mi sono avvicinato al tennis tavolo, avevo tanta voglia avevo appena smesso 20anni di calcio pieno di adrenalina, era marzo, la prima squadra a cui mi sono rivolto mi ha detto "torna a settembre", la seconda mi ha accolto con buona volontà ma come è successo a te, nessuno mi spiegava molto, dovevo elemosinare allenamenti, i bambini mi ridicolizzavano nella partita; mi sono dovuto comprare tavolo, robot, e farmi il mazzo in garage per 3 anni, diventare un quarta categoria, per poi subito tornare nc dopo 1 anno, quando non ho avuto più tempo di farmi il mazzo, tecnica approssimativa autodidatta non sufficiente a sostenere il calo fisico ecc. ecc. che fare, che dire? ping pong amaro... tennis tavolo ingrato...

    ovviamente il meglio del meglio sarebbe avere un gruppo di amici con cui condividere crescita, divertirsi, migliorarsi l'uno con l'altro, gente che ti spiega come rispondere alla loro miglior battuta, invece di tenerla per fotterti in partitella... roba forte insomma. Conosco varie realtà in giro, ci sono squadre ideali per cominciare a giocare a ping pong da adulti che ti accolgono benissimo e ti spiegano tutto (vedi la squadra di anti sociale), altre che sono formate da gruppi di amici ristretti e fanno barriera ai nuovi entrati, altre che vorrebbero ma non hanno tempo di accoglierli degnamenti, altre che prendono i nuovi solo per spillargli la quota, altre che fanno degli ottimi corsi per i nuovi entrati, orari chiari, allenatori sicuri, esercizi giusti, divertenti... altri che... altri che... roba forte alla eta beta.
     
  28. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Quello che mi fa paura del Racketlon è il badminton e lo squash... Ho sempre pensato di provarlo ma non ne ho mai avuta l'occasione (il che è vergognoso visto che conosco personalmente il responsabile Ufficio Stampa Simeone)
     
  29. lucioping

    lucioping Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    non gioco
    io conosco ragazze che per una modica cifra stanno con te mezz'ora e non sei nemmeno obbligato a giocarci a ping pong, anzi...
     
  30. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    :D:D

    scusate a me va bene tutto, va bene si promuovano altri sport,
    va bene si parli di taglio e cucito....ETC ETC ETC ETC

    ma se uno gioca al biliardo e dice 8 in buca d'angolo e indica la buca e
    LA PALLA non va la.....cosa succede...??????????????????

    cosa succcccccccccccccede??????????? :)

    ....adesso dato che non è il 9 di marZZo....... iniZZio una campagna personale contro l'utente "eta beta" che si è autobahn.....e poi...invece......da autobahn........mi sa che

    betaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa ,perchè lo hai fatto??????
    TU E I TUOI GREGARI..:eek:...

    betaaaaaaaaaaaaaaa oggiiiiiiiiii ciai piu' del bahn- rail......:D:D:D

    PS E NON MANDARMI A SALUTARE DAL MAESTRO CHE POI IO VENGO A SAPERE TUTTO:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:

    stima as usual :)

    la lettura del di' è LO ZEN E L'ARTE DEL TIRO CON L'ARCO...
    SE TI ANNOI PASSA SUBITO A SUN TZU E L'ARTE DELLA GUERRA :approved:
     
  31. John Locke QDL

    John Locke QDL Fondatore Gruppo Rinco

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    GWT si e' impossessato di ZZTOP :p
     
  32. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    :clap::clap:carina questa...
     
  33. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    :clap::clap:


    :mumble::mumble::mumble:


    :rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
     
  34. Luca Balleri

    Luca Balleri Utente Attivo

    Sono perfettamente in linea con tutte le considerazioni da te espresse!
    Purtroppo esiste una fondamentale differenza tra il giocatore e lo sportivo!
    Lo sportivo si sublima nel fare dello sport e comunica naturalmente con i propri simili, esclusivamente per il gusto di farlo.....
    Il giocatore ha un concetto egocentrico, utilitaristico, represso ed egoistico della sua attività! L'ultimo dei suoi pensieri è quello di aiutare il prossimo, perchè non crede in quello che fa ma vuole soltanto trarne benefici utilitaristici! Anche se in realtà non riuscirà mai a raggiungere una felicità interiore, perchè vivere in tal modo è troppo complicato e innaturale!
    Purtroppo il tennis-tavolo è popolato da molti giocatori!
    Certi personaggi del nostro sport assomigliano molto a quelli che frequentano il mondo del biliardo! Con la differenza che nel tennis-tavolo esiste un giro di interesse economicamente meno importante!
    La ragione dunque va ricercata proprio nella natura "deviata" del Giocatore!
    Qualsiasi cosa faccia un giocatore rimane sempre un giocatore.....
    Parlare di queste problematiche è positivo perchè soltanto il confronto può aiutare a risolvere i problemi!
    Sì! Perchè la mancanza di una adeguata comunicazione è un grosso problema!
     
  35. Er Palletta

    Er Palletta Nuovo Utente

    Anni fa Bernie Ecclestone disse una cosa emblematica: " Formula 1 is not a sport, is entertainment ".
    Lo sport oggi non è più sport, ma intrattenimento, divertimento. Questo succede da quando è arrivata la tv e, con essa o grazie a essa o per colpa di essa, i soldi, un mucchio di soldi.

    Il calcio ha le seguenti caratteristiche: è una disciplina individuale e di squadra, serve un'attrezzatura minimale e/o improvvisata per giocarci ovunque, le regole si possono cambiare a seconda delle circostanze ( calcetto, tre contro tre senza portiere ecc ), non favorisce una struttura fisica in particolare, si gioca all'aperto, su qualsiasi superficie ma proprio qualsiasi, in spazi mediamente grandi.
    L'ideale per la tv, l'esatto contrario del TT.

    Piano piano il calcio ha raggiunto la "massa critica" per essere utilizzato come macchina da soldi. Nessuno si è scandalizzato per il caso Moggi, in quanto egli consentiva alle grandi squadre di macinare denaro e farne arrivare a tutti.
    Se per disgrazia lo scudetto dovesse vincerlo, che so, il Frosinone, sarebbe una tragedia economica: pochi diritti tv, pochi abbonamenti, poca risonanza internazionale.

    Gli sport di nicchia come il TT rimangono tali perché sono spesso complicati, necessitano di strutture adeguate per allenarti ( nel calcio puoi giocare col classico pallone di stracci nel cortile, da solo, e come allenamento ha la sua logica e il suo valore ), per cui lasciamo perdere.

    Il TT è poco televisivo, poco evocativo, anche poco legato al nostro immaginario collettivo, che lega il TT essenzialmente ai tornei fantozziani come sport-passatempo da giocare sulle scrivanie in ufficio quando il capo non c'è.
    Voi direte: ma quello non è il TT, è il pingpong !
    Lasciate stare queste considerazioni inutili ed accademiche: il TT-PP è, per la stragrande maggioranza degli italiani, considerato più un passatempo che uno sport.
     
  36. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    A livello di passatempo hai ragione... Permettimi però che, a livello agonistico, il tennistavolo necessita di 2 persone, una stanza, un tavolo (neanche tanto costoso), 3-4 palline e 2 racchette. Facciamo 800 Euro fra tavolo e racchette?
    Il calcio, per regolamento, necessita di un campo, 2 porte un pallone e 22 persone... Mi sa che gli 800 sono solo l'inizio...
    Sul fatto poi che il tennistavolo sia poco emozionante o evocativo... Prova a mettere in onda nei tg sportivi alcune sintesi tipo quelle che si trovano tranquillamente su Youtube e poi ne riparliamo. Pure mio papà (che oltre al calcio non guarda niente...) saltava sul divano guardando con me qualche finale mondiale su Eurosport!!!
    Il tennistavolo è considerato un passatempo perchè il 99% degli italiani non lo considerano nemmeno come sport...
     
  37. abba4real

    abba4real Adepto difensore

    Nome e Cognome:
    Andrea Abbatangelo
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    T.T. athletic club Genova
    queste sono parole sante!:approved:
     
  38. foxmulderino

    foxmulderino Puntinaro del ca**o

    Nome e Cognome:
    Mauro
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    T.T. Arcadia
    attenzione :eek:
    chi è stato invitato questa sera a Sanremo? niente di meno che Cassano :muro:
    avessero invitato Bobocica :hoi:
     
  39. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Non è chiusura mentale: è politica sportiva (subdola) per far arrivare Cassano in Nazionale. Ultimamente lo si vede troppo spesso in tv (vedi anche "Striscia") ....serve per imporre all'opinione pubblica una "nuova immagine" ingenua e simpatica al posto di quella radicata ormai dai tanti "colpi di testa" degli anni passati? La tv è manipolazione : se il presidente Rai fosse un grande appassionato di TT(per fare un esempio di qualcuno che possa imporre dei palinsesti) non saremmo qui a chiacchierare sulle eventuali "colpe" dei pongisti se il movimento non cresce.
    Ci sarebbe la fila di aspiranti fuori dalle palestre...
    Ennesima riprova di quanto la Tv faccia male allo sport è il rammarico espresso nell'intervista di oggi da parte del vincitore della medaglia d'argento di fondo: peccato che ci si ricordi di noi solo ogni 4 anni....
    Eppure gli appassionati di sci nordico sono tantissimi.

    Son d'accordo con l'analisi di Balleri:vorrei però sottolineare che ,come forse già accennato da qualcuno, certi comportamenti nei confronti di nuovi arrivati spesso son dovuti allo scarso spazio di manovra che molte società hanno nel poter/voler gestire la promozione. Esistono casi di associazioni con solo un paio di sere alla settimana a disposizione, senza allenatore.... se perdinci i tavoli son pochi e ti ritrovi col doppio delle persone che voglion allenarsi ,rispetto al solito tran tran delle coppie fisse o quasi , queste ultime stortano un pò il naso e mi sembra una reazione plausibile. unica soluzione riorganizzare gli aspetti organizzativi. ma ci va tempo e pazienza soprattutto per i "nuovi" appassionati.
     
  40. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Lectio Magistralis Chicco! :approved:

    In questa fase la mia lettura naturale é: "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta". :)
     
  41. mauriziopong

    mauriziopong Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Maurizio De Zuliani
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Astt Eureka Roma
    Personalmente, dopo una giornata di lavoro, quando arrivo in palestra l'ultima cosa a cui penso è quella di dover contribuire alla crescita del movimento dedicando quel poco del mio tempo libero a spiegare i colpi ai neofiti! Sarà che impersono il "giocatore" che definisce Balleri, ma non credo sia compito mio e di chiunque sia giocatore fare questo. Ci dovrebbe essere chi è delegato a questo compito come negli altri sport!
    Poi sinceramente, non credo proprio che il problema della crescita del tennistavolo sia quello di non accogliere i neofiti di 40 anni ( che ci mancherebbe ben vengano!), bensì quello che non si cura affatto il settore giovanile, che è per tutti gli sport il settore dove attingere per un ricambio generazionale. In Italia si da spazio e si aumentano le date dei tornei veterani, perchè vengono a giocare persone di solito avviate col lavoro, disposte a pagare vitto e alloggio in comodi alberghi convenzionati con la federazione !?! (all'ultimo torneo 4a era più costoso degli altri!!!) per una tre giorni a trabocchetto in località Coccomaro... Se c'è ancora qualche 50enne nei primi posti delle classifiche non è certo perchè è solo un super giocatore, ma anche perchè di Rech e Mutti ce ne sono uno ogni 4/5 anni.
    Poi credo pure che a livello televisivo e commerciale il nostro sport non può avere futuro diverso dal presente, perchè per quanto spettacolare esso possa essere agli occhi di chi non ha mai toccato una racchetta, dopo un set, massimo una partita si stufa e cambia canale (esperienza personale). Non potrà mai capire la differenza di effetto tra un colpo ed un altro, tra un top ed un chop, se non ha mai giocato!
    Io nel frattempo mi godo i pochi e lenti risultati visibili di tanto tanto tanto lavoro.

    P.S. K_phiro esco in bicicletta se riesco una volta al mese, e molto spesso bastono chi si allena anche due volte a settimana in bici, col solo allenamento in palestra...
     
  42. Rorschach

    Rorschach Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Per non parlare di quanto è noioso (non per me) che il punto dura 6 secondi se ti va bene e poi devi aspettare che i giocatori per 10 secondi struscino la mano sul tavolo, fanno i passetti, raccolgono la pallina, ecc...
     
  43. etnick

    etnick Appassionato Nauseato

    Nome e Cognome:
    Carlo Pandolfini
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Il Circolo etneo
    volete scherzare?????

    o non avete mai visto in tv una gara di:

    1) vela
    2) curling
    3) tiro ( a volo, con l'arco, libero, ecc. ecc.)
    4) lotta
    5) formula 1....BOTTE DI MEZZE ORATE DI NOIA ASSOLUTA
    6) ciclismo (tranne pochissime tappe spettacolari o grandi classiche);
    7) maratona e gare di fondo;
    8) sci di fondo;
    9) Salto con gli sci e combinata nordica ( una boiata pazzesca);
    10) IL CALCIO DI CERTE PARTITE CHE SI TIRA IN PORTA 2 VOLTE IN 45 MINUTI!
    11) la boxe esclusi quei 10/15 secondi in cui ci sono scambi di colpi ravvicinati
    12) la scherma che non si capisce mai chi, quando e come ha messo a segno la stoccata, tranne forse al replay

    oppure

    non so cosa....,
    ma il tennistavolo è uno sport molto spettacolare anche in tv, rispetto a molti altri invece veramente noiosi, il problema è che si gioca in un acquario!!!!!!! cioè con rari spettatori e nel silenzio totale, questo in TV lo rende dopo un po' noioso, è il silenzio quello che annoia in televisione a meno di chiamarsi Adriano Celentano dei bei tempi. :hail::approved:
     
  44. marco.musso

    marco.musso Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Marco Musso
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Tennis Tavolo Torino/Top Gaty
    Assolutamente vero, io mi annoio anche con il calcio (che mi è capitato di seguire solo per eventi mondiali o al massimo europei parecchi anni fa)... per esempio il confronto con la scherma non regge proprio la scherma è peggio! lì veramente se non sei iniziato non si capisce nulla! ci metterei anche il baseball che dura un'eternità...
    C'è un'altra considerazione: le modalità di ripresa televisive variano da sport a sport. Avete fatto caso a quelle della RAI, per esempio di lunedì scorso, dove la regia mandava in onda il replay preso dalla telecamera laterale che SEGUIVA LA PALLINA!!! Avete presente il mal di mare e soprattutto la sfocatura di TUTTA la scena? Questo certo non aiuta...
     
  45. mauriziopong

    mauriziopong Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Maurizio De Zuliani
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Astt Eureka Roma
    Sono d'accordo sul fatto che moltissimi altri sport sono noiosi, ma qui arriviamo al discorso della semplicità dello sport. Chiunque ha dato due calci al pallone cercando di emulare Totti, sta lì davanti al televisore a fare l'allenatore di turno, due pugni e tutti siamo pugili, due pedalate e siamo tutti ciclisti, il curling ha incuriosito un attimo e poi è riscomparso dalle tv, ma il tennistavolo anche se hai fatto due colpi così al circolo non avrà mai niente a che vedere con quello che vedi in televisione. La risposta o la battuta tipica delle persone quando sanno che giochi a tennistavolo è " tennistavolo? vuoi dire ping pong! ahahaha, quindi quando vai in palestra vai a giocare? e che il ping pong si fa in palestra? adesso capisco perchè sei sovrappeso..." A chi non è mai capitato? Nella testa della maggior parte delle persone non è uno sport, sono tutti convinti che si sta fermi davanti al tavolo a fare picchete e pacchete.
    Adesso non mi rispondete in 50 che anche gli altri sport giocati ad alti livelli non sono gli stessi praticati dagli amatori, è ovvio! Credo che proprio il gesto tecnico del tennistavolo non sia naturale. Noto con quanta fatica in palestra si cerca di far assumere ai ragazzi le posture corrette, o ancor più quanto ci vuole ad imparare un vero top...
    Nel tennis tavolo ci sono possibilità di combinazioni di materiale praticamente infinite, la mia stessa gomma su un altro telaio è un'altra gomma, esistono gomme che attaccano, appiccicose, scivolose, coi puntini sbiruli...per non parlare degli effettiche si possono imprimere e tutto questo sempre più veloce! Secondo me non c'è paragone con la stragrande maggioranza degli sport!
     
  46. Luca Balleri

    Luca Balleri Utente Attivo

    Sicuramente gli istruttori di base, e in seguito gli allenatori sono figure importanti per la crescita del movimento! Ma anche lo scambio di esperienze tra atleti è un elemento fondamentale in tal senso!
    A volte basta poco : 5 minuti di scambi, o una dritta tecnica opportunamente indirizzata da parte di un atleta di livello ad un altro inferiore tecnicamente.....
    I risultati qualitativi e aggregativi si ottengono mettendo tutti insieme una pietra sopra l'altra!
    Io dai giocatori di tennis-tavolo pretendo questa disponibilità!
    Infatti nella mia palestra ho sempre preteso l'applicazioni di questi e di altri concetti fondamentali, affinchè si viva il tenni-tavolo in modo sportivo, e non con la mentalità del bar o della sala biliardo!
    Sono concorde con te che a livello televisivo esistono problemi di comprensione, anche se ultimamente il pubblico si sta incuriosendo!
    Molti non addetti ai lavori mi fanno un sacco di domande..... a cui non è nemmeno facile rispondere in modo esauriente!!!
    Per questo ti dico: se credi in una cosa devi coltivare attivamente il sogno che questa possa migliorare......Altrimenti vuol dire che non ci credi!
    Lo sfruttamento economico della passione del passionista è una costante del commercio in genere! Nulla di nuovo!!!
    Il tennis-tavolo oltre ad avere i suoi problemi, si trascina dietro anche le altre problematiche del mondo.......
    Solo gli asceti, e gli eremiti sono distanti dalle problematiche quotidiane!
    Non credo però che questa sia la loro salvezza......
     
  47. Er Palletta

    Er Palletta Nuovo Utente

    Cerco di spiegarmi meglio.

    Per prima cosa, va osservato il tipo di substrato culturale di ogni Paese: negli USA, ad esempio, il calcio non ha minimamente attecchito, mentre delirano per cose tipo il baseball.
    In India idem, ma vanno pazzi per il cricket.
    In Australia sapete cosa è il rugby.

    Il calcio, in Italia specialmente, riflette inconsciamente il campanilismo e la faziosità tipiche nostre, è una sublimazione della coscienza collettiva, ovvero ci si identifica nella squadra in quanto concetto di gruppo rappresentante. Alcuni sociologi si sono spinti a sostenere che il goal è l'equivalente sportivo inconscio dell'atto sessuale.
    Il TT perde su tutta la linea.
    Non si tratta di stabilire se uno sport è più spettacolare di un altro: mutatis mutandis, anche una partita a scacchi può essere terribilmente emozionante: ma devi saper giocare bene a scacchi, e ci vogliono anni.
    A tirare calci a una palla sono capaci tutti, invece.

    Se ci basassimo sulla spettacolarità, allora il circo Orfei dovrebbe avere il pienone tutti i giorni: e invece il circo sta scomparendo.
    E vogliamo mettere quanto è spettacolare il salto con l'asta ? Eppure, non mi pare goda di immensa popolarità.

    A chi sosteneva che il calcio è più costoso del TT, ribadisco che col TT sei costretto a comprare tavolo regolamentare, racchette buone e giocare al coperto.
    Nel calcio, è calcio anche il due contro due a battimuro, giocato dentro un cantiere nella pausa pranzo sul campo fangoso e in discesa, la porta fatta con due mattoni. Costo zero, divertimento massimo. E nel calcio puoi anche allenarti sempre a costo zero da solo, entro certi limiti. Nel TT no.

    Il calcio consente la riunione di centomila persone in un'arena gigantesca, petardi, bandiere, fumoni colorati: nel TT si può ?

    Lo sport di squadra muove due eserciti, muove due collettività nelle quali ci si identifica: da sempre gli sport individuali sono meno seguiti e meno immaginifici di quelli di squadra.
    Chi di voi sa chi era Franco Menichelli, tanto per dire ? E Bob Beamon ? I più giovani sanno chi era Jesse Owens o Valery Borzov ? ( Ragazzi, se non sapete chi era Owens state davvero messi male ).
    Eppure, tutti sanno cosa è la Juve o il Milan o il Liverpool: sono concetti, non persone.
    Italia- Germania 4-3 non è stata una partita, ma un evento catartico, così come, ahimé, Roma-Liverpool del 1984, che ha segnato il subconscio di un'intera città, con esiti anche tragici ( il capitano di quella squadra si suicidò nello stesso giorno di dieci anni dopo, quella partita lo distrusse dentro ).
    Chiedete a chiunque, a Roma chi era Falcao: semplice, è l'ottavo re di Roma, altresì detto " il Divino ", punto e basta.

    Potrebbe mai il TT o qualsiasi altro sport individuale fare cose del genere ?

    Ancora: nel TT - e in moooolti altri sport - manca una componente fondamentale dell'esaltazione: il contatto fisico. La pallavolo, tanto per dire, è da molti considerata uno sport più adatto alle donne. Giusto o sbagliato che sia, ne va tenuto conto: non c'è razionalità in certe scelte.

    Quel che voglio dire è che ci sono sport strutturalmente più adatti a ricevere attenzione, e questo per motivi che sono lontanissimi dalla spettacolarità, dalla difficoltà tecnica o altri parametri oggettivi: cosa ci vedete di razionale o spettacolare nel sapere che una miliardata di persone si è incollata alla tv a vedere un giamaicano che correva come un matto per meno di dieci secondi ?

    Spero di essere stato spiegativo ;)
     
  48. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Per caso consci il gruppo Evanescence? Sì vero? E' logico...
    Ecco, nello stesso periodo conoscevi i Lacuna Coil? Beh, hanno iniziato prima degli Evanescence, erano già meglio sia a livello musicale che a livello di cantante (bravissima e molto più topa!!!). Però non li cagava nessuno per un semplice motivo: non erano mai andati in onda in nessuna radio nazionale mentre con gli Evanescence ci facevano pure le pubblicità in tv :tsk:.
    Altro esempio musicale? Conosci i Necrodeath? Fidati, è normale che tu non li conosca visto anche il genere estremo che fanno. Ma è il classico caso, tutto italiano, di gruppo musicale famoso all'estero e quasi sconosciuto in Italia. Addirittura i Craddle of Filth (gruppo black metal inglese che ogni tanto vanno in testa alle classifiche di vendita...) li citano come gruppo ispiratore!!! E sono in scena dal lontano 1983... Ma qui non li caga nessuno...
    Forse perchè agli italiani non piace il metal? Assolutamente no! Per il semplice fatto che le radio italiane fanno girare solamente la musica più commerciale possibile e te la rigirano in continuazione fino a farlo diventare un tormentone. Guarda un pò cosa stanno combinando con Lady Gaga che, bravura artistica a parte, sta facendo successo con canzonette e perchè mostra il culo ovunque vada...
    O vogliamo mettere Alex Britti? Un artista con i controc***oni, un bluesman d'altri tempi che ha fatto turnè negli Usa con B.B.King e che per campare deve fare canzonette striminzite... :tsk:

    Lo discorso lo si è applicato allo sport o meglio al calcio.
    Tu dici che negli Stati Uniti il calcio guardano il baseball... Ma guardano solo baseball o anche altri sport? Assolutamente no... Basket, football, hockey generano un volume di scommesse inaudito!!!
    Secondo te in Inghilterra è più famoso il calcio o il rugby? Pure io pensavo il calcio ma fidati, il calcio per loro è uno gioco mentre il rugby è una religione!!! Come il cricket. Per non parlare del biliardo...:sisi:

    Dici che giocare a calcio non costa niente mentre il TT invece ti serve il tavolo? Pensa che 3 anni fa, in Croazia, abbiamo passato ore a giocare sul tavolino dell'appartamento (3 metri x 1) usando le stecche di sigarette ed una radio come retina! E come se non bastasse ad un certo punto si è fermato pure un gruppo di ragazzi a guardarci (forse perchè eravamo sfatti dalle birre e facevamo un casino da stadio...:D). Comunque, guarda che un bel tavolo da ping pong lo porti a casa anche a 250 Euro... Certo se vuoi l'Olympic della Joola devi cacciar fuori 800 e rotti euri ma stai parlando del top!!!
    Per giocare a calcio (e parlo di una partita vera) ti serve un campo! E per farci un campionato lo devi impegnare per una stagione...


    "Il calcio consente la riunione di centomila persone in un'arena gigantesca, petardi, bandiere, fumoni colorati: nel TT si può ?"

    Centomila è difficile... Ma in Belgio a vedere lo Chaleroi ai tempi di Samsonov c'erano almeno 2500 persone a incontro... Qui in Italia è già tanto se arrivi a 200...

    Poi chiedi chi non conosce il Milan, il Liverpool, Manchester ecc... Scusami la domanda: ma perchè li conosce chiunque? Sono forse divinità in terra? Sono famosi per diritto di nascita? No.
    Sono famosi perchè ormai senti parlare di calcio a qualsiasi ora, in qualsiasi canale televisivo, trovi almeno 10 giornali che parlano per il 70% di calcio vivisezionando anche i rapporti di coppia delle famiglie dei calciatori!!!

    Ed arriviamo al punto. Al quale tu, sinceramente, ci hai girato attorno in continuazione: in Italia, il calcio è famoso per il semplice fatto che ne parlano i giornalisti. Ricordi il casino in tv, con addirittura lo speciale di Matrix con Mentana :)eek:), per l'eliminazione dell'Italia al mondiale 2002? Ma ti è sembrata normale una cosa del genere?
    Purtroppo però i giornalisti italiani parlano SOLAMENTE di calcio!!! E riescono a far diventare lo scontro del secolo pure una partita fra l'Inter e l'ultima in classifica di serie A!!! Oppure a montare trasmissioni come Campioni...
    Bob Beamon e Jesse Owens sono atleti da libri di storia... Tu per caso conosci Vincenzo Maenza? E' stato una leggenda della lotta greco romana... Come Armin Zoeggler, leggenda vivente dello slittino, che viene preso in considerazione ogni 4 anni. Come del resto Enrico Fabris...
    Hai più sentito parlare di Bolt? Perchè non ne parlano più? A quanto pare l'atletica esiste solamente nel mese delle olimpiadi... Il calcio invece te lo sbattono in tv ogni santo giorno.
    E dei nostri nuotatori? Da anni fra i più forti al mondo e ne parlano solamente quando ci sono le olimpiadi o i mondiali...

    Ma ti sembra giusto tutto questo? Cos'hanno i calciatori in più? Soldi a parte intendo...

    E non puoi prendere il "contatto fisico" come spiegazione di fallimento televisivo o di spettacolarità del tennistavolo... Perchè allora la lotta greco romana ed il pugilato (da notare che sarebbero 2 fra gli sport olimpici più antichi della storia dell'umanità) serebbero sempre in onda... E la lotta G-R non è affatto violenta come può essere il pugilato. Anzi!!! Lotta, pugilato e molte altre arti marziali sono prima di tutto scuole di pensiero e di vita dove innanzitutto c'è il rispetto dell'avversario, dove il combattimento è bello perchè prima di tutto hai un avversario alla tua altezza. Il calcio invece, oltre che dimostrare l'assoluta inosservanza di un regolamento sempre raggirabile e la totale mancanza di rispetto verso la figura dell'arbitro, è la prova vivente che il divertimento c'è solamente quando una delle due squadre è superiore altrimenti, negli incontri tatticamente perfetti, assisti ad uno 0-0 con 2-3 tiri in porta per tempo. Per fortuna che ci sono 2 telecronisti più l'inviato da bordocampo-spogliatoi altrimenti prendi sonno dopo 20 minuti...
    La pallavolo è uno sport da donne? Io c'ho giocato, è stato il mio primo amore e penso che ci ritornerò quando introdurranno la pallina da 44 mm...:rolleyes: Ma sinceramente, quella sera che mi sono beccato una schiacciata in pieno petto dal fratello di Andrea Giani mi sono ricordato che dall'altra parte non c'era una femminuccia e che anche senza contatto fisico ci si può far male (m'ha tolto il fiato e lasciato il segno per 3 giorni!!!). Per non parlare delle ginocchia rovinate sul linoleum... E ti confermo che pure le donne tirano certe bordate ogni tanto...

    Lo sport, come tale, dovrebbe essere l'esaltazione massima di un gesto atletico. Non è solamente la gara ma tutto quello che c'è dietro: quando fanno Mister Olympia penso sempre a tutto il lavoro che c'è dietro quei fisici mastodontici e senza un filo di grasso (senza pensare agli steroidi e tutto il resto)... E ripenso sempre a quella foto della post operazione post-strappo muscolare di un body builder mentre faceva squat... Disgustosa è dir poco...
    Il tennistavolo non è solo la partita... Come del resto il calcio. I campioni cinesi ed europei non sono forti per diritto di nascita ma perchè si sono fatti un culo così!!!
    Ma qui in Italia si pensa ancora che i cinesi sono forti perchè nascono con la racchetta in mano. E' questo il ridicolo... E si pensa così perchè in realtà non lo si conosce come sport ma solamente come giochetto da oratorio.

    P.S.: Prova a mandare in onda in tv una sintesi di incontri di tennistavolo con Guido Meda al commento e poi vediamo se non diventa esaltante...
     
  49. mauriziopong

    mauriziopong Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Maurizio De Zuliani
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Astt Eureka Roma
    Sacramen, mi piace quello che dici e ci vedo anche molto di quello che penso della vita e di come vanno le cose in Italia, ma qui sarebbe un discorso troppo lungo. Credo di aver capito che sei un buon intenditore di musica e ti chiedo: stai guardando il festival di Sanremo? Scommetto di no e la risposta è che quelle solite canzoncine commerciali ti fanno c...re!
    E' vero che i giornalisti fanno il bello e il cattivo tempo quì in Italia come nel resto del mondo, ma è pur vero che mandano in onda quello che la gente comunque guarda. Quando un programma non fa odiens viene cancellato. Così come le notizie: mi ricordo del periodo in cui i pitbull si erano messi d'accordo nel mordere chiunque, e per circa due settimane non si è parlato d'altro, poi si sono resi conto che mordere era noioso ed hanno smesso... di esempi così per chi li vuole notare ce ne sono quotidianamente, ma è pur vero che a casa mia, se trasmettono Fiorenzuola-Frosinone di calcio uno sguardo mio padre e mio fratello glielo danno, e tifano Juve! Quello che interessa alla gente va all'attenzione dei media che poi pompano per avere sempre più interessati...

    Per quanto riguarda quello che dice Balleri, non ci credo più a chi mi dice che con la passione si possono migliorare le cose. In qualunque settore c'è un lento decadimento del prodotto a favore del maggior guadagno possibile. Io per lavoro mi occupo di moto e corse ed ho avuto come primi "maestri" persone che hanno corso quando i piloti dormivano in macchina, si riparavano la moto da soli o col meccanico del paese, e c'era tanta sportività, passione e sano agonismo, e chi vinceva in premio aveva l'onore e la gloria ma non diventava un multimiliardario. Ora sono 20 anni che giro intorno a questo settore e le cose sono decisamente peggiorate a favore del massimo guadagno possibile, tanta politica per "chi deve" e "chi non deve", "chi può" e "chi non può" e la passione prende di quelle tranvate che ti viene voglia di smettere subito, se non fosse che ci devo campare.
    Nel tennistavolo ci sono dentro da poco meno, ma a sentire parlare giocatori di vecchia data e allenatori sui 70 la situazione mi sembra molto simile.
    Sono stufo di appassionarmi e rimanere continuamente e costantemente deluso, meglio concentrarsi su se stessi (che non vuol dire che in palestra me la tiro, anzi) e cercare almeno di migliorare per quello che le possibilità e l'età permette
     
  50. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Il festival di Sanremo non lo guardo... Preferivo i dopofestival di Elio :D. Come non guardo il calcio (a meno che la partita non meriti veramente...). Come non guardo la F1 diventata ridicola da regolamenti restrittivi... Mi sta scadendo anche la MotoGP, categoria pompata dagli sponsor e da Guido Meda, con moto che costano milioni di euro e che girano ad 1.5-2 secondi al giro più veloci di una superbike da mondiale che con 100.000 euro la metti in pista con gomme per una stagione intera... Preferisco di gran lunga la 125 dove i piloti sembrano una marea di bambini scatenati all'uscita della scuola.
    Ascolto poco o niente la radio visto che fanno girare sempre le solite canzoni (e visto che il mio genere preferito non andrà mai in radio...) e la televisione ormai non la guardo più nemmeno per seguire i telegiornali...

    Sia chiaro, non sto dicendo che il calcio sia uno sport del kaiser... Ritengo che per emergere in qualsiasi sport, per quanto ridicolo sia, si devono fare sacrifici e metterci la passione. Anche se sei un talento naturale.
    Quello che non sopporto è la differenza di trattamento fra un Bobocica, che sono riusciti a metterlo in un corpo dell'esercito per mantenerlo, ed un giocatore di calcio di serie A che, male che vada, il suo "misero" milioncino di euro all'anno se lo porta a casa...
    E le squadre di calcio sono sempre più in passivo ma si va avanti...
    Stanno facendo la stessa fine della NBA che, a causa di ingaggi troppo elevati, hanno fatto giocare le riserve per porre un limite ad una corsa al rialzo ridicola e dannosa... Ma come si può valutare un giocatore 20 MILIONI di euro? Ogni tanto mi passa per la testa qualche fiera del bestiame e mi immagino la vendita al kg di un giocatore di calcio...:D
     
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