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Anke la squola contro lo sport

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da Chicco, 4 Set 2010.

Status Discussione:
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  1. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    La Gelmini a' annunciato che da quest anno ki farà 50 assenze durante l'anno sarà automatically bocciato.
    Dico io ma se una ragazzo che fa sport ad alto livello "salta" durante l'anno la scuola per impegni sportivi (senza contare i giorni di assenza "normale" causa impegni famigliari e malattia) oltre a vivere con questa macabra prospettiva, mi piacerebbe vederne il rendimento (sportivo) e con che spirito le famiglie (che potenzialmente potrebbero trovarsi in questa situazione se il figlio avesse ottime possibilità di affrontare una carriera sportiva) possano appoggiare questa situazione...
    Il paradosso è anche nel fatto che in alcune società (come quelle dei settori giovanili di calcio) se non vai bene a scuola non entri nemmeno "nella rosa"....
    E' un "sistema Paese" che è capace solo di "formare" generazioni di ke ,tvtb,qnd,a senz'acca(qnd ci va),xke xd etcetc....:tsk:
    Andiamo maluccio.
     
  2. Andrea84

    Andrea84 SCHIACCIA-SCARSI

    Nome e Cognome:
    Andrea Sacchet
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    L'isola che non c'era
    beh, il tuo discorso è giusto, ma agonisti a parte, è giusto anche il discorso della gelmini. Iodirei che se uno manca a scuola per motivi validi (competizioni sportive, stage, tirocini, ecc) sei giustificato perchè non è che manchi perchè non ti va di alzarti la mattina, ma per tutti gli altri che fanno asenze perchè passano la notte in discoteca è giusto che vengano bocciati.
     
  3. Conteabba

    Conteabba Utente Attivo

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Squadra:
    Mortise 2000
    Per quanto ne so a chi fa attività di un certo livello viene concesso un piano di interrogazioni e compiti studiato per non coincidere con gli impegni principali della stagione agonistica.

    Occorre segnalare l'atleta ad inizio anno, portando i risultati sportivi dell'anno precedente assieme ad un calendario di gare ed eventi ai quali l'atleta parteciperà nell'anno venturo.

    L'atleta deve essere meritevole (solasticamente ed agonisticamente) ed il calendario gare sensato dato che le assenze sono comunque conteggiate, ma c'è una certa elasticità.

    Il vantaggio grosso è soprattutto che quando rientri da una settimana di gare, godi di un piccolo periodo di tregua per rimetterti in pari con le lezioni senza che ti tartassino di botto con tutti i compiti e le interrogazioni che hai saltato quando non c'eri.

    L'idea sarebbe quella di programmare l'attività didattica di pari passo con quella sportiva, anche se poi non tutti i docenti accettano di buon grado la cosa.. sembra che alcuni non riescano a fare a meno dei compiti a sorpresa.

    Ci sono alcuni sport dove il calendario gare si spalma in una stagione intera e magari in giorni infra settimanali e dove l'imprevedibilità metereologica può far posticipare alcune competizioni importanti.. ma si fa quel che si può.

    Non so se sia la prassi o meno, ma nelle scuole della zona è politica comune, anche se solo da un paio di anni.

    Tempo fa i meriti sportivi (documentati) ti facevano guadagnare un credito alla maturità.. non so se sia sempre così.

    Credo che siano corsi ai ripari visto che i licei sportivi stavano riscuotendo un sempre maggiore successo.

    Io ricordo che alle superiori mi sono dovuto fare un bel mazzo.. facendo gare di sci mancavo settimane intere ritornavo e patapam!! interrogazioni a tutto spiano.. non sono mai riuscito a fagli capire che una settimana di gare ed una settimana bianca non sono proprio la stessa cosa 8(

    Tra i giovani sciatori negli scorsi anni gli ski-college sono diventati l'unica soluzione.
     
  4. Er Palletta

    Er Palletta Nuovo Utente

    A scuola ci si va per studiare, per potersi -forse- costruire un futuro.

    Anche lo sport agonistico potrebbe costruire il futuro.

    Peccato che il tempo a disposizione sia limitato. Nessuno vi obbliga a studiare oltre le medie, nessuno vi obbliga a fare sport.

    Sono scelte, e a scegliere dovete essere voi.

    Se siete convinti di avere un futuro da campioni, mollate i libri ed impegnatevi.
    Ma giustificazioni del tipo " Ieri non ho potuto studiare perché avevo le gare " non stanno né in cielo né in terra. Fossi io il professore, vi risponderei " E 'sti ca@@i ! ".

    Allo stesso modo, perché voi non potreste dire al vostro allenatore " Oggi ho perso perché ieri ho dovuto studiare fino a notte fonda " ? Perché giustificarsi a scuola varrebbe di più che giustificarsi nello sport ?

    Credete che una gara valga più di un voto in pagella ? Se sì, tirate fuori le p@@@@ e siate orgogliosi del quattro in matematica.

    Altrimenti statevi zitti, chini sui libri. Che quasi sempre studiare conviene.
     
  5. Conteabba

    Conteabba Utente Attivo

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Squadra:
    Mortise 2000
    Facendo gare di sci da ragazzo di 4 nel periodo febbraio marzo ne ho presi a bizzeffe.. a fine anno sono sempre arrivato in pari.. basta prendere un paio di nove dopo ;).

    Non è impossibile conciliare le due cose.. anzi.. chi fa sport spesso è abituato a faticare, porsi obbiettivi e raggiungerli.. se sei competitivo lo sei nell'animo e non vorresti mai perdere, neppure a scuola.

    Certo è che anche il sistema scolastico dovrebbe essere recettivo, non solo verso gli sportivi, ma verso tutti quelli che si impegnagno in una qualche disciplina o attività extrascolastica in maniera continuativa e magari ottenendo risultati.

    La scuola è importante, ma la scuola non è la vita, dovrebbe essere un mezzo e non il fine, l'impegno deve essere richiesto certo, ma non deve avvelenare qualsiasi altra passione, un ragazzo in crescita deve essere stimolato e coltivato sotto tutti i punti di vista, proponendogli sfide nuove e non privandolo di quelli che sono i suoi interessi.

    I docenti bravi lo sanno e per questo si distinguono dagli altri.
     
  6. record

    record Utente Attivo

    semplicemente segnalo che in un qualunque istituto superiore si comincia alle 8, si finisce più o meno alle 14, si mangia quando va bene alle 14e30, mezzora tra lavarsi i denti e respirare e si ricomincia a studiare intorno alle 15, per finire, quando va bene, alle 18-19.

    ci rendiamo conto che agli studenti viene richiesto un impegno che neanche un operaio in fabbrica?
    che, nelle intenzioni dei docenti, I RAGAZZI DOVREBBERO PASSARE LA VITA SU UNA SEDIA?
    compreso il sabato e la domenica (almeno in fabbrica è obbligatorio interrompere almeno mezza giornata!)..

    è vero, la scuola è maestra di vita, ma ho l'impressione che si sia presa una brutta strada, in nome della performances e della carriera DA ADULTO...

    e badate che ho la laurea.. quindi ho passato una vita sui libri. ma quel che vedo ora nella scuola mi sembra eccessivo.

    i ragazzi avrebbero bisogno di MUOVERSI, volerli vedere un'intera giornata sui libri li rende pigri e poi ci si lamenta del sovrappeso e della scarsa resistenza e propensione allo sport.. che ipocrisia..
    si nota che ce l'ho (solo un pochino, però..) con la gelmini.. ?
     
  7. Er Palletta

    Er Palletta Nuovo Utente

    Viviamo in una società sempre più competitiva, sempre più "mercatista", e lo studio è una delle cose a maggior valore aggiunto.
    Ricordiamoci che la carriera di uno sportivo dura fino ai trent'anni più o meno: e dopo ? Per un Totti che ce la fa, ce ne sono diecimila che si perdono per strada.
    Se tu sei laureato è sicuramente perché hai passato una vita sui libri, e domandati: e se tu avessi studiato un paio d'ore al giorno in meno, dedicandole allo sport ? Ti saresti laureato lo stesso ? Con gli stessi voti ? Nello stesso arco di tempo ? E, se fosse possibile tornare indietro, lo rifaresti o sceglieresti lo sport ?

    Lo studio è una faccenda troppo importante, con la differenza che quello che impari sui libri ti serve per la vita intera, mentre quello che impari nello sport ti serve finché sei sportivo, salvo rari casi.

    I ragazzi non devono passare la vita su una sedia: le superiori durano 5 anni, non tutta la vita. A quel punto, a 18-19 anni, già sai se sia il caso di fare università o proseguire con lo sport. Ma quei 5 anni, è meglio, molto meglio sgobbare sui libri. E' una carta indispensabile, e purtroppo non sufficiente, per trovarsi un po' meglio nella vita.

    Se poi pensi che la Gelmini sia responsabile della pigrizia, non ci siamo. Pigri si nasce, pigro è chi non vuole far nulla, non chi si spacca sui libri per dodici ore. Pigro è chi invece di studiare o fare sport si incolla ore ed ore davanti alla tv, internet, playstation e quant'altro.

    Togli la tv dalla casa ( io non ce l'ho da dieci anni ), e vedi quanto tempo rimane per fare sport o coltivare i propri interessi.

    C'è poco da fare: i Paesi che nel mondo studiano di più ( mi si perdoni la sinèddoche... ) sono quelli anche a più alto reddito pro-capite. Giappone docet. Se poi credete che i soldi crescano sugli alberi, ah vabbé.

    E questo detto e scritto da chi ancora oggi si morde le mani fino ai gomiti per aver mollato l'università troppo presto, anche se non a causa dello sport.
     
  8. defender

    defender In cerca di identità

    Nome e Cognome:
    sergio
    Categoria Atleta:
    Promozionale
    Squadra:
    avellino tt
    La sQuola è contro lo sport e anche contro la grammatica. La sCuola solo contro lo sport... :rotfl: :birra:
     
  9. Jancaa

    Jancaa Nuovo Utente

    Squadra:
    Barcellona
    Giusto Sono Daccordo Con Te.....:banana:
    C'è anke da far notare che questi ragazzi (ho 14 anni) non hanno voglia di fare niente....Approvo In Tutti I Sensi :p
     
  10. Pigreco

    Pigreco Me, I'm just a lownmower

    OK ragazzi, io insegno (Matematica e Fisica, per la precisione, in un Liceo Scientifico, a classi di indirizzo sperimentale) e ho due figli che giocano e studiano (uno in terza liceo e una in terza media).
    La scuola non è contro lo sport "a priori", un ragazzo può tranquillamente svolgere una buona attività fisica (diciamo 3 allenamenti settimanali e gara nel fine settimana) senza che il rendimento scolastico ne risenta (io stesso mentre facevo il liceo giocavo a basket e ho continuato sppur con orario ridotto durante l'università); conosco moltissimi ragazzi in questa situazione. Diverso è il caso di chi punta al professionismo sportivo e deve allenarsi due volte al giorno per cinque giorni alla settimana (più le gare), in questo caso c'è poco da fare, le ore in un giorno sono 24, non si può dormire, mangiare, andare a scuola, studiare e allenarsi 6 ore, non ci sono abbastanza ore in un giorno. In uno sport come il tennistavolo è anche peggio perchè le prospettive di professionismo sono miserrime (dei giovani attuali forse solo Mutti potrà intraprendere quella carriera).
    Negli Stati Uniti gli sportivi hanno facilitazioni (borse di studio) nelle Università, ma credo che praticamente non studino, il fatto è che le Università americane sono anche macchine per fare soldi e avere una forte squadra di football o di basket è un investimento in immagine.
    Per quanto riguarda il discorso delle assenze introdotto dalla Gelmini è un provvedimento che mi "puzza" di specchietto per le allodole nel senso che vuol dare l'impressione di severità nel colpire le assenze ingiustificate (e credetemi l'assenza strategica o per andare a divertirsi è ancora molto diffusa), ma in realtà rischia di colpire soprattutto chi ha gravi problemi di malattia (lo studente assenteista non farà mai 50 giorni di assenza, ne lo studente che pratica sport)
     
  11. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    :approved:quoto.
    Nonostante abbia volutamente un pochino esagerato col post iniziale prendendo spunto da un articolo e facendo paragone con altre realtà (Francia) concordo con coloro che pensano che l'importanza della scuola sia fondamentale per la formazione dei ragazzi ma è altresì da considerare sullo stesso piano anche l'impegno riguardante altre attività (sport,musica ad es.) . Quel che vorrei sottolineare è la troppo netta divisione fra sistema scolastico e alcune altre esigenze.(i crediti non aiutano a rimediare un 4,preferirei un trattamento "adattato" come dice Conteabba)
    Parlo solo per eccezioni ,nessuno pensi che tutti gli studenti che pratichino attività sportiva abbiano la volontà-capacità di farne una professione, ci mancherebbe...(il paragone con un Totti è fra l'altro il peggiore che si possa fare:rotfl:)
    Se qualcuno pensa che 50 assenze siano tante... provate a essere una campionessa di ginnastica(la cui carriera è addirittura meno dei vent'anni!)... 6 ore di palestra al dì tutti i giorni più fine settimana gare ,ritiro-preparazione campionati continentali (2 settimane),ritiro -preparazione campionati mondiali,stage all'estero,preparazione olimpiadi 1 mesetto, senza contare le giornate perse nei viaggi di trasferimento che possono essere molte di più del tempo della gara (si saltano tutti i venerdì e i lunedì)... Sperando che stia sempre in salute senza nemmeno un' influenza...
     
  12. Er Palletta

    Er Palletta Nuovo Utente

    Nessuno obbliga a studiare. Se vuoi fare il campione, lasci lo studio e ti alleni tutto il tempo che vuoi.

    Quello che voglio sottolineare è che lo studio è la PRIMA cosa. Sono le altre cose che debbono adattarsi allo studio, e non viceversa.
     
  13. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    sei un po' rigidino... ammollati un po' , si puo' fare tutto ed anche bene.
    sai bene che la tua prima frase e' una emerita str....anezza :metal::sbav:
    nessuno puo' sapere a 10 anni se si diventera' campione nello sport o in qualsiasi altro campo.
    Vado a preparare la grigliata, va, che e' meglio...:tsk:
    Piergiorgio
     
  14. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Se i figli non vanno a scuola i genitori vengono denunciati e rischiano la patria potestà. Non puoi e non devi esser così categorico.Direi viceversa che sia meglio che in alcuni (non tutti!) casi, la scuola si adatti con formule di studio speciali...e poi.... se la metti su questo piano...si potrebbe anche affermare che visto che si può studiare fino a 80 anni, se ne ha tutto il tempo.... :rotfl:
     
  15. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    La mia idea è che al sistema-scuola non passino minimamente per la testa le esigenze di uno sportivo.
    Quindi più che ad una posizione preconcetta penso ad una totale non conoscenza del problema.
    A questo aggiungerei però che 50 giorni rappresentano circa il 25% di assenze, il che non mi sembra proprio pochino... a meno che non vogliamo dire che la frequenza non serve a nulla.
    Certo poi vi possono essere situazioni legate a problemi di malattia/infortunio oppure di natura più particolare quali ad esempio la pratica sportiva.
    In entrambi i casi a me sembra che il buon senso, un po' di elasticità e la valutazione dei risultati possa essere un buon criterio per valutare il grado di preparazione di uno studente.
    Sono d'accordo sull'idea di concedere dei "bonus" agli sportivi ma solo a quelli che abbiamo delle prospettive a livello nazionale o meglio ancora internazionale.
    Non ditemi che sareste favorevoli a cuor leggero che un vostro figlio perdesse due mesi di scuola per praticare compiutamente l'attività sportiva di un 4^ categoria (tanto per rimanere nel nostro sport).:eek:
     
  16. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    non ce ne sarebbe nemmeno la necessita', al limite un sabato o due per qualche torneo se particolarmente importante.
    ma la questione non era su questi termini, direi che tu e Chicco l'avete analizzata molto bene.
    ciao
    Pier
     
  17. Lostboi

    Lostboi Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Andrea B
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club - Genova
    Hai dipinto una situazione oserei dire .. "da libro cuore".La scuola dura dell'800...
    Personalmente ho frequentato il liceo classico più duro della città (il D'Oria di Genova per chi lo sa..) e salvo qualche giornata prima di interrogazioni importanti, di tempo libero ne avevo a sufficienza; sia per lo sport che per gli amici.
    Uno studente che necessita di 4 ore fisse al giorno al pomeriggio, mi viene da pensare che sia stato poco attento in classe la mattina, perché se segui e prendi bene gli appunti mentre il prof. spiega, hai già memorizzato il 70% della lezione.
    A parte ciò, concordo con ErPalletta.
    La scuola dopo l'età dell'obbligo è una delle diverse opzioni della vita.
    Se lo sport diventa una valida alternativa per essere trattati con favore (non ho studiato per colpa dell'allenamento/gara quindi sono giustificato) allora qualsiasi attività che in futuro potrebbe generare un reddito è meritevole:
    -non ho studiato perché avevo le prove del gruppo metal
    -non ho studiato perché ho dipinto un quadro dadaista
    -non ho studiato perché sono andato al cantiere con papà
    -non ho studiato perché nel pomeriggio batto il ferro
    Il dubbio che mi assilla è: non è che un pò troppi ragazzini vorrebbero studiare poco, non perché sono dei futuri campioni.. ma per vincere un titolo di terza categoria?
     
  18. defender

    defender In cerca di identità

    Nome e Cognome:
    sergio
    Categoria Atleta:
    Promozionale
    Squadra:
    avellino tt
    Quando andavo a scuola io se uno faceva più di un tot di assenze i professori si informavano del motivo, nel caso di 50 se ne occupava il preside il quale indiva una mini riunione e si decideva se le assenze erano giustificate, se le assenze avevano lasciato lacune che solo ripetendo l'ano si potevano colmare. E' chiaro che chi fà sport ad un certo livello deve fare uno sforzo in più rispetto agli altri, e ci vuole anche un pò di intolleranza da parte della scuola. Comunque per uno si giostra bene 50 assenze dovrebbero anche bastare...
     
  19. yopla

    yopla Utente

    Scusate...ma se uno fa 50 assenze per attività agonistica e poi certamente non studia il giorno prima di tutte le assenze.... arriva a 100 giorni senza studiare....come pretendete che possa apprendere qualcosa o seguire il programma di studi....
     
  20. defender

    defender In cerca di identità

    Nome e Cognome:
    sergio
    Categoria Atleta:
    Promozionale
    Squadra:
    avellino tt
    Facendo il doppio dei sacrifici. Assumendo un professore privato studiando il doppio delle ore che fà uno studente normale... Oppure si iscrive ad una scuola privata...
     
  21. yopla

    yopla Utente

    Ed è quello che dice la Gelmini....
     
  22. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    A parte che non è detto che si facciano 50 giorni "singoli",sta tutto alla serietà-volontà dell'interessato sfruttare,magari,i giorni di viaggio per dare un'occhiata ai libri di testo...
    Comunque il fatto è che ,per ricentrare il problema, lo studente-sportivo non deve esser considerato alla stessa stregua dell'assenteista-mal di interrogazione o del viveur del fine settimana.Il carico di responsabilità del primo può avere benefici effetti sui rendimenti di ambedue le cose se a priori sapesse che il sistema scolastico gli venisse incontro . Impegni extrascolastici non devon rappresentare una giustificazione ,per lo meno non si deve fare di un'erba tutto un fascio bocciando indiscriminatamente chi fa 50 assenze.
     
  23. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    scusa, ma la gelmini potrebbe (forse) andare a vender la frutta, ma ho anche li' dei forti dubbi che sia capace di farlo.
    non lasciarti incantare da tutto quello che dice e che vuol farti credere la tv-spazzatura di regime, impara a pensare con la tua testa.
    Ha ragione Chicco, basta organizzarsi.
    E se uno vuole farcela, fa sacrifici e ce la fa.
    della serie *volere e' potere*.
    ciao
    Piergiorgio
    P.S. quando hai 3 minuti di tempo , cerca come si fa a quotare correttamente
     
  24. Rari Nantes

    Rari Nantes da poco...Defender

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Lag artigianelli
    Te lo quoto, liceo classico a Firenze ,una trentina di anni fa...magari avessi finito alle 19.00, studiavo anche dopocena, almeno un paio d'ore , pur stando attento in classe la mattina, e non ero certo fra i più tardi di comprendonio, nè lento negli studi...e come me facevano i miei compagni che andavano decentemente...dovetti smettere di giocare a tennis, e di fare atletica leggera...non che fossi un fenomeno neanche lì ma era impensabile portare avanti uno studio di quel genere insieme ad uno sport, seppur di basso livello...Più tardi ,verso i 18 anni, quando avevo superato la selezione a scuola ,riuscii a riprendere un po' di sport (pallavolo) a livello amatoriale...
    Adesso non so come sia la situazione, la scelta che si presentò a me era una non-scelta...se non studiavo tutto il giorno sarei irrimediabilmente stato bocciato...
    Poi queste scelte dipendono al 99% dai genitori, io alle scuole medie facevo ginnastica attrezzistica ed avevo buone possibilità di diventare un atleta "decente", i miei genitori volevano che studiassi (anche io volevo studiare...ovviamente, un bambino che ne sa di quella che potrà o non potrà essere la sua vita da adulto...) inoltre non potevano più portarmi al centro , finita l'avventura....

    Certo che se la Gelmini ritiene di imporre questo limite, la cosa mi fa pensare che al giorno d'oggi le cose siano molto differenti....
     
  25. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Intendevo dire che nei casi ove ne val la pena, credo che dirigenti della società interessata e genitori sapranno far valere le giuste ragioni con la scuola. La quale a parer mio probabilmente troverà il modo di andare incontro al ragazzo, anche solo per il pur minimo lustro che potrebbe ricavarne.
    Il Mutti, di qualsiasi sport, credo non avrà particolari problemi in questo senso.
    E' anche ovvio che sarà poi lui che dovrà farsi il mazzo per "recuperare il tempo perso" e raggiungere risultati accettabili.
    A meno che non chiediamo che per meriti sportivi sia comunque dovuto il diploma o la laurea.
    Credo quindi che quella possa essere una regola generale (50 gg di assenza non sono pochi) che nell'applicazione terrà conto delle particolari situazioni di ognuno.

    Il rapporto sport nella scuola ho l'idea che sia poco considerato anche dai professori di educazione fisica. :azz:

    Non ho invece capito bene la tua frase finale ma se ho analizzato bene, allora... tutto ok. :rotfl::approved:
     
  26. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    gia', tutto ok :approved:
    ciao
    Pier
     
  27. erpicerotante

    erpicerotante Utente

    Certo che chi ha scritto il titolo di questo post.... di assenze a scuola ne ha fatte molte...:rotfl:
     
  28. Marco90

    Marco90 Utente

    Io sono uno studente, come credo molti qui, ma mi sembra ridicolo il fatto che soltanto per un certo numero di assenze, seppure elevato si bocci. Credo che se qualcuno fa 80 giorni di assenze, ma si presenta a verifiche e interrogazioni e ha la media sufficiente in tutte le materie meriti necessariamente di essere promosso. Questo è molto difficile, ma non impossibile, dopotutto molti si laureano senza frequentare, e alcuni riescono lavorando, a rimanere in corso come tutti gli altri, facendo moltissimi sacrifici. Se il rendimento è buono non vedo perchè bocciare solo perchè si sono fatti 51 giorni di assenza. Poi la scuola dovrebbe venire in contro a tutti gli sportivi ed incentivarli, ma questo è ancora un altro discorso. Purtroppo si prendono decisioni facili, dicendo che con una scuola più severa il livello di preparazione aumenterà, mentre a mio parere l'unico modo per migliorare l'istruzione è assicurarsi che gli insegnanti siano in grado di fare il proprio lavoro a dovere, mentre purtroppo ancora troppi professori non lo sono.
     
  29. Lostboi

    Lostboi Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Andrea B
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club - Genova
    Lo sai che 80 giorni è qualcosa come 16 settimane..ossia 4 mesi.
    Io credo che se vuoi frequentare la scuola pubblica.. ci devi andare....e poi diciamocelo... se a 13-14 anni non sei nei primi 5-6 junior/allievi Italiani, allora a perdere giorni di scuola per il TT, perdi tempo:tsk:
     
Status Discussione:
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