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La disamina.....sul comportamento degli azzurri.Cosa c'è,cosa manca....

Discussione in 'Sezione Internazionale' iniziata da Milocco Ettore, 2 Ago 2018.

Status Discussione:
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  1. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    La corsa e prestazione corri contro il tempo...tempo e spazio sono prestazione. .....
     
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  2. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    ...appunto,se comprimi il tempo di gara crei le condizioni per favorire le attività sportive di prestazione e di automatismi,a scapito di quelle altre con tempi più lunghi in cui la testa,il pensare sono maggiormente coinvolti nel gestire situazioni sempre nuove,tortuose e cangianti.Anche gestire il respiro,per dirne una..
    stima ettore
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 8 Ago 2018, Data originale: 8 Ago 2018 ---
    La base è che non siamo più di tanto competitivi. Non è che serva chissà che mago a scoprirlo.
    Vai a dirlo ai nostri Tecnici federali.Loro,autoproteggendosi,ma in realtà rispettando ruoli e gerarchie interne,cioè, duole dirlo, accondiscendendo a progetti e visioni incrostate dalla ruggine del tempo, rimangono arci-convinti della bontà del lavoro fin qui svolto e proseguono imperterriti il cammino iniziato,confidando nell'exploit o prestazione di qualche azzurro,tali da tacitare i tifosi ritenuti supercritici denigratori e cambiare così le cose con il favore del vento.Dovessero scovare in Italia qualche nuovo giocatore degno di essere valorizzato e di vestire in futuro la maglia azzurra,in realtà di fatto non lo possono convocare e dargli spazio,dovendo poi essi stessi assimilare metodologie nuove e adattarsi essi stessi ad un gioco più innovativo.Forti del loro credo,ma anche ingabbiati dalle relazioni(a pensar male,elettorali?) con i soliti club "forti",non sia mai,per cui....
    ascoltano solo se stessi ....
    ..i risultati...di conseguenza......
    stima ettore
     
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  3. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    non ci siamo capiti sport di situazione e di prestazione non sono categoria scelte dal me sono categorie ben definite che rispondono a determinati criteri in ogni attività fai una prestazione ..nel calcio corri per esempio ciò nonstante il calcio è uno sport di situazione xchè appunto devi gestire la situazione del momento e devi farlo nel modo migliore e ti sei allenato a gestire quella situazione.....per capirsi il tennistavolo sarebbe uno sport di prestazione se la gara fosse a chi tira più forte la pallina.
    Gli sport di situazione sono cartaterizzati dalla fantasia e dalle molteplici possibilità di soluzione di una situazione simile esempio posso appoggiare o posso aprire o posso spingere...nel calcio posso passare in mille modi posso tentare il dribbling ecc...nella corsa posso solo correre in quella direzione certo avrò una tattica di gara ma devo sempre correre non ho scelte fantasiose su cosa fare, se faccio salto in lungo idem....ecc..ecc...
     
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  4. tritticorenale

    tritticorenale Utente Noto

    Nome e Cognome:
    marco
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    pol.comunale Albano
    facendola piu semplice, se una partita di calcio la fai durare 20 minuti invece di 90, una squadra di lega pro puo giocarsela con una di serie A, se fai 2 set su 3 con set a 3 punti, un quarta se lo puo giocare con un seconda, e capirai che questa è una stupidaggine.
     
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  5. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Esatto.Non tolgo una virgola a quello che hai scritto.Volevo solo evidenziare che c'è modo e modo di correre.Dipende dalla distanza.Ad un importante appuntamento olimpico di qualche tempo fa,c'era un russo praticamente imbattibile nella corsa sulla media distanza,gli 800 piani di cui deteneva anche il miglior tempo mondiale all'epoca..Praticamente erano tre o 4 anni che non perdeva una gara,sapeva mantenere un ritmo forsennato ,stroncava tutti i suoi avversari e andava con irrisoria facilità a tagliar per primo il traguardo.Con la fama di essere uno imbattibile s'è presentato alla finale olimpica di Monaco di Baviera col totale favore dei pronostici.Che t'inventano gli americani per tale appuntamento?Riciclano un loro atleta dotato sì di un buona accelerazione,che però neanche s'era qualificato nelle gare Trials di prequalificazione sulle distanze più brevi.Ricordo molto bene come s'è sviluppata la corsa.Il russo sempre davanti a reggere il ritmo,mentre l'americano costantemente ultimo,ben distanziato financo una decina di metri dietro a tutti, fino....al suono della campana che annuncia l'ultimo giro.Sembrava a quel punto che tutti stessero fermi,mentre l'americano da lì cominciava la rimonta, superando uno a uno tutti gli altri concorrenti.Sul filo di lana il russo percepisce il pericolo e tenta l'ultimo disperato tuffo nei pressi del traguardo,ma non c'è nulla da fare. Al fotofinish viene bruciato,incredibilmente per lui, proprio dall'atleta Usa in recupero.Credo che questo strano modo di correre e poi andare a vincere non si sia più ripetuto su tale distanza a memoria d'uomo.Queste tattiche e situazioni particolari certamente non si possono sviluppare sui 50 o 100 metri piani,dove devi concludere la corsa nello spazio di un respiro e dal primo passo devi pensare solo ad andare più forte che si può.
    Analogamente qualora riducessero ulteriormente la durata delle partite di ping pong (e lo hanno già fatto dimezzando i punteggi da 21 a 11),mettiamo a 5 punti a set,ciò favorirebbe sì la prestazione di carattere preminentemente fisico,si ridurrebbero però le occasioni ed il tempo di sviluppare e pensare tattiche e strategie alternative,proprio quelle che rendono unico e completo il nostro sport.Pur trattandosi,semplicemente e in ogni caso, di rimandar in qualche modo la palla di là.
    stima ettore
     
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  6. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Io ti faccio i miei complimenti per la pazienza che hai..
     
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  7. LO YETI

    LO YETI Utente Noto

    @andras dice una cosa e @Milocco Ettore gira e rigira la frittata….. Caro Ettore, ti seguo sempre (anche se a volte faccio molta fatica) ma a volte sembra quasi che non vuoi capire…. Eppure @andras ci ha messo tutto se stesso!!! ;)
     
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  8. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    in pratica ettore mi sta "trollando":D:D:D:D:D:p:p:p:birra:
     
    A Ragnolo, eta beta e tritticorenale piace questo messaggio.
  9. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Vedrai che con una bella metafora, in tre paginette rimette tutto a posto. ;)
     
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  10. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    quando uno se la cerca non può nemmeno lamentarsi:(
     
  11. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    A volte sembra......
    "Il confronto non sta in piedi non puoi paragonare uno sport di Prestazione con uno di Situazione...."
    ....epperò non l'ho tirato fuori io il discorso sul paragone fra Sport di situazione e sport di Prestazione,così ben illustrato dal nostro amico Andras, su cui io non ho nulla da aggiungere,nè da eccepire.
    Da quando c'è stata la riduzione dei set nel tennis tavolo agli 11 punti,rispetto ai 21, mi son limitato a rimarcare che....
    "....hanno semplicemente spostato i tempi della partita.Come se nelle corse di atletica leggera avessero obbligati tutti i mezzofondisti,quindi 400,800,1500,3000 siepi,5.000 etc.,insomma tutti a correre in un unica gara,i 100 metri piani(tutt'al più i 200).Un 'altra corsa,un'altro ritmo,un altro cuore,indiavolato,spesso costretti a una condotta di gara,all'insegna della "va o la spacca",comunque non adatto a tutti".Ci sono corse,soprattutto quelle di media e lunga durata dove si creano situazioni particolari,in cui la tattica e la testa assumono un ruolo molto importante per la condotta di gara e il risultato finale.Altre,quelle entro i 20 secondi,in cui devi solo spingere,muscoli e fisico.In entrambi i casi con tecnica appropriata, ovviamente.
    Ho detto qualcosa che non va?
    stima ettore
     
    Ultima modifica: 9 Ago 2018
  12. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    No... niente.. figurati. Avevi solo capito che il tt sarebbe sport di prestazione e i 100 mt. piani uno sport di situazione E ce lo hai pure spiegato.. in poche parole.. as usual. :azz:
     
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  13. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

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    Ettore Milocco
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    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    ...non portarmici dentro anche tu in cose che non ho detto e neanche pensato.
    Per me il tennis tavolo è e resta sport affascinante,perchè richiede fisico e cervello.Ben poco risultato ha ottenuto chi batte solo il tasto della prestazione fisica e che anzi,di fronte all'insuccesso,ne richiede,ai propri atleti,ancor di più.Quando sarebbe più proficuo educare la capacità di ciascuno a ragionare e di adattare continuamente il gioco praticato alle sempre nuove circostanze che si verificano sul campo transennato.Con il punteggio a 21 c'era più equilibrio e tempo per dar fondo e soddisfare entrambe le peculiarità che completano e contraddistinguono il nostro sport.
    stima ettore
     
  14. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    "Sarebbe". Nel senso che avevi capito che @andras affermasse ciò.

    L'equivoco è tutto tuo. @andras ti ha spiegato che la corsa (sport di prevalente prestazione) non è paragonabile col tt (sport di prevalente situazione).

    È fin troppo evidente che il paragone del tt con sprint e mezzofondo non tiene:

    ovvio che nel mezzofondo conti una gestione delle risorse energetiche che non opera nello sprint.

    Anche nello sprint c'è una minima dose di tattica nella gestione dello scatto, dell'allungo e del corpo a corpo con l'avversario ..ma il confronto con gli 800 piani (ad esempio) finisce qui.

    Si possono mettere i set agli 11 e a 21 su questo piano? E vogliamo mettere quanto conti la tecnica?

    Io ho praticato poco il set a 21, quindi non ho troppi rimpianti. Però mi è successo, coi set agli 11, di capire il gioco dell' avversario quando era ormai troppo tardi e le situazioni fortuite potevano essere decisive. Coi set a 21 hai più tempo per adattarti e le situazioni fortuite hanno una minor probabilità di essere determinanti.

    What else?
     
    Ultima modifica: 9 Ago 2018
  15. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Nel senso che avevi capito....
    Lui si sofferma sulle categorie sport di prestazione,sport di situazione.Io ragionavo sul cambiamento dovuto alla riduzione a 11 dei set.Come nelle diverse specialità di corsa meno tempo hai a disposizione più importanza assume la prestazione come unica risposta fisica immediata,a scapito di tutto il resto, che richiede,oltre al corpo,una più aperta capacità e flessibilità mentale.E ancor di più,man mano che si allunga la partita.
    Per fortuna non hanno ridotto il set a 5 punti,non ancora!
    stima
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 9 Ago 2018, Data originale: 9 Ago 2018 ---


    La gestione nell'arco della partita delle risorse energetiche,hai detto niente?
    Non può essere sempre la stessa,variando i tempi e la durata dell'avvenimento sportivo,più si fa maratona,più devi correre con la testa.Vale anche nel tennis tavolo,o no?
    stima
     
  16. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Rileggi.

    Accorciare il set, quindi dare più peso alle situazioni fortuite (net e retine), può essere paragonato a far correre i 100 o 200 metri ad un mezzofondista?

    Se proprio vogliamo fare un paragone a tutti i costi, prendiamo la roulette:

    dal punto di vista probabilistico in un set, io e l'avversario abbiamo le stesse possibilità di avvantaggiarci su punti fortuiti di net e retine. Ma nella realtà può succedere che io ne prenda 3 e lui nessuno. Se la partita è più lunga, le probabilità di equilibrio del lucky point sono maggiori.

    Questo perché in un ipotetico set infinito, io e l'avversario avremo preso lo stesso numero di net e retine. Uguale.

    Inoltre, come dice @andras, tra uno spigolo preso e una palla mandata fuori di pochissimo la differenza è di 2 punti, un punto vinto da me anzichè uno vinto dall'avversario, perché per riguadagnare quel vantaggio mancato dovrò fare 2 punti, il che, nel bilancio di un set a 11 pesa molto.
     
    Ultima modifica: 9 Ago 2018
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  17. caph

    caph Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    andrea|trabucchi
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    TT ACLI Lugo
    ok dico una ca:vomito::vomito:ata,
    ma se gente del calibro di harimoto e company imparassero a farlo? teoricamente e estremizzando potrebbero, la battuta la imparano facendone e provandola migliaia di volte, finché non viene esattamente come vogliono loro e i due rimbalzi, il giro, ecc. sono dove vogliono loro.
    chi gli impedisce di imparare a rispondere ad una battuta sotto con un taglio sul net?
    ok massacratemi
     
  18. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Neppure questa corrisponde a ciò che ho scritto,tanto meno al mio pensiero.
    "Un 'altra corsa... (quella dei 100 metri assimilabile a una set accorciato di molto rispetto a prima),......spesso costretti a una condotta di gara,all'insegna della "va o la spacca",comunque non adatto a tutti".
    "La va o la spacca",non nel senso di approfittare di un colpo di fortuna o della buona sorte. Va bensì inteso nell' assumere un unica condotta di gara e sperare con essa o solo in base ad essa,visto i tempi ristretti per fare o congetturare altro,di trarre buon profitto.
    Un esempio pratico?Inizi una partita con set agli 11,capisci che l'approccio o la tattica con cui hai iniziato non paga,o non rende come dovrebbe.Quante volte riesci a cambiare assetto tattico,ritmo,posizione sul tavolo,velocità,
    angolazione o altre varianti ancora?Nella partita con set a 21 lo potevi fare fintantochè bastava.Ad avercene.
    Certo ora hai a disposizione più set,ma chi giocava di solo top,ad esempio rispetto ad un bloccatore di professione,quanti salti, quanti piegamenti in più era costretto,per arrivare appesantito e trafelato al fotofinish in apnea,quando adesso all'11 pare quasi una volata in scioltezza?
    Ciò nonostante avanti con i set attuali all'11.Che ritengo però più adatti a giocatori velocisti,piuttosto che ai mezzofondisti che sapevano gestire meglio le risorse energetiche e le tattiche sulla distanza a loro più congeniale.Va bene così,tanto per ora non si cambia.
    Il chiarirsi non è stato tutto inutile,sulla scia delle nostre riflessioni il dibattito può addiritura proseguire.Il nostro tennis tavolo italiano dove sta andando?
    Prenderà ancor di più una piega preminentemente prestazionale, o cercherà di aprirsi maggiormente a soluzioni nuove e diversificate,meglio incentrate su fantasia e creatività sul versante situazionale?Magari Andras ci aiuterà...
    stima ettore
     
  19. Luca G.

    Luca G. Utente Attivo

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    DLF Poggibonsi
    Dopo la vostra lunga disamina tornerei al tema in oggetto, credo che Pettinelli vada letto, ha appena scritto questo su Facebook:

    PING-PONG IL GERME DELLA SCONFITTA 1° PARTE

    Dalla Rivista Federale N° 5° AGOSTO 2018. Relazione sui giochi del Mediterraneo. Per bocca del responsabile tecnico Deniso ci viene detto: “Proverò a fare delle lucide e oneste considerazioni… Preparazione adeguata… Non c’erano problemi tecnici e fisici… Motivazione alta per portare a casa almeno una medaglia... La sensazione era quella di dominare, ma le medaglie le hanno portate a casa gli altri… Inconcepibile”.

    NOSTALGIA
    Il tecnico continua: “…Tempi addietro abbiamo avuto giocatori che ferivano l’avversario… sentivano odore di sangue, poi davano il colpo di grazia come dei killer”.

    Non condivido questo racconto nostalgico e fuorviante. Conosco bene questi giocatori e vorrei tranquillizzarli. Per me erano bravi, ben concentrati e non subivano psicologicamente la panchina.

    EGO
    Tornando alla situazione attuale, il tecnico prosegue: “Questi ragazzi feriscono l'avversario, poi lo curano, lo aiutano a rialzarsi e si fanno sopraffare, soccombendo. Non posso rimproverarli perché si sono allenati bene… sia nella tecnica, nel fisico e tatticamente”.

    Qui emerge un po’ di ego, perché conclude che è un problema mentale del giocatore. Che sembrano dei buoni samaritani o dei medici senza frontiere. Invece chi li ha guidati ha la smania del killer.

    CONCLUSIONE
    Tralascio altre considerazioni. Preferisco analizzare la conclusione del responsabile tecnico: “…ora dobbiamo lavorare molto se vogliamo centrare obiettivi importati e iniziare finalmente a vincere”.

    Conclusione vuota di contenuti. Però dalle dichiarazioni emerge che il problema è psicologico. La FITET non capisce che la colpa non può ricadere sul tecnico che si fa prendere dall’ego e dal protagonismo di Rambo che immagina feriti e spargimenti di sangue. Perché la sindrome d’ego, che avvolge tutte le dittature, è insita da più di 30 anni nella FITET.

    Nel prossimo post farò un’analisi sul perché la FITET accumula sconfitte a ripetizione.
    Continua….
     
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  20. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    aggiungo che nello "sport" in particolare quando si segue da spettatore è la componente emotiva che domina, il set corto la distrugge completamente quando la partita entra nel vivo........ finisce...e spesso si rimane con la sensazione che non abbia vinto il più forte ma quello che ha solamente ha avuto più situazioni favorevoli...non c'è la percezione di giocatori stanchi che "combattono" stringono i denti e portano a casa la partita.....
    da giocatore IMHO è pure peggio in uno sport dove basta cambiare il materiale per cambiare "quasi" gioco non hai il tempo di abituarti di prendere contromisure e di metterle in pratica per una quantita di punti tale da avere risultati e obbligare l'avversario a trovare contromosse ...ogni tanto guardo le aprtite fra i pro e spesso cambiano tattica di gioco il porblema è che la cosa avviene per talmente pochi punti che spesso non si capisce nemmeno se è voluta o meno....poi un punto l'avversario fa un bel colpo..un punto l'avversario serve lui...un punto ci si mette di mezzo la retina..uno si stecca....uno.. a no basta è finita la partita.....
     
    A tritticorenale, Milocco Ettore e eta beta piace questo messaggio.
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