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Iniziare alla mia eta?

Discussione in 'Principianti' iniziata da Gringoire, 2 Apr 2018.

Status Discussione:
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  1. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Il tennistavolo è giocare a scacchi correndo i 100 metri (Bobby Fischer)
    giocare a scacchi e come giocare a tennistavolo fermi davanti a una scacchiera" :nerd:

    Sicuramente chi l’ha detto deve aver conosciuto e praticato entrambe le discipline.Simili? Allora mettiamole a confronto con ciò che avviene da noi in Italia,anche se in un aspetto perlomeno divergono,
    ma vediamo …
    1)Così come negli scacchi, numerosi e raffinati tatticismi non devono mai mancare nel bagaglio di un provetto pongista e qui da noi non mancano di certo …oh,jèeeee…;

    2)come negli scacchi si richiede freddezza mentale nei momenti cruciali per condurre a termine una partita,basata su sottili e a volte indecifrabili equilibrismi (hm,una dote non facile che si acquisisce nel tempo..);

    3)come negli scacchi bisogna,nel corso della partita, adattarsi e trovare adeguate contromosse ai punti di forza dell’avversario,cercando di sorprenderlo dove e quando non si aspetta,lì si dovrà puntarlo e possibilmente colpirlo,per poi sgretolarlo nelle sue certezze;

    4)come negli scacchi pratichiamo un gioco spesso individualista,ognuno per sé,spesso dimenticando che è più facile raggiungere risultati importanti con un gioco di equipe,con una preparazione di squadra che poi si esprime e riassume nella prestazione del singolo,se si vuole mirare in alto;

    5)come negli scacchi bisogna essere preparati anche fisicamente,oltreché mentalmente,se si vuol reggere fino in fondo;

    6)come negli scacchi bisogna essere dotati di una certa abilità nel prevedere gli sviluppi e calcolare gli esiti di una determinata azione che andiamo ad intraprendere,scaramucce,finte,mosse tranello va tutto bene,battute comprese o ad esempio un sistema di gioco che mira in un certo angolo per poi parare e concludere nell’altro, rimasto sguarnito e indifeso,e altro ancora....;

    7)come negli scacchi se non si riesce a sfondare dritto per dritto e al centro,perché l’avversario lì sa fare muretto e ci è superiore,meglio giocare ai bordi, lungo linea o ancor più angolato(sì,ma come?....);

    8)come negli scacchi pochi tifosi stanno ad assistere alle partite,i più preferiscono giocare in modo amatoriale,ovvero con il minimo impegno sufficiente per stare decorosamente in campo,divertimento compreso;

    9) di conseguenza,come negli scacchi solo i primi 20 (30?), della classifica internazionale vivono bene dello sport che praticano e ovunque.Gli altri….beh certo se provenienti da Paesi con un decimo dei nostri salari….. ad arrancare per sopravvivere e magari neanche si lamentano.Agli altri ancora,che pure si sono spesi e tanto per il nostro Sport,ci devono pensare le Federazioni a trovare un adeguato compito,diciamo
    "posizione protetta" o comunque un salario garantito a fine carriera,

    10)Una differenza c’è.Negli scacchi al minimo errore o prima svista,raramente si riesce a rimediare,la partita è subito compromessa. Invece nel tennis tavolo un punto non è mai decisivo,c’è sempre tempo e tanti punti a seguire ancora da giocare.Anche se alcuni di essi sono davvero pesanti e cruciali e spesso nella conta totale decisivi..
    Ancora.In entrambi gli "Sports" quando ci si confronta con l’altro c’è sempre molto da imparare, soprattutto nelle sconfitte,sempre che ci sia la voglia di migliorarsi.E’ recente la notizia di un italo americano,giovanissimo scacchista che ha pure giocato nella nostra Nazionale,tale Caruana Fabio che, notizia di questi giorni,è riuscito a qualificarsi dopo interminabili sfide nientepodimenoche....per la Finale del Campionato mondiale individuale del gioco dei re.Un’impresa!Magistralmente condotta,passo dopo passo,per arrivare lassù!Che sicuramente darà e dà rinnovato slancio a tutto il movimento scacchistico,con l’avvento sulla scena di altri motivati giovani scacchisti in rampa di lancio,spesso invitati a partecipare,e con un certo successo,nei più titolati e importanti Tornei in tutto il mondo.

    Che dire?Vista la ripetitività nei risultati e nelle prestazioni nei vari Tornei internazionali,lì eravamo e lì siamo,forse negli scacchi da una sconfitta si riesce ad imparare di più, che non da noi nel tennis tavolo?
    stima ettore
     
    A acialli e rozzopicchiatore piace questo messaggio.
  2. Più scuro

    Più scuro Utente Attivo

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    A.S .D. ROMA TENNISTAVOLO
    Ciao Gringoire, puoi iniziare con una squadra della serie D2 e/o D3 formata da atleti di livello pari o simile al Tuo. Nessuna possibiltà di retrocessione e divertimento assicurato.
     
  3. fastpong73

    fastpong73 Utente Attivo

    @Robocell @Milocco Ettore a questo punto organizzatevi per creare il nuovo manifesto pubblicitario per il nostro bellissimo sport. Le parole di certo non vi mancano!! :clap.
     
    A E.Manu piace questo elemento.
  4. rozzopicchiatore

    rozzopicchiatore Utente Attivo

    Io ho cominciato alla tua età a giocare e ora, dopo 4 anni e due allenamenti a settimana di media, sento di capire abbastanza questo sport.
    Essendo uno sport molto tecnico ci vuole tempo e infatti vedo che grosso modo i risultati sono direttamente proporzionali agli anni di allenamento. Esistono le eccezzioni di chi brucia le tappe ma sono veramente pochissimi, molto motivati o molto talentuosi o entrambe le cose.
    Quello che ti consiglio io è all'inizio di cercare di capire velocemente la tecnica e lo puoi fare essendo seguito da un allenatore, prendendo qualche lezione privata, facendo qualche corso fatto bene. Da autodidatta ci metti molto di più.
    Quindi, se migliori abbastanza velocemente dal punto di vista tecnico, si alleneranno volentieri con te via via giocatori più forti, determinando una più veloce crescita nel tuo livello.
    A livello agonistico io inizierei con una d3. La d2 presuppone già un livello di gioco piuttosto buono.
     
  5. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    ....per chi?.....
     
  6. fastpong73

    fastpong73 Utente Attivo

    si potrebbe mandare nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle varie polisportive, nelle parrocchie....
     
  7. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    ...se scrivo per le parrocchie c'è il rischio che quelli della Federazione non comprendano.Lì bastano i catechisti.Per le scuole troppo generico,han già innumerevoli gatte da lisciare e pelare e programmi debordanti,poi ci sono gli insegnanti che...(hanno le orecchie ben vigili e attente e spingono per le più note attività sportive prescelte dai genitori).Infine le Polisportive han già le loro attività di gruppi numerosi con i relativi animatori stipendiati da promuovere,che trovano ragione di esistere proprio nella consistenza di quei numeri e che non possono essere travasati a favore della nostra disciplina sportiva,notoriamente priva di personale addestrato e qualificato per svolgere tale incombenza a partire fin dalla prima età utile a prendere una racchetta in mano.Quindi....
    stima ettore
     
  8. rozzopicchiatore

    rozzopicchiatore Utente Attivo

    Grande Robocell, ho letto le tue considerazioni e mi sono quasi commosso, un bel manifesto a favore del tennistavolo. Ti proporrerei subito per una assunzione all'ufficio propaganda della fitet.
     
    A Milocco Ettore piace questo elemento.
  9. Robocell

    Robocell Utente Attivo

    Ciao,

    In FITET, secondo me, hanno ben chiaro in mente come comportarsi.
    Il problema è insito in questa specialità sportiva: difficile e non per tutti.
    Di conseguenza, pochi atleti, pochi sponsor, pochi soldi.
    E' chiaro che se domani mattina si sveglia il Ma Long italiano e batte tutti, la questione subisce un colpo di acceleratore, ma....questa è pura fantasia.

    Il tennistavolo non è per tutti, lo ripeto.
    Ed il primo presupposto, secondo me, è racchiuso in un istinto propenso all''estetica.
    Un dono che, secondo me, madre natura non ha elargito a tutti.

    Ciao,
    Rob
     
    A ggreco e Milocco Ettore piace questo messaggio.
  10. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
  11. Sfoglia

    Sfoglia Utente

    Nome e Cognome:
    Bruno Sfogliarini
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    Aquile Azzurre
    Io ho cominciato a giocare a otto anni e ho smesso l'agonismo a diciotto, poi ho ripreso a 54...non potendo più giocare a basket per raggiunti limiti di giunture...

    Il tennistavolo non comporta traumi particolari (ieri alla dieci ore di Saronno uno si è tirato la racchetta sulla fronte chiudendo troppo il top e si è tagliato mica male...) e con un minimo di stretching (e qualche bustina di magnesio e potassio) si evitano i crampi.

    Consiglio i primi tempi, cioè fintanto che si è capito che il top si fa con le gambe e non con la schiena, di non esagerare con gli allenamenti. Occhio anche al gomito del tennista, che comunque si può tenere a bada con la cinghietta...

    Oggi poi si possono sfruttare le gomme atipiche per eventualmente compensare una ridotta mobilità (io ho giocato per due anni con l'artrosi all'anca, poi ho messo la protesi...) o una panzetta da vita sedentaria.

    Insomma, il nostro sport è una soluzione ideale per mantenersi vitali a una certa età e, se lo spirito agonistico e la buona volontà non mancano, anche togliersi qualche soddisfazione.

    Buone partite,
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 21 Giu 2020, Data originale: 21 Giu 2020 ---
     
  12. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    ma dopo una tartare di salmone ed una tagliata di tonno (aiutiamo i nostri ristoratori a riprendersi dalla crisi !) , una domanda sorge spontanea : il nostro Alessandro, che da quasi 2 anni non si connette al forum, avrà iniziato mai a giocare ? all'ammazzacaffè l'ardua sentenza...
     
    A Max, andras e Sartori Giovanni piace questo messaggio.
  13. ric58

    ric58 Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Malpassi
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Invicta Pace Grosseto
    Sei un grande .. Mi hai bruciato la domanda...
     
    A Max, Tsunami! e acialli piace questo messaggio.
  14. Tiziano_e

    Tiziano_e Utente

    Nome e Cognome:
    Utente poco noto
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sporting Club, Recife - Brasile
    Bravo Eta....sei un genio...é proprio come dici tu!....hahaha
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 3 Ago 2020, Data originale: 3 Ago 2020 ---
    Ma hai pure ragione tu...é difficile riuscire a pensare come mettere in difficoltà il tuo avversario con una pallina che può arrivarti addosso a 100Km/h!
     
  15. lolloping

    lolloping Utente Attivo

    "...il tennistavolo è uno sport sano e alla portata di tutti":D
     
  16. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    E' questo il punto.
    Come si fa?Occorre reagire e fare in modo di (re)..spingere quella palla alla stessa velocità,almeno.Molti pensano di poterlo fare cambiando semplicemente racchetta,hai voglia!
    Poi diventa importante anche dove,come ci si sistema per essere
    reattivi e pronti per rilanciare.Oltre le braccia e la racchetta entrano in funzione i piegamenti, l'inclinazione
    del busto,torsione o anche capacità di fare piroetta sul proprio asse,dopo aver individuato lo spazio
    più indicato e favorevole,che deve essere sufficientemente ampio!
    entro cui muoversi.L'occhio fa anche
    la sua parte,naturalmente, nell'osservare come si prepara l'avversario per fare partire le sue bordate a 100 all'ora.Piu' la preparazione di ciò e' lunga, più tempo si ha per predisporsi e reagire.Non molto,in realtà ma c'è n'è,se ci si muove per tempo.Anche con un po' di tecnica e di intelligenza,nel saper prevedere!
    Sia nello sferrare colpi d'attacco,facile da fare in allenamento con lo sparring- partner che rimanda con la solita e stessa velocità,sia nel ribattere con colpi tatticamente più difensivi,ma egualmente efficaci.Anche a livello alto,almeno qui in Italia,
    qualcosa in tal senso si vede,ma i progressi appaiono per ora limitati,
    ci si blocca troppo sulla propria posizione di partenza,confidando ovviamente sulla puntinata e..... sulla benevolenza della....dea bendata.Troppo poco.
    ettore
     
    A Tiziano_e piace questo elemento.
  17. Tiziano_e

    Tiziano_e Utente

    Nome e Cognome:
    Utente poco noto
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sporting Club, Recife - Brasile
    Concordo....attualmente...imho, sebbene la velocità, sia del gesto tecnico che atletico, è un elemento ancora importante, lo è sempre meno.
    Lunghi rallies da lontano se ne vedranno sempre meno, e la distanza max. de gioco in un set arriva a 1.5mt per il 80% dell'intera partita.
    Ne deriva que agilità e eccezionale colpo d'occhio dovranno svilupparsi per questa nuova modalità. Questo fondamentalmente a causa delle palline ABS che permettono di anticipare il colpo con spin, e questo necessariamente riduce e accorcia anche gli spazi per il gesto tecnico. Ne risulta però anche que la pallina in arrivo ci darà meno scampo, specialmente tra attaccanti. Per cui, la strategia di tirare sempre forte oggigiorno potrebbe essere un opzione di minor interesse rispetto al posizionamento finale della pallina nel campo dell'avversario (a mio avviso + importante). Questo potrebbe ridurre i tempi di risposta dell'avversario e conseguetemente aumentare i tuoi in preparazione di un nuovo attacco.
    Buon TT a tutti!
     
  18. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Per giocare bene ed essere sempre più competitivi,al giorno d'oggi.
    O almeno provarci.
    Beh,Lapalisse stesso avrebbe detto :"Occorre saper fare un po' di tutto e bene".Allora ...
    1)Rallies più corti, con vantaggio più spesso per chi tira per primo.Vero.
    2)Gioco più spesso stazionato vicino o nei pressi del tavolo.Vero,ma di altissima qualità tecnica nei colpi offensivi sia di dritto,che di rovescio.
    Senza dimenticare la parte difensiva
    o attendistica.....
    3)Si cerca di favorire il piazzamento,rispetto al primissimo colpo tirato a tutta birra,che spesso
    comporta un successivo sbilanciamento o ritardo nel riposizionarsi e conseguente passaggio dell'iniziativa all' avversario.Vero in parte,non deve diventare, però l'unico e ripetitivo moto di battaglia:"Andiamo in sicurezza, l'appoggiamo sempre di
    là con un topino e poi via a schiacciare,che è un piacere".La stessa cosa, avrà pensato anche l'avversario,che poi ha gioco
    facile a posizionarsi e rintuzzare.
    Si può fare meglio?Vediamo ...
    Sul 1.punto:-Oltreche' un' eccezionale agilità di gambe in perpetuo movimento per trovare il miglior punto in altezza su cui andare per colpire la palla non sarà sempre agevole raggiungerlo e rinviare sempre più forte che si può,che anzi,pur con la miglior preparazione fisica,si fatica a mantenere un ritmo adeguato per più set,senza finir stremati,quindi
    si dovrà variare sia il
    piazzamento per individuare eventuali punti deboli dell'avversario,sia la velocità nell'indirizzare la palla.Ebbene si',i più forti arrischiano anche alla primissima occasione il tiro fortissimo,che pur sbilanciandosi in qualcosa,sorprendono e aprono le difese avversarie.Non sempre,ma come momento tattico funziona,soprattutto in partita in corso,dopo aver preso visione delle reali potenzialità di chi sta dall'altra parte del campo.
    Sul 2.punto:-Qui occorrera' variare le capacità difensive,oltreché il campionario di battute.Assodato che non si potra' attaccare sempre e tutto,migliorare il tocco leggero di polso per rimettere le palle negli angolini più indigesti per l'avversario,non sempre "taglioni" che poi la palla esce lunga
    e tutti, al giorno d'oggi
    son dotati di top(e buone gomme!) anche pesanti con palla a scendere negli immediati paraggi.Il tutto va ovviamente predisposto ponendo massima cura nel gioco e nella reattivita' di gambe,ma anche braccia che dovranno meglio coprire ogni porzione del tavolo,vicino.medio,o lontano.Le donne,a mio avviso curano
    maggiormente questa parte tattica di primo approccio sulla palla.
    Sul 3. punto:-Anche qui è richiesta una buona dose di pazienza e consapevolezza nel
    credere fermamente
    nei propri mezzi più portati all'attacco,che poi daranno sì i frutti
    sperati,ma assieme ad una certa dose di lungimiranza e creatività
    che serve prima per capire la pericolosita' degli schemi,i soliti,adottati dalla controparte,poi per uscirne,interromperli o confutarli per limitare la portata,anche per adottarne di altri
    ritenuti,a noi, più confacenti.
    Tocco, creatività,gioco di gambe e piedi (!), comunque non s'improvvisano,vanno curati in allenamento,non solo ripetitività,ma anche testa.
    ettore
     
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