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progettare una racchetta

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da Asker, 18 Apr 2005.

Status Discussione:
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  1. Asker

    Asker Nuovo Utente

    Ciao a tutti, sono un neolaureato in design e sto facendo la specializzazione al politecnico di milano, dove mi han kiesto di progettare una racchetta da ping pong x le olimpiadi!:rolleyes:

    Mi sono già letto un bel po' di questo forum e mi è stato utilissimo e ho notato ke c'è pieno di gente ke ne sa! in più sono andato a parlare anke con una persona moooolto esperta ke gioka ad alti livelli e mi ha praticamente smontato dicendomi ke hanno già fatto di tutto in 2000 versioni diverse con tutti i materiali :(
    Inoltre conosceva Enzo Pettinelli e mi ha detto ke è una persona molto disponibile col quale vorrei parlare ma non trovo il suo sito o un suo recapito...



    Ok veniamo al dunque:

    1) il regolamento http://www.fitet.it/regolamento-tennistavolo.html è valido anke per le olimpiadi?

    2) secondo voi c'è un "punto debole" o non ankora del tutto esplorato/perfezionato della racchetta sul quale posso rivolgere l'attenzione?

    3) potreste suggerirmi siti o quant'altro possa darmi informazioni sulle ultime novità, tecnologie, materiali utilizzati x telai e gomme ecc...

    ...al limite se c'è anke una qualsiasi altra cosa negli attrezzi del ping pong o di allenamento sul quale proporre perfezionamenti ditemi pure!:)


    grazie mille in anticipo!!:approved:
     
  2. Master

    Master Nuovo Utente

    Beh, per avere l'idea dell'attuale tecnologia basta cercare i siti della Stiga, dove fanno telai al carbonio, alluminio, titanio, microtubi interni e manici cavi combinati tra loro. Altro sito interessante è il sito della butterfly, la marca da ping pong più diffusa. www.butterflyonline.com oppure www.butterfly-world.com . Il loro ultimo telaio ha una tecnologia carbon tamca ulc. (Uniaxial Light Carbon). Velocità impressionante e controllo incredibile. Buon lavoro!
     
  3. arabafenice

    arabafenice Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Roma 12
    Ciao Asker,
    per tirare l'acqua al mio mulino potresti creare la racchetta perfetta per i difensori moderni, cioè quei giocatori con una puntinata lunga sul rovescio (spero di non parlare arabo).
    Ora ci sono telai elastici e rigidi, ognuno ha dei pro e dei contro, con uno si riesce a controllare di più, con l'altro si riesce a dare più fastidio ma non c'è un telaio perfetto che permette di avere controllo e disturbo in egual misura.
    Se ci riesci fammi un fischio che mi prenoto subito
     
  4. Asker

    Asker Nuovo Utente

    grazie Master, il sito della stiga l'ho appena guardato l'altro lo guardo domani ;)


    no, dopo aver letto sto forum riesco a capire la terminologia...:book:solo una cosa nn mi è kiara di quello ke hai detto, che differenza c'è tra controllo e fastidio? io avevo capito ke un telaio rigido dava maggior velocità e meno controllo e al contrario uno elastico..sbaglio? o intendevi un'altra cosa?

    Un'altra cosa, secondo te per riuscire a creare la "rakketta perfetta" ke intendi tu bisogna intervenire solo sul telaio o anke sulle gomme?
    La puntinata si usa in coppia con una liscia giusto?

    Grazie mille

    ciao ciao
     
  5. arabafenice

    arabafenice Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Roma 12
    Ciao Asker,
    hai capito perfettamente.
    Un telaio rigido da maggior velocità e un po' più di disturbo e meno controllo mentre un telaio elastico da maggior controllo ed un po' meno fastidio.
    La puntinata la puoi utilizzare come vuoi, puoi giocare con due puntinate, una puntinata solo sul rovescio o anche se molto più raro perchè estremamente più difficile e non redditizio una puntinata sul dritto.
    Comunque il 99% dei giocatori (difensori) gioca con una liscia sul dritto ed una puntinata sul rovescio.
    Per me (opinione di un discreto e nulla più giocatore) bisognerebbe intervenire su entrambi, calcola però che per creare una puntinata bisogna rispettare certe regole e vincoli imposti dalla federazione internazionale ed anche per il telaio penso che ci siano delle regole.
    Se crei uno dei due te lo ripeto mi prenoto
     
  6. Rari Nantes

    Rari Nantes da poco...Defender

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Lag artigianelli
    Ciao Asker ,
    nella progettazione del tuo telaio secondo me dovresti considerare i paramentri della rigidità/elasticità del legno , tenendo presente la possibilità di combinazione secondo determinate percentuali (c'è un tetto) con fibre di carbonio , kevlar , o materiali tipo alluminio o titanio , per aumentare o diminuire rigidità a parità di peso . Ciò va ad influire su controllo , velocità e sensibilità del telaio . Lascerei perdere il disturbo , un telaio non deve creare disturbo , deve permettere di sentire bene la palla , il disturbo è dato dal tipo di gomma utilizzata , altrimenti rischi di concentrarti su un telaio che ha caratteristiche poi utilizzabili da pochissimi giocatori e sicuramente non a livello olimpico. Questo a mio parere .
    Ciao e auguri.

    P.S. per trovare il sito di Pettinelli devi cercare il sito del Senigallia
     
  7. remy

    remy Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Remy Curtaz
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Coumba Freide
    Se sei interessato al design secondo me dovresti cercare di concentrarti più sull'impugnatura e sulla forma della racchetta che non sui materiali. Ad esempio valutare le potenzialità del "pistol-grip" oppure di una racchetta più quadrata o più tonda...
     
  8. Asker

    Asker Nuovo Utente

    Innanzitutto: grazie mille!

    Allora, si il mio compito sarà di apportare migliorie (se possibile) alla racchetta sia dal punto di vista formale o dei materiali o entrambi, infatti saremo assistiti anche da un ingeniere per la parte puramente tecnica.

    Sul fatto di inserire altri materiali nel telaio ho visto che Stiga e le altre marche hanno già utilizzato tutti i materiali più all'avanguardia in questo campo, quindi non penso sia un punto "debole" da affrontare (dato che non ho conoscenze chimiche e fisiche sufficienti per apportare migliorie ai materiali).

    Ho pensato piuttosto a due strade possibili da percorrere:

    1) Perchè non creare un telaio misto? Ossia, se dopo un attento studio sui punti della superficie della racchetta maggiormente colpiti nel momento di un colpo veloce e di un colpo di controllo o difesa (tanto per fare un esempio), io metto negli appositi punti il legno migliore per tale colpo, si avrebbe una racchetta con la quale si ha la possibilità di cambiare gioco soltanto in base a dove si colpisce la pallina sulla superficie (per essere più chiaro dopo inserirò uno schizzo).

    Potrebbe funzionare? che ne dite?...io purtroppo non sono un giokatore e mi limito a fare supposizioni (anke se studiandolo mi prende sempre di più sto sport!!:D...io ci ho giokato solo all'oratorio :eek:)

    2) la seconda strada è quella di creare una racchetta personalizzabile da ogni atleta a seconda della sua impugnatura ecc...
    Dato ke mi è stato detto da giocatori del Corona Ferrea Monza che tutti i tentivi di creare impugrature ergonomiche, inclinate, semipersonalizzabili sono sempre risultate un flop perchè magari andava bene ad un atleta e agli altri 900 no.

    che ne dite? suggerimenti? è una cosa che servirebbe o dite ke sarebbe l'ennesimo flop x' ormai le impugnature standard vanno più che bene? voi come vi trovate con le racchette? non vi è mai capitato di dire: cacchio ma sta cosa non potrebbero farla così o cosà...


    Vi ringrazio moltissimo, il vostro supporto mi è molto utile!:hail:

    Ciao
     
  9. Asker

    Asker Nuovo Utente

    ah Remy cos'è il "pistol-grip"?:confused:
     
  10. arabafenice

    arabafenice Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Roma 12
    Ciao Asker,
    quello dell'impugnatura è un punto su cui non insisterei, ci sono già molti telai che hanno la possibilità di scelta dell'impugnatura (dritta, concava, ecc...).
    C'è anche qualche primula che si fa fare l'impugnatura personalizzata per il rovescio, (non so se mi spiego, praticamente è un'impugnatura per sfruttare meglio il rovescio) ma parliamo di casi rarissimi.
    Se per un telaio misto intendi quello di mettere dei legni su un lato e degli altri sull'altro ti dico che già ci sono, forse potresti mettere diversi tipi di legno su uno stesso lato per sfruttare le particolarità di ognuno, quindi potresti "mischiare" ed "incastrare" legni o altro materiale per creare un maggior controllo e un maggior disturbo in un'unica racchetta (parlo da difensore)
     
  11. Asker

    Asker Nuovo Utente

    ecco tanto per capirci:
    [​IMG]
     
  12. arabafenice

    arabafenice Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Roma 12
    Asker ma questo non sarebbe però un telaio per difensori, o comunque un lato per difensori.
    Io nella mia ignoranza posso dirti che cercherei di "mischiare" legni più sulla parte centrale del telaio (parlo sempre per difensori sul lato della puntinata) e comunque in orizzontale.
    Ricordati due cose poi, la prima è il peso che è un elemento molto importante in un telaio, calcola che tra i più leggeri ci sono telai che pesano (senza gomme) 65 grammi e si arriva generalmente ad un massimo di 85-90.
    La seconda cosa è il piatto, con l'arrivo delle palline da 40 mm (per i difensori ma non solo) hanno creato telai con il piatto più grande rispetto a quelli tradizionali.
     
  13. Rari Nantes

    Rari Nantes da poco...Defender

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Lag artigianelli
    Ciao asker , da quanto dici mi sembra che abbini elastico a difensivo e rigido ad offensivo , ma non è sempre così , ci sono ottimi telai d'attacco elastici così come allround e da difesa , e lo stesso un telaio rigido è spesso offensivo ma può essere anche allround o difensivo . La vedo dura fare un telaio a "macchie di leopardo" o "a zone" data la sua difficilissima utilizzabilità , (non siamo così bravi)al limite potresti progettarne uno con un lato veloce ed uno un po' più lento (così accontenti i difensori) magari semplicemente variando lo spessore degli strati di resina , oppure utilizzando proprio legni differenti . Ciao
     
  14. remy

    remy Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Remy Curtaz
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Coumba Freide
    Il pistol-grip è un'impugnatura abbastanza assurda: premetto che non l'ho mai usata. Ho visto delle foto: se fai una ricerca su internet trovi gli indirizzi dei produttori che ce l'hanno in catalogo. Comunque immaginati una racchetta con una apertura nella parte basse dove si infila la mano e la si stringe a pugno (come una pistola): in pratica l'impugnatura è perpendicolare all'asse della racchetta e non parallela
     
  15. Spiff

    Spiff Astronauta

    Nome e Cognome:
    Flavio
    Squadra:
    ex [T.T. G.A.S.P. Moncalieri] - D/1
    Concordando col fatto che si è già fatto di tutto, proporrei un sistema in cui la forza con cui si stringe l'impugnatura modifica l'elasticità o qualche altra caratteristica importante, oppure, più semplicemente, un modo per tararla in modo stabile tramite qualcosa di simile alla regolazione del truss-rod delle chitarre (un tondino in tensione attraverso il manico). Oppure un sistema di impugnatura bilanciabile a piacere. Butterfly produce un modello in cui l'impugnatura può essere ruotata lungo il suo asse :sisi: (mah), ma qualcosa che sposti il baricentro dell'impugnatura secondo me potrebbe essere utile.
    Il problema essenziale sta comunque nel rispettare le norme ITTF. Tra l'altro, sul sito ittf trovi documentazione specifica per i produttori, con interpretazioni del regolamento e specifiche tecniche.

    Ah, per quelli che cercano le gomme "morte"... al posto della gommapiuma uno strato di gel chiuso fra due membrane... forse un po' pesante, ma...
    (a dimostrazione che non ce l'ho coi difensori :p)

    Ciao
     
  16. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Preparatevi gente!!!

    Allora... Realizzare un telaio è talmente semplice e poco costoso (se si hanno gli attrezzi) che alla fine l'unico problema è trovare il tempo libero e la voglia di mettersi a fare il lavoro. Il risultato, sempre da come viene portato avanti il lavoro, è molto soddisfacente... Naturalmente all'inizio usciranno porcate ma col tempo e la pratica usciranno gioiellini, fidatevi!!!

    Principalmete servono 4 cose: lo strato di balsa per l'anima centrale (lo trovate in negozi di modellismo o dai falegnami), 2 o più strati di "piallaccio" (strati di legno utilizzati per i rivestimenti di 0.5 mm di spessore), il legno per i due pezzi dell'impugnatura e... le caratteristiche desiderate.

    Ora, dove mi alleno io, sono in 5 ad utilizzare telai fatti in casa (giocano dalla D2 alla C2...) e quasi tutti hanno caratteristiche differenti.

    La base di partenza deve essere un telaio già esistente (per comodità e per avere una forma) ma nulla vi vieta di inventarne uno nuovo ma si dovrà stare attenti al posizionamento del baricentro altrimenti si possono provocare affaticamenti del polso durante il gioco… Nel mio caso è stato utilizzato il principio della TSP con la serie "Balsa" con spessori da 3.5 ad 8.5 con anime in carbonio.
    Se si vuole bilanciare il peso si deve giocare sull'anima interna di balsa ed il suo spessore ma diventerà leggermente più rigida man mano che questo aumenta.
    Considerando quindi uno spessore da Allround tipo il 4.5-5 si parte con l’aggiunta degli strati più esterni. Per le caratteristiche ci si può affidare ad un qualsiasi falegname che restauri mobili o che faccia serramenti (deve avere almeno conoscenza sulle durezze dei vari tipi di rivestimenti… Fondamentale e vedrete il perché!!!).
    Se volete fare un telaio puramente d’attacco dovrete mettere 2-3 strati di piallaccio duro in modo da aumentare la resistenza a flessione della balsa e conferire maggior rigidità al telaio (sono principi di meccanica ma purtroppo non ho un giorno intero per spiegarvelo…). Per di più, se i vari strati li incollo incrociando le fibre (il primo con la venatura in linea con il manico, il secondo con venature orizzontali) la rigidità sarà maggiore a parità di rivestimento. Per l’incollaggio degli strati fare affidamento sui consigli del falegname ma una giornata dovrebbe bastare…

    Il segreto è tutto qui… Abbinare i materiali in base alle loro caratteristiche e alle proprie esigenze. Se avete il culo di procurarvi strati da 0.5 mm di carbonio otterrete un cannone (quello da noi realizzato era talmente rigido da risultare inutilizzabile)!!!

    Il difficile è realizzare telaio dalle duplici caratteristiche… Per i puntinari dotati di buon topspin l’ideale sarebbe avere un telaio rigido per il dritto e flessibile per il rovescio (ed avere maggior controllo).

    Si può fare ma va contro i regolamenti anche se, per provarne l’irregolarità, bisognerebbe distruggere il telaio (si si… e assieme ti distruggo i denti!!!)… In ogni caso, io non centro niente con future vostre squalifiche;) !!!

    Prendete uno strato di balsa bella grosso (dai 4 a 8-10 mm… Come quello nei telai del Dottore…): da una parte lo rivestite normalmente come spiegato sopra in base alle vostre esigenze dall’altra…
    E qui ci vuole pazienza… Con la carta vetrata cercate di scavare il centro in modo da inserirci uno staterello da 1 mm di spessore di spugna (la morbidezza la scegliete voi ma quello di una Butterfly SuperAnti, maglio se vecchia, è più che ottimo) e lasciando attorno un bordo da max 1 cm per incollare il piallaccio. Scegliete voi la durezza del piallaccio… Alla fine farete una sorta di panino ma l'importante è che la spugna all'interno non sia mobile al'trimenti darà molto fastidio!!!
    A contatto con la palla la superficie si deformerà e rallenterà la palla…:campione:

    Una cosa soltanto: siamo andati avanti un anno per avere risultati soddisfacenti anche nei telai più semplici ma i risultati sono finalmente arrivati!!!

     
  17. Rari Nantes

    Rari Nantes da poco...Defender

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Lag artigianelli
    qualche prova l'ho fatta anch'io leggendo messaggi di utenti su altri forum , ho avuto però problemi nel taglio del legno e soprattutto , dove comprate le fibre di carbonio ? comprate le fibre o solo il collante (io ho usato resina di vetro)...?
     
  18. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Per il taglio della balsa basterebbe un semplice seghetto alternativo... Per il piallaccio basta la forbice ma bisogna avere polso rigido quando si taglio in direzione della vena altrimenti si spezza il legno...
    La vetroresina è meno rigida del carbonio ma da più controllo (una buona via di mezzo) e non appesantisce più di tanto il telaio. La fibra di carbonio sinceramente non so dove se la sia procurata il mio amico... Quando l'ho vista ero così euforico che... come dire... Vabbè, quella sera ci siamo ubriacati!!!:birra:
     
  19. Rari Nantes

    Rari Nantes da poco...Defender

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Lag artigianelli
    io ho usato un taglierino sia per la balsa sia per il compensato , i risultati però sono stati molto scarsi quanto ad aspetto del telaio e precisione del taglio . Il telaio però funziona benissimo anche se in gara non l'ho mai usato , temendo proteste degli avversari
     
    A messicano piace questo elemento.
  20. Asker

    Asker Nuovo Utente

    mmm...interessanti questi post... allora

    arabafenice:
    "Asker ma questo non sarebbe però un telaio per difensori, o comunque un lato per difensori.
    Io nella mia ignoranza posso dirti che cercherei di "mischiare" legni più sulla parte centrale del telaio (parlo sempre per difensori sul lato della puntinata) e comunque in orizzontale."

    se ti riferisci a come ho messo i due legni, era solo x fare un esempio, ma la posizione dei cerchietti e dei legni è puramente inventata, non ho ancora svolto studi in proposito...era solo x far capire cosa intendevo, che poi credo sia la stessa cosa ke hai detto tu:
    "forse potresti mettere diversi tipi di legno su uno stesso lato per sfruttare le particolarità di ognuno, quindi potresti "mischiare" ed "incastrare" legni o altro materiale per creare un maggior controllo e un maggior disturbo in un'unica racchetta"

    RariNantesInGurgiteVasto :
    La vedo dura fare un telaio a "macchie di leopardo" o "a zone" data la sua difficilissima utilizzabilità , (non siamo così bravi)al limite potresti progettarne uno con un lato veloce ed uno un po' più lento (così accontenti i difensori) magari semplicemente variando lo spessore degli strati di resina , oppure utilizzando proprio legni differenti

    quindi dici che non si riuscirebbe a colpire la pallina nel punto del telaio che si vuole (fai conto ke i miei "clienti" saranno giocatori olimpionici)?
    e ammettendo ke uno allenandosi riesce a farlo (sempre ke nn mi diciate ke è pura fantasia) sarebbe utile x avere una marcia in più nelle partite?
    quello con un lato veloce e uno lento mi dicono esista già...


    Spiff:
    "proporrei un sistema in cui la forza con cui si stringe l'impugnatura modifica l'elasticità o qualche altra caratteristica importante, oppure, più semplicemente, un modo per tararla in modo stabile tramite qualcosa di simile alla regolazione del truss-rod delle chitarre (un tondino in tensione attraverso il manico). Oppure un sistema di impugnatura bilanciabile a piacere. Butterfly produce un modello in cui l'impugnatura può essere ruotata lungo il suo asse :sisi: (mah), ma qualcosa che sposti il baricentro dell'impugnatura secondo me potrebbe essere utile."

    Interessante la cosa di poter cambiare rigidità al telaio...dovrò guardarmi bene le regole...:book:
    si dell'impugnatura regolabile della butterfly me ne avevano parlato dicendomi xo ke era inutile.
    Invece a proposito del baricentro ho delle lacune...tipo:
    tutte le racchette hanno il baricentro uguale?
    perchè un giocatore preferirebbe avere il baricentro in un punto piuttosto ke in un'altro? cosa migliorerebbe?
    da quello ke ha scritto sacramen sembrerebbe ke il baricentro influisce anke sulla stanchezza del polso, giusto?


    Come al solito vi ringrazio moltissimo:approved: e scusate il grassetto ma l'ho fatto x facilitare la lettura (almeno sxo!:p)
     
  21. Rari Nantes

    Rari Nantes da poco...Defender

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Lag artigianelli
    tieni conto che i giocatori che partecipano alle Olimpiadi sono tre nel maschile e tre nel femminile per ogni nazione, comunque ti confermo che dubito che anche ad alti livelli riescano ad impattare la pallina in una zona piuttosto che in un'altra del telaio per sfruttare zone a diversa elasticità del telaio , il gioco si svolge talmente velocemente con palline che viaggiano a cento kilometri l'ora su un tavolo lungo pochi metri , al limite si sfruttano le zone del telaio per il servizio(sul bordo si imprime più rotazione alla palla) o per le risposte corte (fatte sul bordo danno palle più morte) , pensare a qualcosa di più secondo me è fantascienza...

    però è una mia opinione. Inoltre lascia perdere cavità o robe simili perchè sono proibite dalla norma .ciao
     
  22. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Il baricentro serve per centrare le forze sulla racchetta. Naturalmente, per evitare affaticamenti del polso (in caso di flip continui) è consigliato averlo sul manico della racchetta in modo da evitare delle forze di rotazione che, generando inerzie, seppur minime, portano ad affaticare il polso. Di certo non ti porta a spezzartelo, ma ne incide pure sulla sensibilità dei colpi.

    Quindi, baricentro sempre sul manico (per non rischiare).

    Per il discorso della rigidità modulabile dall'impugnatura è molto interessante. Tutt'ora per parare certe schiacciate o top micidiali mollo la presa sul manico tenendola semplicemente con il pollice e l'indice. In questo modo può oscillare liberamente al momento dell'impatto (smorzando così il colpo) mentre le altre dita le usi per smorzare l'oscillazione ed eviti di perdere il controllo della palla.
    Per esperienza però questo metodo richiede molta concentrazione che, nelle fasi più concitate, viene un pò a mancare... Ma, ripeto, non è una tecnica da scartare anche se si deve guardare anche il costo finale...

    Per l'elasticità differenziata fra dritto e rovescio:
    Sarebbe più facile spiegarlo se aveste i principi di meccanica flessionale...
    Ogni materiale ha una determinata resistenza alla flessione. Se il telaio lo costruisci con un'anima centrale la flessione sarà, per forza di cose, uguale da ambedue i lati.
    L'unica alternativa sarebbe allora di formare l'anima centrale con 2 differenti strati: uno che resista bene alla trazione e non in compressione per l'attacco, il contrario per la difesa (spero di non sbagliarmi).
    Al momento dell'impatto la palla tende a curvare la racchetta (cercate di immaginarvela, vi prego, perchè è un casino!!!): nel caso di 2 strati adiacenti, le fibre della parte a contatto della palla vengono compresse mentre dall'altra parte tirate. Se si riesce a combinare 2 materiali con queste caratteristiche avremo un telaio che fletterà in una sola direzione.
    Sinceramente devo ancora provare questo metodo perchè è un pò utopistico. Lo stesso strato a contatto della palla deve comportarsi nello stesso modo e non so se esista (almeno per noi umani) un materiale che flette solo in una direzione (senza uso di nervature naturalemente)...

    Il telaio doppia zona potrebbe essere un'idea ma considera 2 cose:
    1. Il telaio che hai in foto prevede un'impugnatura a penna e di conseguenza viene usato un solo lato del telaio (impugnatura alla cinese). Andrebbe bene ad una piccola parte...
    2. Stiamo parlando di colpire una palla che potrebbe raggiungere se non superare i 100 km/h. Molto spesso la si colpisce "di riflesso" soprattutto se in difesa... E colpire un pò a caso la palla e sperare di colpirla con il punto giusto non ti sembra un pò esagerato?;)
     
  23. rete&fuori

    rete&fuori Utente

    allora non sono l'unico che si fa i telai da solo :D:D:D
    Se vi interessa queste le mie riflessioni:D:

    Fino ad ora me ne sono fatti una quindicina (tralasciando gli aborti), tutti in legno, miscelando legni morbidi e leggeri quali balsa, samba, cedro, medi come meranti e okumè (di vena morbida) e essenze dure come pino americano (douglas) e larice. Lo pessore totale varia dai 8.2 ai 6 millimetri (dipende dal tipo di risposta che voglio)

    premetto che io mi faccio i singoli strati di legno a casa con della attrezzatura obbistica (quindi posso "giocare" con i decimi di millimetro) e uso il samba quasi esclusivamente come esterno (mi piace la vena) trattato perchè non scheggi quando si tolgono le gomme

    secondo me salvo produrre strati duri inferiori ai 0.3 mm mischiati con morbidi, normalmente centrali, di discreto spessore ( es. 5 mm) è difficile trovare l'elasticità (unita ad una certa resistenza agli urti) in spessori totali superiori ai 7millimetri

    ad esempio:
    considerando un numero di strati dispari e con le vene incrociate (salvo non vi piaccia avere il piatto storto:eek:...), con il piatto delle dimensioni del Butterfly Primorac off, il manico diritto, largo 28mm, spesso 22 (tot. 2 pezzi + telaio) e lungo 102/103, con due gomme Dawei 388A da 2mm incollate fisse :

    0.3samba_0.3douglas_4balsa_0.3douglas_0.3samba=5.3/5.4 mm
    (1-2 decimi in più sono la colla, vinilica, eposidica, poliuretanica o altra...) il risultato sarà, in base alla mia esperienza, un telaio fin troppo elastico

    0.3samba_0.3douglas_5balsa_0.3douglas_0.3samba=6.3/6.4 mm
    il risultato sarà un telaio discretamente elastico

    0.3samba_0.5douglas_5balsa_0.3douglas_0.3samba=6.7/6.8
    il telaio sarà rigido
    (aumentando la balsa si otterrà un ulteriore irrigidimento, aumentando il douglas il peso aumenterà maledettamente come la rigidità producendo un telaio "lanciamissili", ma con controllo nullo)

    mentre con
    0.3samba_1balsa_4balsa_1balsa_0.3samba=6.7/6.8 mm
    il telaio sarà leggero, mediamente elastico e probabilmente rotto... la balsa da sola è fragile

    volendo produrre una faccia del telaio la cui risposta sia abbastanza lenta e una moderatamente veloce si può fare così:

    0.3samba_0.5douglas_5balsa_1meranti_0.3samba=7.2/7.3 mm
    il douglas (rigido) tenderà a velocizzare mente il meranti (a vena morbida), essendo tendenzialmente neutro come vibrazioni, frenerà la forza della pallina

    Tralascio di addentrarmi nel descrivervi esperimenti al limite della correttezza :D come telai cavi dentro, o riempiti poi con poliuretano espanso o manici che del legno avevano solo l'anima esterna ...

    altro elemento secondo me fondamentale per determinare l'elasticità o meno del telaio è il tipo di manico e il suo punto di contatto nella zona più flessible dell'intera racchetta, cioè il punto dove si appoggia l'indice e il pollice nell'impugnatura europea (non a caso è dove si rompe normalmente la racchetta).
    Nel manico diritto tradizionale l'area di incollaggio è relativamente modesta mentre se pensate a modelli quali lo Joola K5 (???) il punto di appogio avvolge il manico sino ai bordi non permettendo al telaio sollecitato di vibrare troppo in quel punto imprimendo una rigidità uteriore al piatto, anche se di spessore contenuto.

    Se qualcuno vorrà postare le sue esperienze, magari fatte anche con i materiale di collegamento, penso possa essere di grande utilità sia a chi se le fa sia a chi le deve progettare...

    xSacamen
    concordo pienamente

    concordo ma ho una perplessità
    lo strato centrale bicomponente ritengo dovrebbe essere di materiale composito con un millimetraggio notevole (per essere solo considerato centrale) con due esterni come rivestimento: quindi tre strati. Che si consideri anche solo una racchetta da superdifesa, diciamo 3.5mm, lo strato bicomponete avrà una dimensione non regolamentare
    0.5legno_2.5sintetico_0.5legno = non permesso dal regolamento
    1.5legno_es. 0.5sintetico_1.5legno = probabilmente non permesso dal regolamento e comunque la flessibilità sarà condizionata dalla fibra naturale
    Con più di tre strati addio trazione o compressione specifica del materiale bicomponente
    Se invece il materiale sarà formato da legno rientra nella casistica dei compensati comunque e sempre soggetti a variazioni di umidità e quindi a movimento delle vene (lo si può verniciare quanto si vuole ma il legno, anche poco, "lavora" sempre) da cui la necessità di incrociare le vene in un numero dispari e per dimensioni così minime (3-9mm) e almeno superiore a 3

    Spero di essermi spiegato e di non aver scritto troppe c*a*z*z*a*t*e :):):)
     
  24. arabafenice

    arabafenice Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Roma 12
    Ragazzi ma questo è un forum di scienziati, roba da prendere appunti con carta e penna
     
  25. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Grandissimo Rete&fuori!!!
    Qua penso proprio che scatteranno nuove prove pratiche...
    Riguardo al telaio bicomponente ripeto il mio pensiero: utopia.
    Per 2 motivi:
    1. Se si vuole fare una cosa del genere i 2 strati di legno o composito non devono essere incollati o, in generale, bloccati l'uno sull'altro altrimenti si comporteranno come un pezzo unico;
    2. Appunto, se si vuole fare questo si devono tenere i 2 strati scollegati fra loro e per regolamento non è concesso.

    L'esperimento del telaio cavo non è stato complicato da realizzare: come già detto abbiamo inserito la spugna posteriore di una Butterfly SuperAnti da 1.5 mm di spessore.. Ma alla fine, alla vista, il telaio era perfettamente regolare e molto simile ai telai del Dott. Neubauer... Il problema è che si sentiva il "vuoto spugnoso" all'interno..
     
  26. Spiff

    Spiff Astronauta

    Nome e Cognome:
    Flavio
    Squadra:
    ex [T.T. G.A.S.P. Moncalieri] - D/1
    Accidenti, rete&fuori! e anche altri... dovremmo aprire un topic apposta per le racchette autocostruite ("autocostruito" è il il termine accademico...:teach:).

    Il problema è che stiamo facendo brainstorming a vantaggio dei tedeschi e degli svedesi :) perché se viene fuori una bella idea (cosa non molto probabile, ma possibile) qualcuno andrà di brevetto...

    Comunque, qualcuno ha parlato di scienziati, e gli scienziati veri (generalmente, ma sempre meno frequentemente) lavorano al soldo della comunità.

    Così, due note:

    - Un baricentro spostabile favorirebbe l'adattamento al peso delle gomme, che varia a seconda della mescola, della granulometria della spugna e dello spessore di spugna e strato esterno. Sarebbe realizzabile tramite impugnatura vuota in carbonio, nervata a raggera con "piombini" leggeri scorrevoli all'interno

    - L'elasticità in un solo senso potrebbe venire da uno strato interno (uno solo) sottilissimo in materiale resistente a trazione disposto non parallelamente al piatto ma leggermente in diagonale in modo da creare un'armatura da una faccia all'altra

    - Il fattore elasticità non è dato solo dalla sola flessione del piatto rispetto all'impugnatura, ma anche da quella dello strato che impatta la palla, il quale interagisce anche con gli strati inferiori, comportandosi come una gomma, ma in modo asimmetrico (perché ci sono le venature)

    - Più lo strato esterno è rigido, più l'elasticità della pallina diventa dominante. Questo per dire che stiamo parlando di fattori di grandezza molto piccola, amplificati poi dal fatto che la pallina ha una sua notevole elasticità. Se faccio rimbalzare la pallina su un vetro e su un telaio non noto differenze enormi nell'altezza del rimbalzo... ecco perché i decimi di mm sono determinanti: si usa la racchetta per colpire un corpo elastico e leggero, non un bullone...
     
  27. TiziTT75

    TiziTT75 Nuovo Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    A.S.D. Libertas Pol. Valtoce
    "Spiff
    - Un baricentro spostabile favorirebbe l'adattamento al peso delle gomme, che varia a seconda della mescola, della granulometria della spugna e dello spessore di spugna e strato esterno. Sarebbe realizzabile tramite impugnatura vuota in carbonio, nervata a raggera con "piombini" leggeri scorrevoli all'interno"

    Già inventato dalla Friendship e funziona alla grande soprattutto perchè in America lo vendono a 18 $ (+ 15$ di spese di spedizione) :king:

    Extra Controllo da ALL a OFF-

    Extra Veloce da OFF a OFF+

    Li trovate anche su ebay

    telaio: LKT Pro XC Transformer :approved:
    dritto: RITC 729 FX EL supersoft 2.2 mm Rossa :approved:
    rovescio: RITC 729 FX EL supersoft 2.0 mm :approved:
     
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  28. Spiff

    Spiff Astronauta

    Nome e Cognome:
    Flavio
    Squadra:
    ex [T.T. G.A.S.P. Moncalieri] - D/1
    Sono un genio, sono. :tsk:

    Però non lo sapevo... l'intuizione era giusta...:sisi:
     
  29. Dr.Pimple

    Dr.Pimple Sminellatore

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    ma tu sei un grande..quasi quasi ti commissiono un telaio da puntinata lento che assorba i colpi sul rovescio e dritto rigido veloce il giusto sul dritto..

    potresti venderlo qua sul forum , tanto siamo quasi tutti puntinari.

    a me interesserebbe davvero


     
  30. Rari Nantes

    Rari Nantes da poco...Defender

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Lag artigianelli
    PERBACCOLINA!!!!Rete&fuori , quando puoi approfondisci l'argomento , specialmente mi interesserebbero le modalità di taglio del legno , dove ti procuri i legni di cui hai parlato , e il tipo di colle che usi e dove te leprocuri e così per i materiali in carbonio o altro. Mi interesserebbe anche la tecnica di costruzione del manico e quali strumenti utilizzi. Grazie in anticipo. Ciao:)
     
  31. Asker

    Asker Nuovo Utente

    Scusate, ma il regolamento non vieta parti mobili nel telaio??:mumble:
     
  32. TiziTT75

    TiziTT75 Nuovo Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    A.S.D. Libertas Pol. Valtoce
    Sul Regolamento tecnico non c'è scritto nulla in merito a parti mobili o statiche.
    E poi il peso all'interno del manico è bloccato durante il gioco...

    _________________________________________________

    telaio: LKT Pro XC Transformer :approved:
    dritto: RITC 729 FX EL supersoft 2.2 mm Rossa :approved:
    rovescio: RITC 729 FX EL supersoft 2.0 mm :approved:
    colla fresca: Donic Persson Speed
     
  33. rete&fuori

    rete&fuori Utente

    allora,
    Il taglio del legno vero e proprio lo effettuo dopo aver creato e incollati i singoli strati a formare il compensato normalmente più abbondante (non come spessore) del risultato finale di 6/7 mm.
    Lavoro ogni singolo strato accostando segmenti larghi fino a 6cm. Ad esempio considerando il piatto largo cica 15 cm +6/7mmSX +6/7mmDX = 16.2/16.4 cm accostando per le sezioni verticali 3 segmenti arrivo a 18 cm che mi permette di ritagliare la sagoma approssimativa con il taglierino (pochi decimi per il douglas o qualche mm per la balsa si tagliano facilmente...) Uso lo stesso procedimento per le altre sezioni, sia orizz. che verticali.
    Le due vericali esterne, normalmente in samba, le tengo accostate con del nasto adesivo da imballaggio con il duplice scopo sia di mantenere la forma che di impedire successivamente alla colla posta sotto pressione nell'assemblaggio finale di fuoriuscire dalle fessure. nessuna colla provata da me (tranne quella fresca:D) si attacca al nasto da imballaggio. Le sezioni di quelli interni invece li faccio unire in alcuni punti con una pò di attack, per evitare che nella fase di pressione specialmente se esercitata con i morsetti gli strati sottili si accavallino tra loro.
    Dopo aver creato il compensato lo rifinisco alla forma definitiva mediante l'uso d una sagoma precedentemente preparata con la forma finita e un fresatore con una fresa a candela con cuscinetto. Se la sagoma è ben fatta ,e le mie lo sono:D, il risultato sarà quasi perfetto
    se notate il piatto della vostra racchetta probabilmente noterete che non è formato da un grande e singolo strato di legno ma da lamelline di pochi millimetri accostate.
    Questo permette di recuperare legno e di evitare ulteriormente la curvatura del piatto. io una racchetta così l'ho fatta e mi ci sono voluti 2 mesi:hoi:,per cui ho deciso di rischiare con pezzi da 6 cm

    I legni
    sono abbastanza comuni da noi, ad esempio:
    BALSA reperibile in quasi qualsiasi negozio d modellismo, l'unico che compro...
    SAMBA non è un legno pregiato e io lo recupero normalmente da bancali vecchi
    CEDRO a dire il vero non mi ricordo dove l'ho preso, probabilmente in una falegnameria
    MERANTI è un tipo di mogano molto comune usato nell'industria del mobile e dei serramenti, il difficile è trovare quello giusto in quanto come mi spiegava un falegname dipende da dove è cresciuta la pianta:
    tanta acqua=vena morbida, leggere e porosa
    poca acqua=vena dura, pesante e fissa
    OKUME' come sopra, comunemente usato nel compensato marino, io lo uso per i manici
    DOUGLAS come sopra tranne che per la natura del legno.E' un tipo di pino comune in America e costoso da noi, il douglas ha la caratteristica di risentire molto poco dell'umidita e di poterlo lavorare fino a strati minimi ( io l'ho prtato a 2 decimi circa, cosa che con le altre essenze mi è quasi impossibile). Lo uso per dare stabilità alla racchetta e per la sua durezza determina in gran parte la rigidità finale. il rovescio della medaglia è che è pesante e che la sua vena tende in fase di lavorazione a sfaldarsi
    Io lo recupero da alcuni serramenti vecchi...
    LARICE come il douglas come peso, solo che risente dell'umidità ma è più elastico, recuperato da alcune vecchie tavolette per pavimenti

    le colle
    uso normalmente della colla vinilica, che viene venduta ovunque come vinavil. E' LA colla principe nell'industria del legno. Può essere usata pura o diluita con acqua, per asciugarsi completamente necessita di tempi biblici (12/24 ore dipene dalla temperatura) salvo usare dei catalizzatori come indurenti (cosa che sconsiglio in quanto tendono ad irrigidire il compensato)
    colla poliuretanica ovvero poliuretano espanso reperibile in ogni supermercato
    pro: essica quasi completamente in 3/4 ore, maledettamente resistente
    contro: di difficile impiego. Bisogna essere veloci nel sovrapporre e mettere sotto pressione gli strati altrimenti si gonfia come un BLOB e sporca da morire
    resina epossidica colla i cui due componenti devono essere mischiati per dare origine alla colla vera e propria che essica in 4/5 ore (anche se completamente in circa 12). Viene venduta nei supermercati in farie tipologie, come colla, come stucco per ferro, per legno, per granito etc. etc.. Quella che ho provato io però aveva il difetto di essere pesante e di creare uno strato eccessivo in quanto simile ad una pasta ma considerando che un suo tipo viene largamente impiegata come collante per le fibre di carbonio ne esisteranno anche di leggere e liquide...

    il carbonio
    non ho alba:eek: , ancora:shifty:

    gli strumenti
    Un fresatore, chiamato anche impropriamente pantografo. Consiste in un motore con un aggancio per delle frese che può essere tenuto in mano o fissato ad un supporto
    una fresa a candela (per spessorare i listelli)
    una fresa a candela con cuscinetto ( per rifinire il compensato, tra l'altro...)
    una fresa per tondi co cuscinetto con raggio 8mm (per il manico)
    Un piano con guide scorrevoli per il fresatore ( mi serve per spessorare e il suo uso lo illustrerò un'altra volta)
    una troncatrice con il piano superiore a sega circolare
    taglierino, rullo per colla ,torchio (o morsetti), carta vetrata di varie grammature e vernice spray acrilica per evitare che il piatto scheggi quando tolgo le gomme

    azz... dimenticavo lo strumento tecnologico per trasferire l'immagine della racchetta sul compensato... carta carbone

    il manico
    Il manico lo realizzo con dell'okumè (per abitudine...). il listello di circa 7mm x 28 (ad es. 7.5mm manico_7mmcompensato_7mm manico=22mm, giusto per la mia mano) lo realizzo con la stessa tecnica di quelli del piatto. Fatto questo realizzo i tondi laterali con la fresa ottenendo un listello normalmente lugo 90cm (meglio abbondare)
    con la troncatrice realizzo dei segmenti da 15 cm l'uno e li attacco con del biadesivo a un piano inclinato di 15gradi. allineo la punta del piano inclinato con il punto di taglio della lama dela troncatrice e zak, realizzo sui due segmenti l'inclinazione dove poggerà l'indice e il pollice. qualcuno potrebbe obbiettare che le troncatrici hanno il piano che può essere inclinato a piacimento senza dover realizzare un supporto esterno; vero, ma cosi il tutto diventa fottutamente pericoloso, credetemi ...
    Ora ci troviamo i due "semimanici" di 14 cm da incollare al piatto e poi da troncare alla misura voluta (per me 10.3 cm)
    sempre nel manico ho l'abitudine di strofinare una soluzione di acqua e vinavil perchè si impregnino le fibre di legno e una volta asciutto non riceva più il sudore della mano
    Ho anche provato a realizzare dei semplici intarsi nel manico come ad esempio quelli della donic o a inserire un logo, ma ci vuole tempo quindi da un po prediligo il modello minimalista

    Questo fine settimana ho in programma (fiera dell'elettronica permettendo) di costruirmi un telaio da difesa puro (piatto magiorato etc. etc.) e se ci riesco (e se interessa a qualcuno) posterò delle foto del procedimento
     
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  34. Rari Nantes

    Rari Nantes da poco...Defender

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Lag artigianelli
    sto cercando qualcosa di intelligente da dire ma non mi viene niente , mi hai fulminato . Sei un grande . Grazie delle informazioni preziose , vorrei vedere uno dei tuoi "aborti" che sicuramente saranno cento volte meglio del mio miglior telaio . Se puoi facci qualche foto delle tue opere .Signori qua abbiamo un "Michelangiolo":hail: :hail: :hail: :hail: :hail: :hail:
     
  35. rete&fuori

    rete&fuori Utente

    vediamo di non esagerare:D:D:D

    xAsker e non solo
    mi piacerebe conoscere qualche procedura per tradurre in termini "scientifici" concetti alquanto soggettivi ( nel tt) come velocità, elasticità, rigidità, controllo etc. dopo tutto una volta progettata e realizzata la racchetta dovrai pur paragonarla ai prodotti esistenti in termini diversi dai soliti peso e dimensione
    Questo a noi (me) potrebbe servire per determinare con chiarezza le caratteristiche delle racchette... quante volte voi avete ripreso in mano un telaio a distanza di mesi e lo avete sentito diverso, migliore o peggiore??? io tante:eek:
     
  36. rete&fuori

    rete&fuori Utente

    purtroppo mi sono accorto di non avere la balsa delle dimensioni giuste per iniziare una nuova racchetta per cui ho racimolato materiale avanzato da precedenti lavori per illustrare come mi faccio i telai. Inizio:

    i materiali

    [​IMG]

    1 - il fresatore e le frese che uso
    2 - i listelli di legno che faccio e il calibro elettronico
    3 - il supporto al fresatore - i traversi che lo compongono sono stati realizzati in una falegnameria con macchine a controllo numerico (per la precisione) ma se avessi avuto a disposizione profilati in alluminio (ad es.) avrei usato quelli.
    il piano centrale invece deve essere di un materiale che può essere "spianato" dal fresatore (per averlo in linea con i traversi su cui poggia) prima di montare pressori (4) e le guide (5-6)
    7 - la troncatrice, per ridurre pezzi grossi a dimensione di listello
    8 - le frese, rispettivamente a raggera, a candela e a candela con cuscinetto

    riduzione a misura dei listelli
    [​IMG]
    9
    - il fresatore viene fissato per scorrere parallelamente al piano e ortogonalmente al listello
    10 - il listello entra nel raggio di azione del fresatore che (manualmente...) scorre lungo le guide e ne esce ridotto come vogliamo
    11 - ad esempio questo pezzo di douglas entra di 3.39 mm...
    12 - e ne esce di 0.53 circa

    uso dei listelli
    [​IMG]
    i legni che lavoro prevalentemente sono quelli in figura:
    13-douglas 14-samba 15-meranti 16-balsa
    17 - con questi ci faccio sia le sagome (quest'ultime in meranti da 2mm lavorabile con il taglierino...
    18 - ...che gli strati del compensato (nella foto douglas e samba, rimasugli di vecchi lavori)

    assemblaggio e rifinitura
    [​IMG]
    19 - i listelli opportunamente incrociati e incollati vengono posti sotto pressione dai morsetti
    20 - dopo 24h il compensato è pronto, ma da rifilare
    usando la fresa a candela con cuscinetto(21) il compensato(23) viene rifilato seguendo il profilo della sagoma attaccata al compensato (22) e rialzata a misura di cuscinetto. Procedimento analogo lo uso per sagomare il listello del manico (25) solo che uso la fresa a raggera (24)
    Una volta ultimati gli elementi vengono incollati tra loro e ulteriormente lavorati (troncati e carteggiati - mi spiace, ma non ho pezzi staccati avanzati da mostrare:eek:)

    il risultato
    [​IMG]
    26
    - ecco alcuni telai che ho fatto. Come vedrete i manici sono semplici, quelli lavorati li ho fatti solo per gli altri... (vero Fausto? se mai leggerai...;))
    27 - una sezione di uno di quelli precedenti ( il primo da sx) i cui strati sono dall'alto verso il basso okumè7.5-samba0.4-balsa2-balsa4-douglas0.7-samba0.4-okumè7.5 con friendship755 sul lato balsa e dawei388a su quello douglas (si prova..)
    28 - particolare di un altro telaio...

    ciao
     
  37. Rari Nantes

    Rari Nantes da poco...Defender

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Lag artigianelli
    ti ringrazio per averci mostrato le tue creazioni e questa vera e propria "enciclopedia di costruzione della racchetta" . La tua tecnica è senz'altro fuori della mia portata , ma un pochino posso migliorare . Ancora grazie

    Ciao
     
  38. MFG2003

    MFG2003 Nuovo Utente

    Squadra:
    Polisportiva Valledora Alpignano
  39. Asker

    Asker Nuovo Utente

    Rieccomi...sono un ancora un po' in crisi nel trovare ke tipo di miglioria si possa apportare davvero utile...il regolamento è molto ristrettivo, infatti leggendo mi sn accorto ke anke la proposta ke avevo fatto d usare 2 legni diversi in realtà non si può fare x' il regolamento dice: [font=&quot]" [/font]il telaio, qualsiasi strato all’interno del telaio e qualsiasi strato di materiale di copertura o adesivo, sul lato usato per colpire la pallina, devono essere continui e di spessore uniforme."


    (correggetemi se sbaglio o ho interpretato male)



    Sulla proposta di poter cambiare l'elasticità del telaio in "real time" mentre si gioca, ad esempio in base alla pressione sul manico, ci sto ankora pensando.:muro::muro:


    X rete&fuori: ora come ora nn so come tradurre in termini scientifici quelle caratteristiche ma se durante la ricerca lo scopro ti faccio subito sapere!
     
  40. Spiff

    Spiff Astronauta

    Nome e Cognome:
    Flavio
    Squadra:
    ex [T.T. G.A.S.P. Moncalieri] - D/1
    Continui significa "senza Vuoti". Esistono infatti telai con strati "zebrati". Ad esempio l'Andro Kinetic CF Carbon-Kevlar mostra all'esterno, sul taglio, l'alternanza fra i due materiali di uno strato interno. Ci sono poi altri telai "a righe", ma non ricordo la marca. Mi pare Nittaku, ma non sono sicuro.

    Un esperimento curioso sarebbe quello di avere un contrappeso mobile dentro il manico, scorrevole longitudinalmente, trattenuto verso l'estremità inferiore dello stesso da una molla debole. Quando si colpisce con forza e velocità, questo si sposta verso il piatto, a riposo sta sotto, durante un colpo debole sta a metà. Sarebbe interessante poter provare che sensazione dà...
     
  41. Asker

    Asker Nuovo Utente

    Ah ok, ho capito! grazie mille Spiff!

    Ma quindi questa regola della continuità si riferisce solo al piatto della racchetta e non al manico; quindi anke la regola dell'85% in legno comprende anke il materiale del manico nella percentuale totale o solo quello del piatto?...x' ho visto ke i manici spesso li riemiono di chiuma.


    Interessante anke questa cosa di un peso mobile, infatti ci avevo già pensato, ma l'avevo scartata a priori x' credevo non fosse regolamentare!
     
  42. Offensive

    Offensive Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Feroza
    Categoria Atleta:
    1a Cat.
    Squadra:
    Quadrifoglio
    Dovresti parlare con i dirigenti del senigallia che hanno creato una racchetta con una forma molto strana rispetto a quelle normali.
     
  43. TiziTT75

    TiziTT75 Nuovo Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    A.S.D. Libertas Pol. Valtoce
    Mi spiace, ma anche questa cosa del peso mobile è già stata fatta dalla Andro
    Ecco la descrizione del SUPER CORE KINETIC ALL+

    Nel sistema Super Core all'interno del manico troverete sfere di carbonio libere di oscillare. Nel fare il colpo, queste sfere di carbonio vengono catapultate verso il punto d’impatto. Quando la pallina viene a contatto con il telaio, le sfere di carbonio (the kinetic mass) si muovono con la forza di un' esplosione verso il punto d’impatto.. Il colpo rinforzato libera un’energia che aumenta la velocità, oltre a migliorare il tempo d’assorbimento delle vibrazioni in tutto il manico. La riduzione della fase di vibrazione migliora decisamente la sensibilità del colpo. Tecnica: Super Core Kinetic’s - le sfere di carbonio all'interno del manico Super Core danno una eccezionale sensibilità all’impatto con la pallina. - maggiore velocità dovuta al colpo rinforzato dall’aumento della massa cinetica all’impatto con la pallina. - la costruzione bilanciata, altamente tecnologia (6-strati), garantisce maggior velocità - rimbalzo omogeneo della pallina dovuto al mono-strato superiore del telaio. - la riduzione della quantità di colla tra gli strati del telaio, conseguente all’uso di strati di resina epossidica, porta ad una sensibilità più regolare e piacevole - il peso contenuto garantisce una buona maneggevolezza. Sulla base del successo fenomenale della tecnologia Super Core, il telaio SUPER CORE KINETIC ALL+ è stato ulteriormente sviluppato considerando le richieste del gioco moderno Allround-/Offensive. È preciso nelle fasi di gioco passivo, ma sprigiona energia nei momenti attivi. Già dal primo colpo ottenete più controllo! Il centro utile per il colpo di questo telaio, più grande, assicura egualmente, anche ai giocatori che non praticano molto, un uso facile.Peso appr. 80 g.
     
  44. Spiff

    Spiff Astronauta

    Nome e Cognome:
    Flavio
    Squadra:
    ex [T.T. G.A.S.P. Moncalieri] - D/1
    No, non intendevo questo. Il sistema kinetic (ne so qualcosa, guarda la firma) fa un'altra cosa, ci sono nel manico delle bolle piene di "sabbia" di carbonio, la si sente agitando la racchetta vicino all'orecchio. Ma sono alveoli a se stanti, la sabbia non può andare da un estremità all'altra del manico, longitudinalmente. La mia idea sarebbe di avere una massa di all'incirca 5-7 grammi che è trattenuta verso la base del manico da una molla debole, che durante il movimento del braccio viene spostato verso il piatto, portando il baricentro più vicino al piatto stesso in modo dinamico, relativo alla velocità del movimento di braccio. Il peso verrebbe spostato dalla forza centrifuga, che in un topspin carico o in uno smash è massima, mentre in uno scambio o taglio sotto è minima.
    In sintesi, non voglio ammortizzare le vibrazioni dell'impatto con la palla, bensì spostare il baricentro PRIMA che l'impatto avvenga.

    Clear?
     
  45. TiziTT75

    TiziTT75 Nuovo Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    A.S.D. Libertas Pol. Valtoce
    Ok, ma la descrizione dice: "Nel sistema Super Core all'interno del manico troverete sfere di carbonio libere di oscillare.";

    ma queste sfere, sono libere o non possono andare da nessuna parte?
    Capisci che tu e la descrizione state dicendo due cose differenti!!!!! :metal:

    Sempre la descrizione dice: "Quando la pallina viene a contatto con il telaio, le sfere di carbonio (the kinetic mass) si muovono con la forza di un' esplosione verso il punto d’impatto.";
    io questo "VERSO IL PUNTO D'IMPATTO" lo leggo come "FORZA CENTRIFUGA" essendo il punto d'impatto sul piatto della racchetta quindi verso l'esterno (direzione della forza centripeta)

    Ultima cosa, se leggi bene la descrizione questa dice che: " Il colpo rinforzato libera un’energia che aumenta la velocità, oltre a migliorare il tempo d’assorbimento delle vibrazioni in tutto il manico.";
    quindi queste palline di sabbia di carbonio fanno due cose e non una, smorzare le vibrazioni:
    1. Aumenta l'energia liberata durante Top e Smash
    2. Smorza le vibrazioni

    Sicuramente il sistema che hai pensato tu è differente da questo e quindi sicuramente fattibile, volevo solo farti sapere che avevano già trovato un sistema simile al tuo per ottenere bene o male le stesse cose.

    Ne approfitto per farti una domanda sul telaio che usi tu, l'ANDRO Kinetic CF Titanium ALL+:
    soprattutto leggendo in questo forum, ho scoperto che per le così dette puntinate trattate sarebbe meglio usare un telaio "RIGIDO"; ho un amico che sta usando il DONIC DEFPLAY SENSO (controllo elastico, in effetti vibra abbastanza quando colpisci la pallina, come dire:si sente la pallina) e vorremmo migliorare il suo gioco rendendolo più fastidioso sul rovescio e migliorando l'attacco sul dritto.
    Come ti trovi con il tuo telaio? E' abbastanza rigido?
    Ti ringrazio sin da ora per il tuo giudizio su questo telaio.

    :)
     
  46. Spiff

    Spiff Astronauta

    Nome e Cognome:
    Flavio
    Squadra:
    ex [T.T. G.A.S.P. Moncalieri] - D/1
    Assolutamente no. Come premessa diciamo che la descrizione è la traduzione in Italiano da una traduzione in Inglese da un testo in Tedesco... Tant'è che il sistema non è il SuperCore (spugna nel manico) ma Kinetic.
    Ma non fa differenza: il punto è un altro. "Oscillare" non significa "Muoversi fino a" bensì qualcosa di più simile a "Vibrare".
    Quello che dice la descrizione, e che dico anche io, è spiegato dalla sezione del manico che trovi qui: http://www.andro.de/en/holztechnik_sck_cf.php
    Come dicevo nel mio post, le sfere possono sì oscillare, ma all'interno della propria bolla, credo di circa 80mm di diametro. Di bolle il manico ne ha diverse (vedi illustrazione) quindi non si tratta di un peso che può sistemarsi a piacere lungo l'asse del manico, ma tanti piccoli gruppi di pesini infinitesimi che vibrano in controfase rispetto al piatto (in qualunque direzione, le bolle sembrano sferiche), e in tal modo ammortizzano la vibrazione trasmessa dall'urto della palla sul piatto.

    Diffidare sempre di traduzioni in Italiano dal Tedesco. Se si guardano i diagrammi sul catalogo cartaceo Andro, si capisce tutto (sul web non ci sono). Guardando la racchetta di profilo e in verticale, se la palla arriva e colpisce da sinistra, le sfere vengono lanciate a sinistra. Non si tratta di forza centrifuga, ma di effetto catapulta. E anche se effettivamente le sfere tendono verso il centro del piatto durante il movimento, queste si possono muovere al massimo di qualche millimetro (8-10), perché sono confinate nelle bolle.

    La numero 1 è la conseguenza della numero 2.
    La 3 (cioè quello che voglio io) non c'è se non in minimissima parte: spostare il baricentro.
    Spostare il baricentro è importante perché la pallina colpendo il piatto fa leva con fulcro tra indice e pollice. Se il baricentro è più vicino al punto di impatto l'urto è più violento. Immagina di avere invece un manico pesantissimo e un piatto leggerissimo: non riusciresti a tirare e le vibrazioni sarebbero esagerate. Infatti si tende a fare manici vuoti per maggior controllo e minori vibrazioni. Vedi Stiga WRB e Donic Senso. Da notare che se parte dell'energia di impatto si trasforma in vibrazione significa che è andata persa, perché mentre il telaio vibra la palla è già saltata via, e l'energia della vibrazione la assorbe la tua mano.


    Questo è un punto controverso. Molto controverso. I produttori spesso sostengono che la mancanza di vibrazioni aumenti la sensibilità. Poi, però, senti gli stessi sostenere che un telaio elastico aumenta il feeling con la pallina (cioè la sensibilità). Ora, a mio parere, è difficile stabilire COSA faccia ad ognuno di noi "sentire" la pallina. Alcuni hanno bisogno di non avere interferenze, quindi telaio rigido e assenza di vibrazioni, altri misurano il tipo di contatto con la palla percependo l'oscillazione del telaio... Se gliela smorzi non si trovano bene.
    Non c'è soluzione: si tratta di provare, provare, provare.

    Per quel che concerne il Kinetic CF Titanium ALL+, ti posso dire che rispetto al mio precedente Tibhar Chila Off (OFF-ALL) è la meraviglia delle meraviglie. Il titanio gli dà rigidità, e in effetti quando tiri tira. Forse anche grazie al fatto che vibra VERAMENTE poco.
    Bisogna essere solo disposti a spendere + del doppio di un buon telaio...

    In particolare, il manico dritto è di rigore, per questo genere di cose. Andro ha impugnature flared molto larghe alla base, che nei top aiuta a tenere una corretta impugnatura, ma diversamente è un po' scomoda. Solo pochi modelli hanno anche una versione "light flared", più stretta.
     
  47. TiziTT75

    TiziTT75 Nuovo Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    A.S.D. Libertas Pol. Valtoce
    Grazie mille, mi era venuto il dubbio che la traduzione lasciasse il tempo che trova, ora che l'ho letta in inglese
    :book: (purtroppo di tedesco ne capisco poco) e soprattutto ho visto la sezione della racchetta sul sito dell'ANDRO vedo che c'è una grande differenza!!!! :azz:
    Prativamente tu vorresti rendere "dinamico" il sistema che viene usato sulla racchetta che sto usando io da un mesetto; qui il peso è "statico" durante il gioco e lo puoi spostare "manualmente" con una chiavetta per poter modificare il baricentro del telaio e per renderlo più o meno veloce e più o meno elastico (vai da un ALL ad un OFF-).
    Praticamente si comporterebbe come una racchetta OFF durante TOP e Smash (chissà cosa succederebbe durante i CHOP da lontano) e come una ALL durante i block e il palleggio al tavolo....
    Giusto?
    Fammi sapere se ci riuscite, potrebbe interessarmi parecchio.... :clap:

    Grazie per le dritte sulla racchetta, so anche io che tutto dipende dal giocatore, quel che va bene a me non è detto che vada bene a te e viceversa, daltronde il mondo è bello perchè è vario.... :sisi:
    Vorrà dire che inizierò facendo provare al mio amico il mio vecchio DONIC APPELGREEN ALLPLAY senso V2 (si era incrinato il piatto, ora un infiltrazione di attack ha ridotto le vibrazioni, ma tanto deve solo....)
     
  48. Spiff

    Spiff Astronauta

    Nome e Cognome:
    Flavio
    Squadra:
    ex [T.T. G.A.S.P. Moncalieri] - D/1
    Beh gli accorgimenti tecnologici sono imprevedibili a noi mortali, ma un attento studio del comportamento del peso quando è libero di muoversi, potrebbe portare alla progettazione di un sistema di ammortizzamento del ritorno alla base, o dello spostamento verso il piatto. ad esempio, con una specie di cremagliera, potrebbe muoversi quando faccio un tipo di movimento e rimanere bloccato facendone un altro. E' complesso, ma mica si arriva all'impugnatura del secolo in due minuti... ;-). Ci vuole un team di ingegneri, prototipisti e attrezzatura da laboratorio!
     
  49. Asker

    Asker Nuovo Utente

    Rieccomi, domani andrò a parlare con un giocatore del senigallia e gli proporrò la mia idea (che poi è la messa in opera di quello ke ha detto Spiff! :clap:).

    Vi farò sapere come andrà avanti il lavoro! grazie mille ankora!!!

    Solo una domanda: ho letto ke il famoso gomito del tennista può essere causato anke da una imperfetta bilanciatura della racchetta, con questo metodo secondo voi andrebbe a migliorare o peggiorare questo fattore?...nel senso quale sarebbe il "giusto" bilanciamento x evitare il suddetto dolore?
     
  50. Spiff

    Spiff Astronauta

    Nome e Cognome:
    Flavio
    Squadra:
    ex [T.T. G.A.S.P. Moncalieri] - D/1
    Se poi ci costruisci un impero... ricordati di me, o almeno del Forum... O finanzia decentemente la diffusione del tennistavolo :) :-D

    ;-)
     
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