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Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da senigallia, 20 Mar 2017.

Status Discussione:
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  1. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Siamo pochi tesserati perché in pochi si tesserano o a causa degli abbandoni?
    Al link (La rinascita del tennistavolo italiano è disponibile un esame dei flussi in entrata ed in uscita dalla federazione prendendo come data di riferimento il 31 dicembre degli anni 2015 e 2016.
    Nel primo caso occorrerà sviluppare maggiormente un politica che faciliti gli ingressi, nel secondo occorrerà offrire condizioni valide per rimanere. Probabilmente occorrerà fare entrambe le cose anche se in ogni caso la seconda strada appare obbligata a prescindere.
     

    Files Allegati:

    A Luca G., adygoro e Ragnolo piace questo messaggio.
  2. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    [/Quote]
    Siamo ancora una volta grati al TT Senigallia per la divulgazione di questo interessante studio sulla problematica delle vere iscrizioni annuali e dei relativi abbandoni.
    Uno sport come il nostro non si deve accontentare di …star fermo, che vorrebbe dire peggiorare vieppiù numeri e motivazione,neppure del .. più volte ostentato “ah,se si faceva come dico io saremmo(condizionale) in 30 mila e forse ancor di più”…..E perché non si fa?
    Adesso siamo nel periodo della semina,la parola d’ordine dovrebbe essere una sola: incrementare e,
    solo dopo, si può pensare compatibilmente alla raccolta.
    La difficoltà tecnica del gioco (e di conseguenza la preparazione e la presenza sul territorio di tecnici adeguati) è un’altra concausa importante? Risposte diverse a queste TT. .SENIGALLIA Table-Tennis Senigallia 7 due domande basilari avrebbero come conseguenza quella di
    1)ridiscutere dalle fondamenta l’impostazione dell’attività agonistica (là dove si parla di vincoli all’attività territoriale)
    2)ma anche l’intero progetto tecnico nazionale dal momento che una università si regge solo se esiste una eccellente rete di scuole di livello inferiore.

    Sul primo punto ben vengano suggerimenti e proposte innovative,saranno sempre ben apprezzate.

    Sul secondo provo a dare una mia interpretazione.Così com’è conformato il sistema didattico del tennis tavolo italiano,dove tutto verte sull’esigenza di mandare avanti gli interessi del “benemerito” Centro Federale di Formia che rispecchia senz’altro una parte delle finalità di una Federazione come la nostra che deve ricercare in primis l’atleta,in grado di onorare e rappresentare nelle varie competizioni internazionali la maglia azzurra. Questa ricerca spasmodica del risultato sopra ogni cosa,che vuol promuovere però l’individualismo a piè sospinto e talvolta,o anche più spesso,un agonismo esasperato per ottenere risultati individuali in definitiva di poco conto per la minore età dei praticanti,mal si concilia rispetto alle vere esigenze e richieste dei giovani,dopotutto bambini e ragazzi della scuola primaria,che richiedono semplicemente di far gruppo e di divertirsi assieme.
    Far gruppo e divertirsi insieme sono due prerogative ben insite e correlate già nel nostro gioco,per il senso ritmico e benessere psicofisico che apportano,anche ad un’andatura e una prestazione media compatibile a tutti,ma trascurate troppe volte per la ricerca del risultato che ben sappiamo.Ma con quali vantaggi reali?Un viaggio riservato a loro e alle loro famiglie nelle rappresentative nazionali dei più bravetti,a scapito dell’abbandono degli altri,i di più,all’inizio i meno dotati,ne vale davvero la pena?
    Ecco la necessità di promuovere e sviluppare maggiormente i giochi di squadra,il doppio,il cercare di conseguire un risultato d’assieme,che ancor meglio rappresenterebbero il valore della Società di appartenenza,rispetto al valore veniale di una medaglietta conseguita da un unico e solo campioncino.Che sarà poi di quel campioncino,se poi si ritrova da solo in palestra?
    Com’è triste quella palestra.E sicuramente il campione del futuro non nascerà da lì.
    Chi ha presentato ,coram populo,questi dati,con i numeri e gli abbandoni che parlano da sè,stà già pensando a come modificare il progetto tecnico nazionale,per formare nel modo migliore i nuovi timidi ingressi nelle nostre palestre?o si dovrà partire,all’incontrario, dall’eccellente università,di cui tutti sappiamo?.....e fra 10 anni ancora a discutere se siamo in 12.000 meno uno o più uno?
    Un’ultima riflessione riguarda il settore femminile,.... a maggior ragione anche qui bisognerà darsi altre priorità,la cartina tornasole,quanto è distaccata e lontana la nostra università dal mondo reale,almeno per provare a cambiar verso
    ettore
     
    A Stella Alpina piace questo elemento.
  3. Robocell

    Robocell Utente Attivo

    Ciao,

    Fino a quando le piccole società si reggeranno sulla buona volontà degli atleti, in diverse realtà spesso trascurati e, a volte, sfruttati, non se ne uscirà.
    Una disciplina sportiva come questa, oltretutto bisognosa di luoghi e spazi dedicati, nella quale si va soltanto in perdita (tipo pugilato ed atletica leggera), ha bisogno di reale organizzazione e supporto.

    I numeri sono e rischiano di rimanere sempre piccoli, per i motivi di cui sopra, ed a causa di orari d'allenamento, anch'essi spesso considerati d'ufficio.
    I piccoli atleti che avrebbero tempo, devono essere accompagnati da genitori lavoratori.
    Gli adolescenti, oltre al problema sopra, urgono di motivazione ed educazione allo sport.
    I grandi, gli adulti, lavorano, con tutto i problemi che comporta la condizione.

    Promuovere il tennis tavolo, è difficile, ma sino a quando non esisterà una politica comune concordata, partendo dagli acquisti del materiale per finire all'insegnamento almeno di base, non se ne uscirà.
    Troppi feudi...spesso a conduzione familiare.

    Il prezzo di chi fa pionierismo...

    Ciao,
    Rob
     
    A MATADOR, emilio68it e enzopacileo piace questo messaggio.
  4. adygoro

    adygoro Utente Noto

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Non a caso la mia relazione per la riunione di sabato p.v. della commissione revisione regolamenti parte proprio dal fatto che asserire che siamo pochi nn è propriamente vero…

    Io ci ero arrivato semplicemente guardando l archivio classifiche.. E ultimamente il programma gare aggiornato

    Approfittero di questo strumento x relazionare

    E ritengo che gran partr della colpa sta nel tipo di attività proposta
     
    A emilio68it e senigallia piace questo messaggio.
  5. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Una Università senza un sistema territoriale di scuole di grado inferiore non produce risultati significativi. Questo ci dice l'esperienza dagli anni '80 in poi. Dai cinesi CT in poi non c'è stato interesse a diffondere la tecnica come elemento prioritario ma solo a imporre gli schemi come messaggio salvifico. In questo forum si è parlato a lungo di "scuola tecnica", con accenti diversi anche. Rimane il fatto che senza "chi" insegna la tecnica (con un modello di riferimento) ai neofiti e poi via via man mano che crescono, non saranno certo gli schemi o (solo) il sudore a far vincere. Infine una considerazione: parlando di tecnici ed allenatori non è certo l'abito che fa il monaco.
    Siamo in sintonia.
     
    A Milocco Ettore piace questo elemento.
  6. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Condivido.Ma per fare una buona politica che abbia lo scopo di incrementare,quindi far provare e riprovare il piacere del gioco ai più e che faccia rimanere sottopelle il gusto pregnante della pallina che rimbalza e rimbalza in modo sempre curioso e diverso, avanti e ancor più in là negli anni, si dovrà partire necessariamente da un buon insegnamento di base,che tenga conto delle prerogative degli utenti,della loro età,nonchè del genere e delle loro aspettative.Quindi un modo diverso di ascoltare l'aria che tira,anche fuori dal feudo...o dalla solita palestra.Cosa che le altre Federazioni sportive han saputo meglio fare e proporre. Qui non si rinnega il valore dell'università dove si pratica il cosiddetto sport d'elite,ma se alla base della piramide non c'è proprio una valida rete di scuole preparatorie per affrontare con gradualità gli scogli futuri.....e di pari passo senza un impostazione di attività agonistica che s'interroghi e vada veramente incontro al ragazzo/a spaesato del giorno d'oggi....si continuerà a offrire il tennis tavolo di 10 anni fa,con gli stessi numeri e, stando alle classifiche internazionali,pure con la medesima qualità del prodotto finale atteso.Nonostante l'impegno profuso dai nostri principali e validi attori, i giocatori e Tecnici bravi,che pure non mancano.
    Dove smuovere altrimenti la prima rotellina dell'ingranaggio,per rimettere in moto l'orologio?
    ciao ettore
     
    A Robocell piace questo elemento.
  7. AmareTTo

    AmareTTo Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Dino Morlino
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    AD TT Saronno
    Caro TT Senigallia due cose:
    1. i tuoi dati sono grosso modo corretti ma ritengo vadano presi con una certa "tolleranza" per il semplice fatto che se una società "perde" dei tesserati da un anno all'altro non vuol dire che questi tesserati abbiano smesso di giocare. Possono anche aver cambiato società ...
    Per esempio noi a Saronno quest'anno abbiamo visto "emigrare" oltre 15 tesserati agonisti (D2, D1, C2, C1) che sono andati a giocare in altre società.
    2. Non sono assolutamente d'accordo (@Ady) che dipenda solo dal tipo di attività proposta. Sono invece fortemente convinto che dipenda dalla carenza (quasi assenza) di strutture adeguate e dalla pessima qualità dei servizi offerti dalla stragrande maggioranza di ASD (salvo alcune realtà sparse in giro per l'Italia che lavorano bene e soprattutto in strutture sportive apprezzabili con persone qualificate).

    Senza impianti dedicati (tavoli fissi) sparsi sul territorio con relativo personale tecnico a fare da riferimento costante nel tempo per la gente, non si crea una base significativa e si disperde facilmente il flusso in ingresso (che c'è!).
    L'inadeguatezza dell'attività federale è un problema secondario.
    Priorità assoluta è creare un movimento di praticanti (part-time, full-time, amatori, agonisti) numericamente significativo che possa consentire economie adeguate per il mantenimento di centri fissi e retribuire i tecnici che ci devono lavorare full-time.
    Tutto il resto viene dopo ... (non dico che vada completamente trascurato, ma non è il punto giusto in cui inserire la leva con cui sollevare il mondo ...)
     
    A Sartori Giovanni e tritticorenale piace questo messaggio.
  8. adygoro

    adygoro Utente Noto

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Amaretto forse nn ti è chiaro.. Smettono di giocare atleti tesserati che il problema strutture lo hanno già superato.. Smettono di giocare i seconda i terza i giovani… questo sport così come è concepito fa disinnamorare.. Se nn risolviamo prima questo di problema.. Inutile pensare a cio he viene dopo.. Smettono a castel gofcredo a vallecamonica a mugnano piuttosto che altrove dove tavoli e tecnici nn mancavano ..

    I dati di ttseniglia sono reali .. Si parla di gente che ha smesso.. Non che ha cambiato societa
     
    A ttsermide piace questo elemento.
  9. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Su questo fatto ti rassicuro: i dati pubblicati considerano i giocatori indipendentemente da dove siano tesserati e tengono conto ancche del passaggio da promozionale ad agonista. La statistica per club invece ne è condizionata come è giusto che sia.
     
    A adygoro piace questo elemento.
  10. Lostboi

    Lostboi Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Andrea B
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club - Genova
    Per crescere o almeno mantenere il livello è necessario allenarsi . Minimo 3-4 ore a settimana (e sempre di più salendo di livello)
    Quando manca il tempo , per famiglia, lavoro, salute, università etc. Molti non accettano di vivacchiare perdendo contro quelli con cui prima vincevano. Il ricambio sta lì e penso sia fisiologico in tutti gli sport amatoriali e persino negli hobby non sportivi..
    Quanti girano con il CBR sui passi alpini la domenica.. poi nasce il bimbo e si vende la moto e si compra la SW
     
    A eta beta piace questo elemento.
  11. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Sono d'accordo su tutto. Tranne che il CBR sia moto da passi alpini. :nerd:
     
  12. alefbetain

    alefbetain Utente

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Letto il documento, molto interessante, volevo chiedere se si riesce a capire quanti tesserati abbandonano dopo un solo anno di tesseramento.
     
  13. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Purtroppo no, almeno per quest'anno.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 21 Mar 2017 ---
    L'inadeguatezza dell'attività federale è un problema secondario nel senso che viene dopo il problema del territorio e dell'allenatore ma su cui si potrebbe agire "a prescindere" per creare comunque condizioni migliori a chi si tessera. E costa molto meno (soldi e tempo) di quanto costi affrontare, purtroppo, il problema dello spazio e degli allenatori pagati. Sicuramente un territorio fisso e stabile è la prima cosa per accrescere numericamente il movimento: una grande azione promozionale che poi non trovi lo spazio per accogliere i nuovi tesserati sarebbe vanificata subito.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 21 Mar 2017 ---
    Il ricambio è fisiologico, hai ragione. Ad impressionare però sono le %. Una rotazione di 4 o 5 è veramente alta.
     
    Ultima modifica: 21 Mar 2017
  14. Lostboi

    Lostboi Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Andrea B
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club - Genova
    Per viaggiare attraverso le Alpi è sicuramente meglio una sport tourer o un crossover, ma nelle sparate domenicali vedo in giro tante super sport e gente con la tuta di pelle.. con quel che costano le giornate in circuito ...
     
    A eta beta piace questo elemento.
  15. adygoro

    adygoro Utente Noto

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    se perdiamo 3500 tesserati in un anno .... non si tratta di ricambio ... si tratta di disinnamoramento ... !!! Se abbiamo percentuali di iscritti ai tornei cosi basse ... siamo noi a non funzionare ... se altri sport sono in risalita, se nuovi sport propongono qualcosa di piu efficace ... è il tt che si deve dare un restyling ... il problema sono certo non sarà solo a carattere nazionale, dove è ancora piu grave per i bassi numeri che abbiamo .. .ritengo che sia a livello mondiale ... e forse .. dobbiamo cominciare presto a pensare a nuovi regolamenti anche di gioco che favoriscono la ripresa
     
    A Ragnolo, Rayworld 57, tritticorenale e 1 altro utente piace questo messaggio.
  16. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    [/QUOTE]
    .. se perdiamo 3500 tesserati in un anno…..
    il problema….. ritengo che sia a livello mondiale
    Certo noi abbiamo il problema dei numeri bassi,da risollevare in qualche modo,oltre all’eccessiva quota degli abbandoni,ma non dobbiamo guardare come fa la politica nostrana che per eccesso di sciovinismo(ovvero ritenere che il sistema nazionale proposto sia il migliore),guarda solo alla punta dei propri piedi e più in là non si avventura.In altre parti del mondo il tennis tavolo(e il Pil)viaggia su altri numeri e risultati ben più consistenti.Bene,noi,consci di non avere dietro la storia e la tradizione di altri Paesi pongisticamente più evoluti,dovremmo per cominciare, mettere sotto la lente d’ingrandimento il loro diverso modo di agire e di proporsi,vedi per:
    1)il reclutamento,
    2)il “battage pubblicitario” a favore della nostra disciplina,
    3)le alleanze con le forze economiche e sociali che potrebbero per reciproco interesse e simbiosi aiutare il nostro sport(chi può dire che s’è fatto tutto il possibile,quando c’è una prateria da esplorare?),
    4)un approccio tecnico progressivamente ben differenziato e calibrato,sempre finalizzato ai risultati attesi per un pongista completo, ma tenendo conto dell’età ed evoluzione dei giocatori in crescita,
    5)una sistematizzazione di maggior equilibrio fra i tornei Singolo e a squadre,cercando di aumentare le manifestazioni nei periodi morti delle altre discipline,per ottenere maggiori spazi mediatici e televisivi.E’ ben nota la mia predilezione per le gare in cui vengono coinvolte le squadre,doppi compresi,che favoriscono la partecipazione in comune e fanno aumentare la motivazione a continuare,soprattutto nei livelli giovanili ,ma anche dopo nel tempo..
    (pure uno sport prettamente individuale che annovera tanti successi raccolti in passato,ma ora in declino come la boxe,vuole rilanciarsi proponendo gare a squadre con somma dei punti accumulati dai vari atleti fra un numero ridotto di riprese ,tipo Coppa Campioni fra città),

    ….nella prospettiva di una migliore organizzazione del sistema complessivo di fare tennis tavolo da noi.Perchè nessuno studia questo?Perchè accontentarsi di ciò che offre il convento,per poi sistematicamente lamentarsi ?Perchè non lo si fa?Per poi assistere a Paesi con ancor meno tradizioni pongistiche del nostro,se pensiamo ad alcuni emergenti dell’Africa e ad altri con ancor meno abitanti ,pure qui in Europa,che riescono comunque ad esprimere risultati complesssivamente più brillanti ?
    Istituire una Commissione che studi tuttto ciò,in grado di proporre e suggerire,in base alle migliori esperienze internazionali, le soluzioni più adatte per il nostro tennis tavolo e che non lasci i nostri organizzatori e legislatori di eventi sportivi ,inesorabilmente e pauperisticamente soli.Ecco cosa occorre.
    E anche qui è preferibile il lavoro motivante del “team”,della squadra a quello del solista,che poi …….
    Vero,Ady?
    un caro saluto
    Ettore
     
  17. adygoro

    adygoro Utente Noto

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    c'e' una riunione della commissione promozione, mi sembra domani ... solo che nessuno lo sa .. e non mi risulta che qualcuno dei componenti abbia preparato un progetto scritto in tal senso, ne ha chiesto una mano ... cosi come sempre in questi giorni ci dovrebbe essere anche la commissione statuto

    Sabato invece c'e' la riunione dell attività individuale, della quale faccio parte ... unico progetto scritto a me conosciuto è quello redatto da me con "idee" provenienti da ttsenigallia, altri utenti del forum, e alberto vermiglio ... nonche da un tecnico di una squadra femminile di A1 ...

    domenica sapremo i resoconti di entrambe le riunioni

    3500 atleti persi, o se si vuole tesserati persi sono troppi .... non regge il discorso della famiglia o del lavoro ... basta vedere quanti vanno in bici o corrono senza fare nemmeno agonismo ... il tempo per curare una passione si trova ... solo che non basta poi la passione per continuare a fare gli agonisti ...
     
  18. emilio68it

    emilio68it Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Emilio Arbasino
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Mi pare che il problema sia del movimento, adesso che faccio molta pubblicità all'attività della mia squadra (articoli, FB ) qualche persona viene con interesse, prova per un pochino ma poi...i tavoli sono pochi, non abbiamo un allenatore e siamo noi che dobbiamo allenarci e allenarli...è ovvio che poi i più mollino. Alla fine abbiamo acquisito 3 tesserati nuovi con i quali abbiamo sviluppato l'esperimento D3.
    Anche il fatto di poterli far esordire in un ambito meno "difficile" è importante, cosa avrebbero fatto iniziando a giocare in un torneo di 5°????'
     
    A tritticorenale piace questo elemento.
  19. cucciolo

    cucciolo Utente Attivo

    Leggo tante belle parole , si toccano tanti argomenti importanti PERO' la prima cosa che deve fare una federazione sportiva, che ha anche la fortuna di partecipare alle Olimpiadi, è quella di fare una scelta epocale tra l'attività di vertice o quella dell'assistenzialismo.Il CONI da i suoi contributi per il funzionamento della federazione e per l'attività di vertice cioè quella che possa portare medaglie OLIMPICHE o titoli MONDIALI od EUROPEI quindi come la mettiamo ? Fare tutte e due le opzione è impossibile infatti la nostra federazione cerca di farle ,ma non ci riesce perchè non abbiamo sufficenti mezzi economici.
    Quindi cosa fare ? Bisognerebbe avere il coraggio (è impossibile con la situazione attuale ma anche nel passato anche più florido) di fare un'attività di vertice organizzata dalla federazione. Campionati a squadre A,B di vertice con delle Società e non con squadre pagando tasse gare in proporzione alla serie (come fanno altri sports più importante del nostro POCHE ma BUONE) . Le altre serie organizzate dai comitati interzone o dai comitati regionali con sempre le tasse gare per pagare le spese d'organizzazione e le spese arbitrali . L'attività individuale di vertice organizzate dalle Società sempre sotto la tutela della federazione con regole molto severe sull'organizzazione in riferimento alle località,palazzetti,premi in denaro ed orari decenti e niente maratone.Tutto il resto dell'attività per le categorie inferiori,sempre sotto la stretta sorveglianza della federazione (tipo OPEN) ed un atleta andrà dove si organizza meglio.
    L'aspetto tecnico può andare anche bene un centro federale , ma l'essenziale che sia adeguatamente fornito di tecnici altamenti qualificati e di sparing altrettanto forti e tutti i nazionali devono frequentare il centro federale. Bisogna allargare il numero degli allenatori professionisti e semi professionisti come succede nel tennis ed ogni Società deve avere un tecnico qualificato (una targa con il suo nome) SEMBRA FACILE TUTTO QUESTO , DA NOI E' QUASI IMPOSSIBILE PURTROPPO PERCHE? TROPPE COSE DOVREBBERO CAMBIARE
     
  20. adygoro

    adygoro Utente Noto

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    cucciolo alcune cose sono giuste ... ma come fai a dire che dispondendo di 4.500.000,00 euro non abbiamo soldi da spendere?? .... diciamo piuttosto che siamo italiani ... e abbiamo classe dirigenziale scadente sia in ambito federale che tra le ASD ..... ai 4.500.000 devi aggiungere quando poi spende tutto il resto del movimento

    Di quanti soldi credo dispongano ad esempio: Slovenja, Croatia, Svezia, Slovacchia, Romania, Ungheria, piuttosto che Nigeria, Tunisia, Egitto etc etc .... ??

    Il problema è che hanno uomini di Sport e non di sport al governo delle loro cose ... noi in Italia abbiamo una visione dello sport come un occasione di essere qualcuno li dove non riusciamo ad esserlo nemmeno nel nostro condominio ... quando giocavo 40 anni fa c'era una classe dirigente media ben piu elevata, in seno alle ASD e di conseguenza anche i consigli federali avevano uno spessore maggiore ... anche se poi il "potere" del denaro ha buttato fuori pista i nostri progetti ... e le storie sono abbastanza note ...

    Ad ottobre io sono andato a votare, ed ho visto per la prima volta in faccia il 50% dei consiglieri, di molti dei quali non avevo mai sentito parlare, ne mai incontrato in palestre ...

    La verità è che il denaro c'e' .... sono gli uomini e le idee che mancano ...

    mi chiedo, ad esempio, ma a cosa serve avere i consiglieri federali presenti a Riccione, o Lignano ( e non ne approfittano nemmeno per fare una riunione di consiglio) e spendere soldi per i loro viaggi ... ?

    per non parlare delle centinaia di migliaia di euro che se ne vanno per i contributi a giovanili che mai e poi mai diventeranno buoni giocatori .... ne potrei stilare una sfilza di una trentina di nomi solo negli ultimi 5 anni ... con i soldi risparmiati si potrebbe tranquillamente andare in onda su un canale sky con un nostro programma tv settimanale ... e a quel punto .. poiche passi in tv .. ambire anche a sponsor

    Non abbiamo ad oggi una società che si occupi per noi di sponsoring ... alla quale magari riconoscere anche il 30 40 50 % sul procacciato ...
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 23 Mar 2017 ---
    Quando parlo di dirigenti scarsi .. parlo in quasi tutti gli ambiti sportivi .. a partire da malago ... basta guardare la situazione strutture in italia quella che è
     
    Ultima modifica: 23 Mar 2017
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