FE NO ME NO!!!!

Bravo anche il coach (presumo il papà) che ritma gli esercizi con delle canzoncine

 

figta ora mi organizzo e poi inizio ad allenare mia nipote

 

Le risate di questo bimbo valgono più di ogni altra cosa!
grazie per aver caricato questo video

 

se avessi avuto un "padre sparring" come in questo video....invece lui costruiva la ferrovia Lima e io guardavo, guai toccare...

 

tutto suo padre...

 

Bravissimo e molto coordinato.

Paragonando il video ad un altro molto famoso mi pongo una domanda tecnico/didattica:

nel video si vede il bimbo colpire la palla senza mai guardarla. Il papà gli piazza la palla molto bene (quando fa spostamenti sono preimpostati dallo schema) e il bambino colpisce guardando il tavolo. Nel video della bimba fenomeno cinese, invece, la bimba guarda la palla e "intuisce" il tavolo. Non è quest'ultimo il metodo più corretto? Non andrebbe insegnato a non perdere di vista la pallina e "sentire" il tavolo, piuttosto che a guardare dove indirizzare la palla?

 

Non capisco cosa intendi per "intuire" il tavolo... comunque i due esercizi non son paragonabili : uno è di "regolarità", atto forse maggiormente a far acquisire determinati automatismi, l'altro è col cesto molto più imprevedibile e variabile che ha fini didattici diversi.
Le differenze che credi ci siano non sono il fine dell'esercizio ma ne sono una conseguenza. Inoltre la mia poca esperienza coi bimbi mi insegna che dipende anche dallo sviluppo cognitivo-motorio di ciascuno,imho.

 

Ho sempre pensato, magari sbagliando, che la palina debba essere guardata fino all'ultimo, soprattutto nella fase di apprendimento... e poi seguita nella sua traiettoria sul tavolo, non l'opposto, cioè guardando il punto dove indirizzarla ma non guardandola fino all'impatto con la propria racchetta. Spesso si manca la palla o si stecca proprio per questo motivo. imho.

La bambina del video il tavolo non lo guarda mai. Credo che glielo abbiano insegnato, non che sia "her own way to do it".
Cesto o schemi che siano, questa attitudine e il conseguente automatismo dovresti svilupparlo da subito. ri-imho.

"intuire il tavolo" come il calciatore intuisce la porta, anche quand'è di spalle:
quando giochi in uno spazio tutto sommato ristretto, il campo di gioco lo devi "sentire" (feel) più che guardarlo.. sai già dov'è. Anche perchè l'effetto di una buona finta nasce così. Se l'avversario vede dove vuoi servire o indirizzare la palla la risposta gli sarà più facile.

Se sbaglio.. mi corrigerete!

 

Vediamo chi ci arriva....

 

E' un rebus?

- espressione arcigna... sembra russa = Irina
- argomento di discussione proposto dalle inesauribili tasche di Eta Beta = guardare sì guardare no...
- oggetto della discussione = tavolo o palina?

Soluzione rebus: Irina palina guarda... il tavolo.

 

NUMERO UNO!!!!!

 

Secondo me Irina prima guarda la.. palina.




Però qui non mi sembra d'accordo:

 

Grazie ma per ora è zhang jike... o ma long?!?
Il mio è stato solo un colpo fortunato.

Anch'io non sono d'accordo Irina Palina guarda retina.

Per dire la mia:
a me hanno insegnato (si vabbè me l'hanno detto una volta ) a guardare la pallina però non lo faccio.
E si vede.

 

Ahhhh.... ti riferivi al "senso della posizione"...
Per questo,già il fatto di avere le transenne aiuta parecchio nei riferimenti tridimensionali e chi vi è abituato, alla loro mancanza o cambio di distanza ,ne risente e si deve" abituare" per "ritrovare" l'agognato tavolo....ma guardare la palina è cosa normale a meno che sai già di colpirla e ti concentri sul dove spedirla...

 

Miei cari amici pongisti quello che guarda Irina Palina (nel cognome gia' un destino.....) non lo so' ...anche perchè ad onor del vero mi sembra pure un pochino strabica..... ma una cosa è certa: se io la guardo non è che mi tiri su' il morale.... con tutto il rispetto per una grandissima giocatrice.... io preferisco guardare qualcosa di piu' "edificante"....

 

edificante? cioè un mucchio di mattoni?

 

Si' ...magari di quelli che servono per costruire un "davanzale" degno di nota ....

 

per quelli usano il silicone...........

 

Non solo il senso della posizione ma proprio il senso dell'area di rimbalzo. Sono convinto che anche noi, tu ed io, prima indirizziamo la palla e poi guardiamo se l'abbiamo mandata dove volevamo. Poi guardiamo come si posiziona l'avversario per colpirla, per cercare di intuire dove la manderà. Siamo costretti a questo anticipo continuo dalla brevità della distanza percorsa dalla palla e dalla sua velocità. Per questo, quando tiriamo incrociato facciamo una certa torsione, quando tiriamo un dritto lungolinea anticipiamo l'avanzamento della gamba opposta alla mano che impugna la racchetta... tutto senza guardare prima il tavolo e tenendo sempre d'occhio la pallina. Poi guardiamo il tavolo. Questo è quello che i bambini devono acquisire da subito, come fosse un imprinting. imho.