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L'interruttore...

Discussion in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' started by fastpong73, Oct 10, 2016.

Thread Status:
This thread is more than 365 days old.
  1. fastpong73

    fastpong73 Utente Attivo

    Buongiorno a tutti i pongisti,
    domanda: capita anche a voi durante la partita, mentre tutto sembra andare per il verso giusto, quando hai recuperato il primo set perso contro un avversario ostico (per il mio grado di tennistavolo chiaramente) giocando un secondo set quasi perfetto, quando i top ti iniziano a entrare e l'avversario ha notevole difficoltà a controllarli, quando riesci a fare recuperi quasi da giocatore di altra categoria... che tutto ad un tratto... si spegne l'interruttore e da quel momento anche il più semplice dei palleggi ti sembra un colpo talmente complicato e difficile da poter essere eseguito soltanto dai professionisti cinesi... E non basta l'incoraggiamento e il suggerimento che ti da il capitano... niente... da quel momento in poi sembra di essere un estraneo di questo sport... quasi a dire.. "ma che ci faccio con la racchetta in mano?"... Capita anche a voi?
     
  2. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Si chiama "paura di vincere". Bisogna andare in profondità per capirne il motivo.

    Sensi di colpa? Giochiamo sempre contro due avversari.. e uno è dentro di noi.
     
    li-ning, SilvaM95, Robocell and 2 others like this.
  3. emilio68it

    emilio68it Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Emilio Arbasino
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Quante volte l'ho visto succedere e quante mi è successo...poi mi riprendo, pensa così: meglio essere in vantaggio e spegnersi per un momento che perdere senza accendersi mai :)
     
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  4. paolom

    paolom Moderatore Staff Member

    Nome e Cognome:
    Paolo
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Mi pare ci fossero già discussioni abbastanza ricche sull'argomento: forse cercandole e andando a leggerle troverai qualche buon suggerimento.
    La problematica che descrivi è parecchio diffusa e trasversale e le cause possono essere diverse:muro: . Dalle pile scariche, alla sala comando che dice hai fatto abbastanza. Peggio se l'omino nero ti dice che non te lo meriti e non ce la farai comunque. E poi resta il fatto che dall'altra parte non hai una calcolatrice, ma un individuo.
     
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  5. fastpong73

    fastpong73 Utente Attivo

    Ciao Eta, non so se è paura di vincere perchè difficilmente mi trovo nella condizione di essere in vantaggio o quasi vicino alla vittoria...
    Ieri ad esempio nella prima partita, contro un avversario abbondantemente alla mia portata, il primo set ho giocato con la mano tremolante; il secondo set l'ho giocato al meglio delle mie possibilità e l'ho vinto con una certa facilità; il terzo e quarto set sono letteralmente scomparso!!
    Nella seconda partita, avversario con puntino sul dritto e sul rovescio, il primo set è stata la continuazione della quarto set della prima partita... poi si è acceso nuovamente l'interruttore e, per mia fortuna, non si è spento più...
    Poi, che giochiamo sempre contro due avversari sono pienamente d'accordo con te. Anzi direi che i miei avversari sono tre... infatti devo combattere anche contro i notevoli limiti tecnici che ho.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, Oct 10, 2016 ---
    Paolom mi scuso per non aver cercato prima e ti ringrazio per il tuo intervento. Forse è la mancanza di consapevolezza di quale sia il proprio livello di tennistavolo?
     
    Last edited: Oct 10, 2016
  6. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Provo a dire la mia.Il primo set ho giocato con la mano tremolante vuol dire ho tirato piano,troppo piano rispetto alle mie possibilità.Il secondo set l'ho giocato al meglio,vuol dire ho tirato con più convinzione,più forte vicino molto vicino all'optimum delle mie possibilità.Qui subentra anche l'avversario che andrà ad escogitare qualcosa(che cosa?di tutto e di più!)per rallentare la mia corsa costringermi a tirare in condizioni precarie soprattutto dopo il primo top o facendomi spostare sul lato opposto,o con tagli veri o finti per farmi andare fuori misura.Appunto è una questione di misura.Cosa,come fanno coloro che dal secondo top in poi non ne sbagliano una?Coloro alla prima occasione utile non fanno uso di una mano tremolante,bensì utilizzano un'altro tipo di mano più decisa,più convinta,ovvero con la partecipazione attiva di tutto l'arto,ma in realtà di tutto il corpo che deve "compartecipare" al gesto globale.Con il vantaggio di utilizzare un po'tutti i muscoli che devono imprimere l'accelerazione sulla palla,ma anche far sì che le traiettorie rimangano basse e tese.Segreto di Pulcinella:questo sarà possibile solamente se tutti i muscoli del corpo,girando sul proprio asse,concorrono a far sì che il braccio racchetta non debba salire più del necessario,invece se i muscoli restanti del corpo rimangono inerti ecco che devo tirare su la palla ad un solo braccio,con percentuale di errori aumentata.
    Non occorre tirare fortissimo al 120%,rischiando altresì di andare fuori posizione e non avere poi il tempo di rimettersi al punto giusto per la palla successiva.Ma la traiettoria soprattutto,deve cercare di esser tesa e bassa , con lo scopo di limitare al minimo le varianti del difensore.Da ricordare che più la traiettoria delle mie palle è alta,più mi scompongo con il braccio facendo perdere l'equilibrio totale,in aggiunta al fatto che queste traiettorie in top alte perdono,salendo, buona parte della loro efficacia e il difensore con racchette appropriate(lui sa quali!) non deve spostarsi troppo dal tavolo per rimettere tutto o quasi di là.
    Allora presto il gioco è fatto.Diminuendo di fatto il numero e la qualità delle varianti possibili di chi si sta difendendo,gioco forza sarà più facile per chi attacca trovare via via la posizione migliore da cui tracciare i colpi successivi.Forza ragazzi adesso allenarsi,ritmo e misura,mi raccomando.
    da ettore
     
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  7. Ragnolo

    Ragnolo Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Ettore.. detta così sembra che sia solo un problema tecnico.. e esperienza mi dice che spesso non é solo carenza tecnica..
    P.S.: per metà porto il tuo stesso cognome.. :)
     
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  8. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    "se tutti i muscoli del corpo, girando sul proprio asse, concorrono.. "

    @John Locke QDL : che ne dici? Inseriamo nell'Opera Omnia dell'Allenatore Web?
     
    Last edited: Oct 10, 2016
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  9. fastpong73

    fastpong73 Utente Attivo

    Sicuramente Ettore, questa è l'unica soluzione possibile... allenamento fisico, tecnico ma credo anche psicologico...
     
  10. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Ma certo! "la mano tremolante.. la mano decisa..." . Ovviamente possedere e saper maneggiare la tecnica anche in partita ti dà molta sicurezza in più. Ma ognuno di noi deve fare i conti col proprio carattere.. con la propria personalità.. con la propria capacità di restare concentrati.. saper controllare l'ansia da prestazione.. saper gestire la tecnica nei momenti topici del match (in allenamento siamo tutti fenomeni, solo pochi sanno tenere lo stesso rendimento in partita ed è solo un fatto emotivo e di consapevolezza piena dei propri mezzi).

    P.S. tra una mano tremolante ed una mano decisa.. scelgo una mano che impugni la racchetta senza stringerla troppo. :nerd:
     
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  11. fastpong73

    fastpong73 Utente Attivo

    Ecco Eta... l'ansia, la tensione sono una parte non indifferente di quel blocco, di quello spegnimento dell'interruttore. Più che la paura di vincere, la quale credo sia più avvicinabile al braccino, è la paura di perdere l'ennesima volta senza reagire, senza aver giocato i colpi che normalmente riesco a fare.
     
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  12. emilio68it

    emilio68it Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Emilio Arbasino
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
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  13. Robocell

    Robocell Utente Noto

    Ciao,

    Certo che capita.

    - Da novizio, la paura e l'apprensione, poggiate su un vasto piano d'inesperienza, amplificano la mancanza di allenamento alla tensione.
    Viene meno la capacità di "sopravviverla".
    - Da esperto, la presunzione e la conseguente convinzione di poter battere l'avversario come e quando si vuole, possono essere la causa della quasi assenza d'umiltà.
    Tutto normale ed umano.
    Una forma di schizofrenia sportiva del tutto normale.
    Sei in buona compagnia di tanti, secondo me.

    I campioni, infatti, sono un'altra cosa.

    Ciao,
    Rob
     
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  14. fastpong73

    fastpong73 Utente Attivo

    Per cercare di sopperire al "braccino" da un po di tempo con lo sparring, alla fine dell'allenamento, dopo aver fatto la partita sui 5 set, facciamo delle mini partite iniziando dal punteggio di 8 - 8, 9 - 9 ecc.. "costringendoci" a giocare i punti con la maggiore naturalezza possibile (vale a dire diminuendo al massimo la tensione) ... sperando che l'abitudine possa evitare lo "spegnimento dell'interruttore"...
     
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  15. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    ...sì mi sono allargato troppo.Ma non lo sapevi che ciascuno di noi ha un asse interna ,non bloccata,però,flessibile,cui facciamo ricorso per degli spostamenti o ricalibrature laterali anche minime per non cadere alla guisa degli equilibristi sulla corda o su di un muretto?Per darti un idea i /le cinesi campioni olimpionici di tuffi ne ricorrono spesso per fare le carpiature e le giravolte su se stessi,sul proprio asse,permettendo loro di spostarsi di qua di là in ogni direzione.Detto in soldoni hai presente la Giostra del Saracino di Arezzo?Per farlo roteare sul proprio asse lì ci sono i muscoli del cavallo che si traducono in una stoccata accorta del cavalliere in direzione dello scudo del pupazzo.Più la stoccata è forte ,più il Saracino gira e porta punti .Noi per roteare come si deve sul nostro asse interno dobbiamo fare affidamento sui nostri muscoli.Ed ecco che si torna alla tecnica,tecnica pura eh,tecnica al 100% adattata alle prerogative del nostro sport.Qualcuno magari mi smentirà,forse altri riconosceranno che forse sì,è un ipotesi da approfondire,magari fra qualche tempo.Con calma,eh,senza fretta,magari dopo aver visionato qualche incontro degli assi più celebrati.
     
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  16. Ragnolo

    Ragnolo Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    :confused:
     
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  17. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Quanti assi! Ma è ping pong o scopa.. d'assi? :D
     
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  18. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    per vincere a briscola meglio,molto meglio se in mano hai l'asso,o via via le carte più importanti da calare,anche ottime!Col due di coppe che strada fai se valgono i danari?Però ci sarà sempre qualcuno che avrà l'interesse a vendere per buone le carte di poco valore,rispetto a quelle altre,poche e preziose, che valgono effettivamente.Anche nel tennis tavolo,sai,ci sarà sempre quel tipo di venditore o di imbonitore che ti proporrà giochetti e mezzucci per venderti quella colla o quella tall'altra gomma,senza alternative da contrapporre..Potendo scegliere scegli sempre la carta più importante,anche se difficile,anche se può apparire irraggiungibile ed estremamente faticosa,quella può portarti un passo effettivo più avanti.
    Per comprendere a pieno il senso della mia disgressione,devi soffermarti sulla parola "asse",dopo se ti capita di vedere qualche giocatore importante che ti metta sotto gli occhi cosa vuol dire "effetto trottola"(mia definizione)......dal vivo,eh,ancora meglio.......
     
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  19. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    L' effetto trottola è una tua invenzione? Chapeau!

    Millocco, vorrei farti semplicemente notare che il coinvolgimento di tutti i distretti nell'esecuzione del topspin è stata più volte indicata e ribadita da tutti i tecnici che si sono fin qui affacciati a scrivere qualcosa sul forum. Tutti tranne @John Locke QDL il quale (e io sono d'accordo con lui) che gli spiegoni in forma scritta non sono il modo migliore per insegnare la tecnica a chi ancora non la possiede.

    @manteman ha aggiunto qualcosa di interessante e fruibile, la video analisi, mentre @lusio ha girato dei video ogni volta che si poneva un quesito tecnico. Gli altri, perlopiù, si sono parlati addosso.
     
    Last edited: Oct 11, 2016
  20. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Perbacco,proprio questo tipo di dibattito serve al nostro sport per chiarirci le idee.Allora io non ho inventato proprio niente,cerco solo le parole più adatte per definire meglio i concetti tecnici che vado ad esprimere.Bene, chi da giocatore o semplice amatore del nostro sport entra qui in questo forum un minimo sindacale di tecnica personalizzata ce l'ha già.E riesce anche a competere nei vari tornei di casa nostra,mettendoci del suo o completando il proprio gioco con tutto ciò che trova sul mercato.E non voglio nemmeno criticare il mercato,che senza quello la baracca neanche si apre.Nel salto con l'asta per fare un esempio una volta si utilizzavano le aste di legno e vinceva chi aveva più tecnica.Poi con le aste in fibbra di vetro se ne avvantaggiava chi per primo le ha usate.Ora che le utilizzano tutti solo chi possiede i concetti tecnici più innovativi e più adatti alla bisogna,oltre la forza fisica,per limare quel centimetro in più e salire ancor più in alto,detta la linea.Anche nel nostro sport non dobbiamo mai accontentarci,che appena mettiamo il naso fuori dai nostri confini....già sai i risultati.E su quei campi da gioco,su quei tavoli non basta cambiare l'asta o affidarsi alla miglior racchetta,merce già in dotazione anche alla nostra miglior concorrenza.E ritorniamo lì al nostro gap tecnico_Ora che uno si avvalga di un video,di una spiegazione orale,iconica(con disegni),gestuale o scritta va tutto bene.Non trascurare a priori la spiegazione scritta,perchè,volendo,può essere molto immediata e precisa.Nel senso che ti porta al cuore del problema,a guardare direttamente là,dove accadono per davvero le cose altrimenti inspiegabili,magari sotto il tavolo,o nelle sue immediate vicinanze,quando nel video molti si accontentano di guardare semplicemente quello che accade sopra.Da me non potrai mai avere il video di quello che fa così,o quell'altro campione che fa colà.Le mie...,chiamale riflessioni se vuoi,partono da una disamina equiparata e confrontata di più giocatori che hanno scritto la storia del nostro sport e mai di uno solo.Consapevole di non poter essere qui esauriente,lascio trasparire qua e là qualche distillato,che possa suscitare nuovo dibattito,curiosità e punti interrogativi,come il tuo sui muscoli che,girando sul proprio asse,concorrono(questa parola non è stata scelta a caso!) a produrre forza per spingere la pallina.Se poi alcune di queste domande possono
    tradursi in riflessioni comuni e utili per evitare di chiudere anzitempo quel benedetto interrutore,ecco che noi due non avremmo speso inutilmente il nostro tempo.
     
  21. Giorno

    Giorno Amministratore Staff Member

    Nome e Cognome:
    Li trovi in firma
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    EverPing ASD
    una cosa che può aiutarti è avere qualche schema "amico" nel quale rifugiarti. un paio di schemi che conosci molto bene e che hai allenato davvero tanto. dovrebbero essere quindi anche schemi nei quali in percentuale sbaglierai meno.

    potrebbero aiutarti a portare a casa i punti che ti servono oppure semplicemente a tranquillizzarti e quindi a farti tornare a giocare meno "tremolante"
     
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  22. emilio68it

    emilio68it Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Emilio Arbasino
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Giustissimo, nei momenti di tensione devi tornare alle origini, poche cose ma provate tantissimo (poi farlo non è come dirlo)
     
  23. fastpong73

    fastpong73 Utente Attivo

    Giorno, hai proprio ragione... analizzando le partite giocate domenica mi sono accorto/ricordato che "l'interruttore" si è riacceso quando ho ripreso a fare uno schema che in allenamento proviamo e riproviamo e che mi viene facile eseguire.. Da mancino, battuta tagliata sotto corta esterna, quasi sempre risposta in appoggio lenta sul mio dritto, top con palla che gira un bel po' o lungolinea o ad incrociare, e sul blocco risposta "aperta" lungolinea o di dritto o di rovescio in base a dove arriva la palla...
    Ripeto, non essendo un bravo palleggiatore mi alleno molto su 3a e 5a palla... se lo scambio procede oltre aumentano notevolmente le % di errore!!!
     
  24. gspix

    gspix Utente Noto

    Squadra:
    A.S.D. ASTRA
    Fare cose semplici e ben memorizzate nel nostro cervello può aiutare tantissimo a ritrovare la lucidità e riprendere fiducia, ma non sempre funziona, bisogna tenere presente che di la c'è un'avversario che può rispondere in millemila modi diversi e, spesso, è proprio lui che, facendo quel "qualcosa di diverso", ci spegne l'interruttore.

    Se poi, il nostro avversario, riesce a metterci in difficoltà, anche sulle cose su cui siamo più sicuri, le cose si complicano davvero.

    Oltre quindi allo "schema amico", secondo me, bisogna allenarsi a mantenere la consapevolezza dell'incontro, a rimanere attenti e lucidi, a studiare l'avversario, a prendersi qualche pausa, a riportare l'attenzione all'incontro nonostante le distrazioni, gli errori e il punteggio, a provare qualche variazione tattica.

    Impariamo quindi a leggere meglio la partita e cerchiamo di fare qualcosa prima della fatidica frase: non sono riuscito a cambiare gioco e mi ha fregato!

    Certo, questa "consapevolezza dell'incontro" va sviluppata prima della partita, va coltivata in allenamento mettendo questa stessa attenzione ad ogni schema, cesto o partitella che si fa, non si può affrontare l'allenamento con la freschezza di chi sorseggia il caffè al bar e poi pensare di avere in partita grinta, lucidità e variazioni tattiche sufficienti per sovvertire un incontro.... soprattutto dopo che si è spenta la luce.
     
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  25. emilio68it

    emilio68it Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Emilio Arbasino
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Per me che sono una pippa ho notato che avere più fiato aiuta a mantenere la consapevolezza, quindi tanto allenamento anche fisico
     
    Last edited: Oct 13, 2016
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  26. fastpong73

    fastpong73 Utente Attivo

    Anche se il problema dell'avversario era già stato eccepito da altri, la tua osservazione è più che corretta e non fa una piega. La lettura del gioco dell'avversario è sicuramente un qualcosa che si impara tanto in allenamento quanto in partita. Nel mio caso, maggiormente in partita in quanto in allenamento difficilmente riesco ad avere sparring differenti.

    Riguardo questa seconda affermazione, che immagino sia da intendere in senso generico e non riferita al caso specifico, anche qui posso essere in parte d'accordo... ma solo in parte. Come afferma @eta beta giochiamo contro 2 avversari di cui uno è dentro di noi...
    Metto grinta, entusiasmo e lucidità in ogni allenamento, poi, vuoi per le lacune tecniche, vuoi per la mancanza di esperienza, vuoi per qualsiasi altra causa... si insinua nella partita il secondo avversario e lì diventa tutto un po' più complicato.... con tutto ciò non demordo e continuo imperterrito con allenamenti, partite e richieste di consigli.. come in questo thread.
     
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  27. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Quello che dicevo vale per le partite che sono alla nostra portata (se sei sul 2 pari vuol dire che è alla tua portata.. se hai vinto un set non vuol dire niente :) ) .

    Io spesso cerco di chiudere presto il punto perché mi ritrovo a temere la palla che torna.. e ritorna.. e nella frenesia della fretta, sbaglio.

    Fondamentale è imprimersi in mente questo mantra: "la palla che torna non è una minaccia ma è un'opportunità... la palla che torna non è una minaccia ma è un'opportunità... om.. om. " ;) :nerd:
     
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  28. Ragnolo

    Ragnolo Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Concordo eta..
    ma preferisco.. "la palla che batte sul campo avversario e non torna.. è meglio.."
    :LOL:
     
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  29. gspix

    gspix Utente Noto

    Squadra:
    A.S.D. ASTRA
    Certo, parlo in generale, o meglio ancora della mia esperienza personale, guardando ai miei allenamenti mi sono reso conto che, per la stanchezza, la noia, la confusione, la ripetitività, etc.. c'erano dei momenti..... anche lunghi.... in cui l'interrutore si spegneva esattamente come mi avveniva in partita. Sto cercando quindi, di porre maggiore attenzione a questi blackout cercando di dare qualcosa in più proprio in quei momenti di difficoltà.... come vorrei fare poi in partita.
     
  30. emilio68it

    emilio68it Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Emilio Arbasino
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Allenamenti variati e più corti, in modo da non annoiarsi (o annoiarsi meno) e poi partitella (cercando di mettere in pratica)
     
  31. fastpong73

    fastpong73 Utente Attivo

    Si, allenamenti variati sarebbero un toccasana per me... ma non per il rischio di annoiarsi ma per la possibilità di variare il gioco.. Con il conpagno di allenamenti abbiamo deciso di approffittare di questo mese (o quasi) di fermo per allenare i movimenti delle gambe e cercare di essere maggiormente reattivi.. quindi ci dedicheremo a fare cesti alternando i colpi di dritto e rovescio da un lato all'altro del tavolo.. ho trovato in rete degli schemi che intendiamo seguire in questi allenamenti... vedremo..
     
  32. Robocell

    Robocell Utente Noto

    Ciao,

    Qui a Bobocica l'interruttore si era posto in stato di ON.... poi l'ENEL ha tolto la corrente...

     
  33. VUAAZ

    VUAAZ Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Eh sì. Due esempi. Sotto di 1-0 vado sul 2-1 per me 8-3 per me al quarto. Finita lì. Perdo 3-2
    Altro esempio. Quinto set, sotto 5-0, 7-3, mi porto sul 10-8 per me. Poi il nulla.... persa 12-10
    Mah!
     
  34. fastpong73

    fastpong73 Utente Attivo

    @Robocell negli ultimi punti del secondo set sembra che sia volontario lo spegnimento dell'interruttore... si è arreso negli ultimi 3 punti di Boll....
     
  35. Robocell

    Robocell Utente Noto

    Ciao,

    Si, sembra proprio così.
    Evidentemente aveva esaurito il repertorio di colpi, rendendosi conto che Boll lo aveva "capito" come giocatore.
    Boll è ormai agli "anta" ma è bravo ed in questo senso ancora difficile da contrastare.

    Ciao,
    Rob
     
  36. pamaz

    pamaz Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Paolo Mazza
    Parto dal presupposto che definirmi una pippa è già un discreto complimento che mi faccio da solo.
    Io ho un sistema che per me funziona: entro in campo e gioco. Nel senso che mi diverto e non ne faccio una questione di stato se vinco perdo o quel che è. Io faccio quel che so fare e quel che sono ispirato a fare. Spesso ho davanti persone molto più brave di me . Ed è profondamente giusto che perda. Altre volte ho delle pippe più pippe di me ( raro , ma accade) che si credono Waldner in persona. Consiglierei a queste persone di rendersi conto che sono lì per passare un po di tempo a divertirsi. Che se vincono o perdono, non credo che gli cambi in maniera così importante il livello del conto corrente, non riusciranno a ******** Belen a fine partita, e che credo i vicini di casa li guarderanno sempre nella stessa maniera e non li additeranno a bestie perchè hanno perso una partita. Qui di lato vedo che più o meno tutti siamo 5 o 4 categoria. Che significa che lo facciamo per passione. E allora che passione sia. Rilassatevi perbacco! E' uno sport. Ma è anche un gioco.
     
  37. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    La palla che torna è l'unica che permette la reiterazione del divertimento.:p
    Quella che non torna serve invece solo a vincere.:goccia:
    Ora, se vincere è complicato, allenarsi a divertirsi cioè a tenere in gioco la palla quanto più possibile rappresenta il primo passo verso la vittoria esorcizzando il timore della palla che ritorna.
     
    emilio68it, gspix, mendmax and 2 others like this.
  38. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Bobo non è nuovo a questi black out. A lui serve un mental coach.
     
  39. fastpong73

    fastpong73 Utente Attivo

    Quoto in pieno perchè è anche un mio problema riuscire ad allungare lo scambio e quindi essere più bravo nel palleggio.
     
  40. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Critica della ragion pura,o di quello che sembra a prima vista.A lui serve un mental coach.....
    Ettore ovviamente NON concorda.Più o meno un "calo",chiamiamolo abbassamento della qualità prestativa ,è una situazione che si può registrare presso (quasi)tutti i giocatori italiani nelle sfide internazionali.Perchè?A tutti loro servirebbe un mental coach? Suvvia,anche qui abbiamo un pezzettino di strada da percorrere rispetto alla nostra concorrenza,che di fatto nei momenti nevralgici della gara ci lascia ,seppur di qualche misura(caspita! per soli due punti,ero lì lì e poi....),indietro nel punteggio finale.E questo capita di sovente.Allora?Il fatto vi è che i nostri sono superallenati sulla velocità e sulla reattività,cioè viene inculcato già dai primi scambi che si deve arrivare il più veloce possibile sulla palla,con movimenti lineari,anche diagonali,comunque seguendo la strada più breve.Il dispendio fisico che ne segue non è da sottovalutare e questo alla fin fine pesa. Gli avversari di quel calibro sono pure dotati di sufficienti capacità difensive ,tali da rallentare la corsa ai nostri.E proprio questo aspettano.La corsa dei nostri fisiologicamente si rallenta proprio nei punti finali,proprio quei due o tre punti lì che fanno la differenza nel conteggio totale.Ecco che nel momento del "calo fisiologico" degli azzurri, dall'altra parte continuano a sfoderare i loro colpi a spessore tecnico sempre elevato e con una carica esplosiva maggiore.Diciamo che per impostazione tecnica gli avversari sono preparati a mantenere più a lungo una condotta di gara vicino al loro potenziale del 100%,senza andare in barca e affondare nei punti decisivi,quelli finali.Lì corriamo con le armi spuntate.Non basta il mental coach.
    Aggiungo.Dovessi scommettere su una qualsiasi gara di riflessi,o di velocità pura nel breve fra i nostri migliori giocatori cadetti oppure juniores e
    Ma Long,non avrei dubbi su chi puntare,convinto che i nostri ,effettivamente ben allenati in questo tipo di prestazione sono insuperabili.
    Dovessero giocare un set,allora punto la mia moneta sul cinese.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, Oct 18, 2016 ---
    Molti ti hanno risposto,adesso cerca di far tesoro riutilizzando e provando a fare ciò che ti è stato suggerito.Anch'io,provando e riprovando, anche sbagliando,ho imparato o perlomeno cercato di imparare da tutti.Mi permetto di darti ancora un consiglio personale.Quando ti alleni cerca di giocare in progressione di velocità,partendo da quella più bassa.Immagina di avere un motorino nuovo per le mani la prima volta,non spingere subito sull'acceleratore,che poi alla prima curva....Calma,ragiona,parti da trenta(30 km)all'ora ,in compenso cerca di utilizzare coscientemente tutti gli arti e i muscoli che ti servono per l'esecuzione del colpo.Più ne usi,in senso di coinvolgere la maggior parte in modo consapevole ,meglio è!......
    Per ogni palla che non va a destinazione come preventivato,hai certamente iperattivato qualche fascia muscolare a scapito di qualche altra rimasta inerte,o non attivata a sufficienza,nell'equilibrio totale. Quando i colpi assumono una certa regolarità puoi aumentare la velocità di un tantino,diciamo di un 10/15 per %, e se tutto va per il meglio,altri 15/20 per %.e così via.Ai primi errori,però si ritorna indietro alla velocità precedente,chiedendoti,però ,prima a te stesso e se non basta a qualcuno più esperto,quali fasce muscolari,come ..... azione leva delle caviglie,spinta dei garretti delle gambe,spalle,rotazione busto,sono rimaste nel dimenticatoio o del tutto trascurate,proprio a causa della troppa velocità.Quante volte per fare un colpo veloce ti parte il braccio,tralasciando completamente il resto a....come viene viene?magari con le gambe rimaste tutte da un altra parte,invece di (pre)posizionarle al posto giusto?
    Quando senti (sono sensazioni) di aver per le mani un motorino(o moto) che risponde a dovere,diciamo che risponde a comando,lo conosci e quindi diventa più tuo,ecco che aumentare la velocità diventa un divertimento.E sbaglierai sempre di meno.Cercati un compagno di viaggio che possa condividere le tue mete e desiderio di migliorare gradualmente,non caricare dietro quelli che vogliono far partita subito.E buon viaggio.
    da ettore
     
    Last edited: Oct 18, 2016
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