Incidente di moto per Pupo (Giontella Roberto) - R.I.P.

Ho appreso da FB questo triste incidente. Sembra che purtroppo il Pupo sia stato gravemente ferito in un incidente di moto: si parla di ben 2 arresti cardiaci. Auguro di cuore si possa rimettere.

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Mamma mia, povero Pupo, gli auguro di cuore una pronta guarigione!

 

Le ultime notizie dal S.Raffaele di Milano sono assolutamente negative.

 

Ciao Marco, se hai notizie ci tieni aggiornati per favore, grazie.

 

Via Palmanova, schianto in scooter: uomo in fin di vita | Foto .....si vedono anche le palline a terra...terribile..

Dalle ultime notizie, purtroppo si parla di coma irreversibile....

 

Forza Roby !! maledetti scooters

 

A Milano abito proprio lì vicino anche se arrivano pessime notizie, tieni duro!!!!!!

 

Che brutta notizia . Una preghiera , speriamo che tu possa farcela .

 

Dai Robi!! Preghiamo x te non mollare

 

Qualcuno sa qualcosa di nuovo? Grazie.

 

Dicono che abbia un trauma cranico devastante... e ha subito due arresti cardiaci nell'immediato dopo l'incidente, di cui uno di 13 minuti.......... se anche sopravvive fisicamente, c'è da valutare i danni neurologici... respira perchè è attaccato a una macchina....

 

Perdonatemi, ma siete proprio sicuri? Nell'articolo non si legge che si tratta proprio di lui.

 

È Roberto, è al san raffaele in neurochirurgia.

 

Non ce l'ha fatta. E morto. Addio amico mio. Ci vediamo in paradiso

 

Purtroppo la notizia è confermata. Robby ci ha lasciato. R.I.P. campione indimenticabile !

 

Che dolore. Roby ci hai lasciato. R.I.P.

 

Che triste aver perso Roberto in questo modo. Che triste. Un amico, un grande giocatore, un bambino nel corpo di un uomo. Una perdita insopportabile.

 

R.I.P.

 

E' confermato. Notizia anche sul sito FITeT. Mi dispiace moltissimo. Anch'io ho avuto modo di conoscerlo e di apprezzarlo. R.I.P.

 

Era il piu' bel tennistavolo dei tempi andati. Ci manchera'...

 

Un saluto a tutto il forum! | Tennis-Tavolo.com

Credo la sua unica apparizione sul forum
Mai avuto il piacere di vederlo giocare, mi raccontavano di un grandissimo estro e una vita un po' disordinata.
Comunque sia un vero peccato per tutto il movimento pongistico.
R.I.P.

 

Se ne è andato "un Grande del Tennistavolo italiano". Non era un santo ed era senza dubbio un gran casinista però come tutti i pupi era un buono. Quando ha giocato a Bergamo è stato fantastico "girare con Lui"

 

Caro Roberto, addio dagli amici di Senigallia.

 

Condoglianze alla famiglia.

 

R.I.P. champ ! Come dicono le tristi parole in una canzone dei Nomadi ' Voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi,voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi .............'

 

Mi unisco al cordoglio....sono quelle cose che non vorresti mai leggere!!..

Fabio

 

Circa una decina di anni fa.
Mi trovavo in tribuna a non più di 3 metri e lui giocava contro un giocatore puntinato al tavolo di cui non ricordo il nome.
Ad un certo punto il puntinato prende una retina, la pallina rimbalza appena dopo la rete e cade sul lato lungo dalla parte del dritto.
Punto perso, anzi no.
Tutto avviene in un incredibile istante: Roberto si sposta di lato, si allunga quasi in un tuffo, con un tocco o meglio una carezza di rara sensibilità rimanda la palla sul campo dell'avversario... completa la caduta con un' armoniosa flessione sulle braccia (vera e propria) dalla quale "riemerge magicamente" in piedi. Recupera la posizione al tavolo, rigioca la pallina ed un paio di tocchi successivi vince il punto.
Ero lì, l'ho visto, ancora non ci credo... eppure è successo.
Grande Pupo "Giontella"... riposa in pace.

Sentite condoglianze alla famiglia ed agli amici.

 

enorme perdita..
sentite condoglianze.

 

Anche non avendo conosciuto la persona e il campione, mi unisco al dolore dei parenti. R.i.p.

 

Io lo conoscevo più che altro di vista, però mi ricordo che agli italiani, qualche anno fa, ha scambiato due parole con mio padre (quasi suo coetaneo) che se lo ricordava quando negli anni '70 era un campione! In ogni caso vedendolo giocare mi ha stupito la sua immensa classe anche se non era più giovanissimo. Riposa in pace e condoglianze alla famiglia!

 

Un ricordo di Enzo Pettinelli

ROBERTO E LE STELLE
Non ho voglia di ricordarti, quando da bambino vivevi in una villa sontuosa nelle campagne di Foligno. Vivevi come un principe con tutti gli agi. Tuo padre ti aveva trasmesso il gioco del ping-pong. Poi ti facevi accompagnare con la macchina nel centro di ping-pong della città. L’autista dell’azienda multinazionale si fermava e ti apriva la portiera, e tu rispettavi il rituale che si conviene ad un principino. Poi scendevi e ti mescolavi con i ragazzini del club. Il tuo arrivo era sempre atteso. La tua presenza brillava di luce propria, illuminando lo spazio, come il passaggio di una cometa. Con gli stessi rituali ritornavi nella tua “reggia”. Tuo padre ti lascerà presto con un vuoto nell’anima. La multinazionale guidata dal nonno subisce un tracollo.

Roma
La famiglia si trasferisce a Roma. Gioca a calcio ed è subito una promessa nel vivaio della Roma. Coltiva i due sport. Poi la scelta cadrà sul ping-pong. Incontra Migliarini come primo allenatore. Migliarini con la sua ricchezza umana sarà la guida alla tecnica. Lo fa sentire bene. Roberto lo ricorderà sempre con grande affetto e simpatia. Entra in nazionale giovanile e assoluta. Giocherà 9 finali per il titolo individuale assoluti. È stato come un rifiuto. Non hai mai violato il confine del gioco romantico. Forse temevi di materializzarlo. Così sei rimasto bambino. Poi la vita ti ha portato a Milano. Il principino dai capelli biondi è diventato uomo. Senza radici e agi, ha lottato con un mondo che non gli appartiene, al quale non era preparato. Ma ogni volta che lo incontravi, era sempre lui a salutare per primo. Capace di impostare un dialogo secondo l’interlocutore. Intelligenza acuta. Con il senso del ridicolo e l’autoironia confezionava ogni argomento. Parlava con tutti e tutti volevano parlare con lui. Milano gli andava un po' stretta.

Estate
D’estate passava lunghi periodi a Senigallia. Molte volte arrivava all’improvviso, se non trovava da dormire amava passare la notte in spiaggia, con il suo cane di una bontà commovente. Si addormentavano sotto le stelle, nel buio e il silenzio della notte. Si svegliava quando il sole emerge dal mare, una corsetta sulla spiaggia ancora vuota, il cane dietro, poi un tuffo. E subito dopo al centro di ping-pong. Nel giardino un albero di prugne, per la prima colazione. Una maratona a ping-pong. Dove il momento più alto è quando arrivano da Milano Ciceri, Cicchitti, Lucini che, come lui, da una trentina d’anni si danno appuntamento. Ho iniziato che non avevo voglia di ricordarti. L’anno passato, alla fine d’estate mentre andavamo sul lungomare, mi avevi detto che ti piaceva vivere come hai vissuto.

Sogno
Il tuo sogno era di trasferirti a Senigallia. E se la tua vita doveva finire, speravi che questo avvenisse il più presto possibile. Il destino ha accolto il tuo desiderio. In un baleno ti trovo tra le stelle. Quelle che ti facevano compagnia quando dormivi felice in spiaggia. Come dicevi tu, ti dava l’impressione di vivere in un’isola circondato da mare e stelle. Mi sento in pace con il mio spirito, ma ancora non ho voglia di ricordare. Forse solo quando eri bambino felice, con quel viso dolce e i riccioli d’oro.

 

Sono distrutto, se ne va un pezzo della mia adolescenza. La mitica Capp Plast Prato di Roberto, Bosi e Malesci, che giocava gli incontri in casa di A1 nella palestra comunale dietro casa dei miei: fu a causa loro che l'amore per quel tavolo e quella pallina ebbe inizio. E tu Robi, quando passavi in palestra, non ti negavi mai, giocavi sempre con tutti noi, con una grazia e una gioia sconvolgenti.

E quanto fu strano rivederti poi 20 anni dopo, quando venisti a trovarci a Paderno in un momento per te non facile, quando ti proponesti come allenatore e mi chiedesti di aiutarti, con umiltà e dignità. Noi all'epoca non avevamo possibilità, e nonostante tu avessi poi trovato varie chance mi sono sempre rammaricato di non aver potuto fare di più.

Che dirti ancora campione, fai buon viaggio e che l' universo ti sia lieve. Per quanto mi riguarda vivrai in eterno nella mia mente, quella tua partita contro Bisi Giovanni a Prato nel 1983 è un video su cui nella mia testa ho fatto play migliaia e migliaia di volte.

 

Mi sono registrato sul sito pur non giocando a tennistavolo, perche' ieri sera mi e' arrivata questa tremenda notizia...il "Pupo" l' ho conosciuto nella stagione 1983/84 giocandoci insieme nella Roma Barilla nel primo campionato nazionale di calcio a 5. Vincemmo lo scudetto con la rete che indirizzo' la finale ...guizzo del Pupo di testa su schema da corner ...E vincemmo anche l'anno successivo a San Marino... Un pazzo scatenato ...beveva tonnellate di coca cola...rubava tute e maglie a tutti...pero' gli volevamo tutti bene...perché era una squadra di matti veri e Lui...uno di noi! Camel

 

non l'ho conosciuto di persona, ma attraverso le vostre parole.... alcune molto commoventi.
Ho letto questo thread subito e da subito dopo aver appreso delle sue condizioni critiche, avevo deciso di non aprirlo più per paura di leggere quanto ho appreso stasera.
Che tu possa riposare in pace e che i tuoi cari possano al più presto lenire il dolore, mi unisco al loro cordoglio.

 

Mi ricordo il tuo nome da qualche vecchia rivista del tennis tavolo italiano di meta' degli anni 80.avro' ritagliato qualche tua foto come ero solito fare con altri campioni.un giorno mentre ero dedito in classe a fare un tema di italiano la mia professoressa si avvicino rovistando tra i libri per trovare da dove potevo copiare ma vide quelle foto, poste alla fine di un libro di letteratura italiana, le prese e le straccio.da allora il tuo nome lo risentito due mesi fa quando un mio amico dalla sicilia ti e' venuto a trovare mentre si trovava li per lavoro e a fine allenamento gli hai venduto due tenergy 05 di quelle con codice sp che butterfly fornisce ai Pro.io non ti conoscevo di persona ma da tutti i discorsi che leggo e sento adesso intorno a me mi appari come un uomo corretto che viveva con quel che gli bastava , come uno spirito libero, onesto con se stesso e con gli altri.mi ricordi da questo punto di vista mio padre.un pezzo della mia vita con te se ne va via.

 

Se qualcuno sa dove e quando si svolgeranno i funerali è pregato di scrivere, grazie. Non so se ci potrò essere di persona ma ci stiamo organizzando per mandare una delegazione da Verrès.... Grazie!

 

i funerali si terranno presso la chiesa dell'ospedale san raffaele a milano, circa l'orario non si sa ancora se alle nove o alle dieci nel giorno di venerdi

 

Grazie li-ning, venerdì 6 maggio? Scusa è solo per essere sicuri.

 

ho diversi aneddoti piacevoli che mi ricordano Roberto. Uno in particolare ve lo voglio raccontare. Era una decina di anni fa, prima di una gara di campionato, a Novara al palaverdi. Forse primavera, bella giornata. Arrivo in palestra con la mia 850 spider gialla tutta lucida. Davanti al palazzetto ancora chiuso c'è Roberto con un compagno di squadra. Vede l'auto chiacchieriamo, ci sale, sorride, è contento. poi si siede sul parafango anteriore destro che sotto il suo peso si piega leggermente. Roby nooooooo. Oh scusa "Stones" (come mi ha sempre chiamato). no no tranquillo, tutto ok. Quel segno sul parafango c'è ancora. è leggero, io lo so e lo vedo se la guardo in controluce. So che quel segno l'ha lasciato lui, come ha segnato belle giornate di sport insieme.

 

Grazie Giorno!

 

Ho perso un grande amico, se qualcuno sapra l'ora del funerale di venerdi la comunichi qui. Grazie RIP
CIAO ROBY
UGHE'

 

La prima volta che vidi Giontella fu a un torneo nazionale a Milano anno 1969 ( un mondo fa ) siamo quasi coetanei e tra ragazzi c'era, c'è, e ci sarà sempre conoscere la classifica di quello più bravo, mi avvicinai e gli chiesi che classifica avesse, mi rispose in uno slang simil/romanesco " 3/1 " massima classifica tra i terza di allora, confesso che provai un po' di invidia ( mettiamola così ) per la sua bravura e naturalmente per la sua classifica. Poi nel nuovo secolo riavvicinandomi al mondo del tennistavolo seppi che era stato anche un campione a calcetto e che aveva vissuto un po' così, diciamo non in maniera conforme alle abitudini di " quasi " tutti, ma sicuramente come meglio preferiva, ti saluto grande Roberto, e arrivederci alla prossima .....

 

La prima volta che vidi Giontella fu ai campionati italiani di Fiuggi, primi anni 70. Giocava contro un omone grande e grosso (forse Carnevali ma non sono sicuro) il quale con gioco stile muretto piazzava palline cortissime appena dopo la rete, mentre Giontella (allora uno scricciolo con i capelli ricci e biondi che arrivava a mala pena all'altezza della rete) faceva fatica a raggiungere ed era costretto a girare attorno al tavolo per prendere la pallina. Tutto il tifo del palazzetto era per lui (in alcuni tavoli si era addirittura fermato il gioco, per vedere come andava a finire). Vinse Giontella fra il tripudio generale. Grande Roberto. R.I.P.

 

Da ieri mi frullava in testa l'idea di scrivere al Maestro Roberto Migliarini, col quale ho uno sporadico scambio epistolare, per chiedergli se se la sentisse di scrivere un ricordo di Roberto Giontella da pubblicare qui, perché ero certo che ne avrebbe tracciato un ricordo scevro da adulazione.

Devo dire che mi ponevo qualche scrupolo, se fosse o meno opportuno disturbarlo in un momento così mesto per lui , dal momento che la cosa più insopportabile sono i Padri che seppelliscono i propri Figli.

Prima di rompere gli indugi mi è capitato di fare una visita sul sito della TT Giovanni Castello Roma e sono stato contento che qualcuno avesse pensato a precedermi, togliendomi così le castagne dal fuoco.

Ecco quindi il ricordo paterno e franco, come può esserlo solo quello del suo primo coach:

Il Maestro Migliarini ricorda Giontella - TT CASTELLO ROMA

al quale si aggiunge il ricordo di Fabio Angiolella:

Una sconfitta inattesa. L'ultima. - TT CASTELLO ROMA

Più avanti, magari, posterò il mio ricordo personale di Roberto, ora è giusto che lo facciano gli altri che lo hanno conosciuto meglio e più a fondo perché una conoscenza superficiale del "Pupo" (come quella che ho avuto io) potrebbe essere troppo parziale per poterlo descrivere a chi non lo conosceva.

 

è stato sempre un precursore, più o meno a metà anni 70, anni in cui l'allenamento per quasi tutti era rappresentato da partite su partite, lui già curava la parte fisica. Noi a Roma, appartenenti alla Marbert, nei mesi estivi andavamo in un parco vicino casa sua e, sotto la sua guida, ci allenavamo intere mattinate, sia con la corsa che con esercizi specifici.
ricordo in particolare quando facevamo lo "specchio". l'esercizio in cui bisogna riprodurre lo stesso movimento del compagno schierato frontalmente. Si esegue un movimento e l'altro cerca di rifarlo uguale e viceversa.
quando capitavi con lui, non solo mediamente eri in ritardo di 3 o quattro movimenti nel riprodurre i suoi, ma quando comandavi tu non riuscivi a distanziarlo, sembrava che sapesse tutto in anticipo.
e poi, non tutti sanno che il servizio con la pallina lanciata in aria lo ha portato lui dall'estero, l'aveva visto in cina e al ritorno ce lo fece vedere in anteprima al Parioli di Roma. mi ricordo che lo prendevamo un po' in giro perché ancora non è che l'avesse capito così bene. ma da quel momento in poi cominciarono tutti a servire così.

 

Anche io come eta beta posterò più avanti un paio di articoli tratti da "Notizie del tennistavolo" di quando andò a giocare in Lussemburgo, un po' per amore e un po' per sport, ed un altro pubblicato su un libro degli anni '80 in cui si parla dei vari campioni italiani del nostro sport....Sono molto interessanti perché parlano anche del carattere e della vita privata del nostro compianto Pupo. Anche io non ero suo amico intimo ma l'abbiamo avuto a giocare da noi per un tot di anni e bene o male il sabato ci si vedeva in palestra a Verres e in giro per l'Italia ai vari tornei e posso confermare che anche se io non sono nessuno (inteso sportivamente) lui si fermava sempre a fare due chiacchere e a chiedermi del nostro anziano presidente....Sembra strano che non ci sia più....

 

La prima volta che andai al Vigorelli di Milano, vidi, nel tavolo cosiddetto principale, un giocatore che faceva dei buoni scambi, ottimi top e soprattutto era dotato di una buona mobilita'. Rimasi un po' a guardarlo...certamente era originale e dotato di un ottimo bagaglio tecnico. Ad un certo punto, l'avversario, durante un match amicale, gli fece un top sul dritto molto potente, seguito subito da un altrettanto efficace top nell'altra parte del tavolo. Era, secondo me imprendibile, anche avendo un braccio di 2 metri...ma no...questo 'alieno' si butto' quasi in tuffo, replicando...dall'altra parte questo scambio. L'avversario, ovviamente, non si aspettava questo colpo. Gia' gogolava per aver preso il punto.... Non solo, il tizio..era gia' in piedi, scattato come una molla e pronto subito ad altri scambi...Mi dissi 'questo è un fenomeno'...non ho mai visto una cosa cosi' incredibile. Mi misi in una specie di angolo per assistere al resto del match che, ovviamente, vinse come andare ad una passeggiata... Andai poi a giocare nei tavoli di fianco, riservati ai 'polli' come me... Vi era certo Scartezzini, Molina,Colombini, Giuliani F. ed i Palazzoli (padre e figlio) oltre altri di cui non ricordo il nome.... Subito chiesi chi era quel fenomeno che giocava nel tavolo principale. ' Chi e ?, come non lo conosci ??? ' E' Giontella, il Pupo, il maestro...il nostro idolo' Inutile dire che, da allora, cominciai ad amare questo giocatore 'anormale', capace di rendere possibile l'impossibile. Frequentando quel gruppo, mi resi altresi' conto che era da molti tacciato come inaffidabile, non aveva regole, orari sballati ed una vita che, come gli artisti di musica, era pianificata un po' avventurosa e disordinata... Ma questo era Robby, era fatto cosi', bisognava accettarlo com' era...Ti ricambiava il tutto con qualcosa di eccezionale, che solo lui poteva fare e...dimenticavi poi il resto. Ho conosciuto, nella mia modesta vita pongistica, molti altri bravi giocatori ma, vi posso assicurare che, originale come lui, non esistevano. Ancora oggi, arbitrando internazionalmente, ne vedo di tutti i tipi ma...ho sempre nostalgia di questo John Tella (molti lo chiamavano cosi'). L'ultima volta che l'ho rivisto, era a Milano, in Mecenate. Si stava allenando con Filippo Giuliani...era ovviamente invecchiato ma ancora scambiava ed impegnava Filippo che trovava in lui un buon partner. Parti' dopo un po' e lascio' il suo posto a Fabio Mantegazza che nel frattempo era arrivato. Scusate ma sono solo mie righe personali e doverose per questo atleta che rimarra' nei miei pensieri. R.I.P. Robby, spero che troverai la pace interna in un altro pianeta.