Intervista a Gao Jun

Carissimi

vi presento qui l'intervista che ho effettuato a Gao Jun, attuale n'11 del mondo, ex n'3 e campionessa mondiale. L'intervista e' uscita oggi sul blog di Max, ma la posto anche qui per chi non lo frequentasse. Posto la versione italiana, se qualcuno fosse interessato alla versione originale in inglese fatemelo sapere che ve la mando in un post dedicato.

Alessio

1) Tu sei stata campionessa del mondo con i colori della Cina nel 1991 in Doppio Femminile, semifinalista in singolo ai mondiali 93, argento di doppio femminile alle olimpiadi del 92, raggiungesti come tua miglior classifica il posto n’3 del ranking mondiale, eri al top di questo sport..poi….ci racconti cosa successe?

Mi ritirai perche’ ero stanca di giocare (in realta’ ha usato l’espressione “I got sick of tabletennisâ€)

2) ah….e allora cosa ti spinse a ricominciare?
nel 2001 sono tornata a vivere in Cina ed e’ stata una buona occasione per me per ricominciare

3) Da quando indossi la maglia degli USA hai dovuto incontrare molte volte i tuoi ex-compagni di squadra cinesi. Poi dirci quale sensazione provi nel giocare contro la tua vecchia patria, e come pensi ti vedano loro? Piu’ in generale, quali sono i tuoi rapporti con la federazione Cinese, i giocatori, tecnici etc? Ed il pubblico? fanno ancora il tifo per te quando giochi contro giocatori “non cinesi†o al contrario?

Ho un buon rapporto di amicizia con la maggior parte dei giocatori ed allenatori quando non sono in campo.
Quando gioco contro una di loro siamo ovviamente semplicemente avversari, ma ancora amici una volta che la partita e’ finita.
Quando incontro giocatori non cinesi il pubblico mi supporta ancora parecchio, ma ovviamente il pubblico cinese quando gioco contro le cinesi fa il tifo per loro, e’ una reazione normale.

4) Il tuo stile di gioco e’ considerato poco moderno, pochi giocatori giovani attualmente ancora adottano questo modulo di gioco (pen holder con puntini corti, incentrato piu’ su un gioco di controllo che di potenza, ottimo block, basato piu’ sull’indurre l’avversario all’errore che su attachi di chiusura). Ciononostante tu hai dimostrato che puo’ essere uno stile di gioco ancora molto efficace, sei tornata al n’7 della classifica mondiale all’inizio del 2006 dopo uno splendido 2005 (vittoria al pro tour di Taiwan e negli 8 ai mondiali di Shanghai piu’ una serie di semifinali in altri Pro Tour). Secondo te come mai la Cina non costruisce piu’ giocatori simili a te? (sarebbe inoltre anche interessante per gli spettatori una maggiore varieta’ di stili)

Ogni stile di gioco ha le sue caratteristiche, i suoi vantaggi e svantaggi. Francamente non considero il mio stile di gioco vecchio, ma e’ molto difficile da insegnare ed assimilare. Servono molti anni di esperienza per sviluppare questo stile. Per questo motivo un giovane giocatore che inizia a giocare in questo modo puo’ trovare difficolta’ nel vincere partite e titoli con continuita’ per mancanza di esperienza. Comunque la squadra cinese ha moltissimi giocatori tra cui scegliere, sta a loro scegliere se continuare a creare giocatori di questo tipo o meno in futuro..

5) Hai giocato durante l’era di Deng Yaping prima, Wang Nan poi e ora di Zhang Yining, tre delle piu’ grandi giocatrici di tutti i tempi. Se dovessi sceglierne una, quale e’ secondo te la migliore? E quale ti ha dato maggiori difficolta nel giocarci contro?

Credo che Deng Yaping sia stata la migliore di tutte, e sicuramente quella con cui era piu’ difficile giocare contro. In ogni caso a mio parere sono tutte giocatrici contro cui e’ molto difficile giocare.

6) Diamo uno sguardo al futuro: la Cina ha Guo Yue, cosi’ giovane e’ gia’ al top del ranking (n’2), Li Xiao Xia che nella scorsa stagione ha fatto enormi progressi, poi c’e’ quella Liu Shi Wen..ancora una bambina e gia’ molto forte…solo per citarne alcune…credi che ci sia la possibilita’ per gli altri paesi di competere per un titolo mondiale contro la Cina negli anni a venire? Cosa credi che dovrebbero fare le altre nazioni per cercare di vincere contro questa armata apparentemente invincibile?

In questo momento non vedo alcuna nazione in grado di competere con la Cina entro pochi anni. Per poter competere una nazione dovrebbe avere una organizzazione e sistemi di allenamento simili a quelli della squadra cinese.

7) Come tu sai a volte vengo nella universita’ dove ti alleni a giocare con i ragazzi del tuo team e devo ammettere che quello che ho trovato li’ e’ per me stupefacente, saloni interamente dedicati al tennistavolo, spazi enormi, tantissimi tavoli, molti allenatori professionisti per seguire un folto gruppo di bambini e ragazzi ogni giorno. In Europa (o per lo meno in Italia per quanto ne so io) e’ praticamente impossibile trovare strutture di questo tipo, mentre la sola citta’ di Shanghai a quanto ne so conta molte scuole di tennistavolo come questa. D’altro canto, dopo piu’ di 4 anni che vivo a Shanghai, ho come l’impressione che le giovani generazioni si stiano allontanando dal nostro sport e siano maggiormente interessate negli sport piu’ tipicamente occidentali come la pallacanestro (Yao Ming che gioca nell’NBA ha avuto un influenza devastante), o il calcio (e’ incredibile l’interesse che noto in questi giorni per la coppa del mondo!), ma anche sport meno comuni da noi come il Badminton mi sembrano molto piu’ diffusi tra i teenager. E’ solo la mia impressione oppure e’ un vero e proprio trend e in questo caso dovremmo aspettarci un calo di popolarita’ del tennistavolo anche in Cina nei prossimi anni? Trovi la situazione differente da quando iniziasti a giocare tu?

Non sono d’accordo. Non credo che la popolarita’ del tennistavolo sia in declino. Credo che ancora molti giovani siano interessati al nostro sport, in parte perche’ e’ uno sport che porta molti titoli e gloria al paese a differenza di altri sport, soprattutto quelli piu’ popolari nei paesi occidentali.

 

SECONDA PARTE

8) Cosa ne pensi dei vari cambiamenti al regolamento avvenuti negli ultimi anni? Quanto hanno effettivamente cambiato il nostro sport e quanto ne hai risentito tu direttamente?

Personalmente non ho risentito molto dei cambiamenti, ma il set a 11 rendendo i match piu’ brevi mi ha dato qualche beneficio perche’ mi permette di spendere meno energie quando gioco.

9) Cosa ne pensi della squadra nazionale Italiana? Non sono sicuro se di recente tu abbia incontrato ufficialmente alcuna delle nostre giocatrici, comunque Nicoleta e Tan recentemente stanno progredendo in classifica mondiale piuttosto bene, e con Laura hanno raggiunto grandi successi negli ultimi anni in Europa sia come nazionale che come club (vedi la vittoria in Champions League). Quale credi possa essere il loro potenziale nei prossimi anni? In particolare, parlando di Nicoleta Stefanova, la piu’ giovane e quindi ovviamente quella con piu’ margini di miglioramento, ci sono state molte discussioni sul blog pingpongitalia.com sul fatto che se vuole fare il vero salto di qualita’ debba lasciare l’Italia e giocare ed allenarsi possibilmente in Germania. Tu cosa suggeriresti?

Credo che la nazionale italiana sia piuttosto forte come team in complesso. Nicoleta ha un grosso potenziale e potrebbe causare molti problemi alle giocatrici cinesi in futuro. Ha bisogno di diventare piu’ costante nel rendimento. Probabilmente partecipare ad un maggior numero di competizioni la aiuterebbe in questo.

10) Lo scorso hanno hai giocato la Champions League per la squadra olandese di Herlen. Parlaci di questa esperienza, la ripeterai quest’anno o ti concentrerai solo sulla Superlega Cinese dove hai firmato per il team del Si Chuan?

E’ stata una stagione piuttosto “semplice†ad Herlen. Non ho trovato avversarie molto forti quando ho giocato. Comunque ho rinnovato con Herlen anche per la prossima stagione. (Nota: sono appena usciti i gironi e Herlen sarà una delle avversarie della Sandonatese)

11) Parliamo della Superlega Cinese. Ho notato un fenomeno interessante negli ultimi anni: fino a 10..o forse solo 5 anni fa, i migliori giocatori cinese venivano spesso ingaggiati da team della Bundesliga tedesca (ma non solo) per giocare la Champions League, anche in Italia l’Alfaterna riusci’ a schierare Liu Guoliang, Kong Linghui e Liu Guozheng alcuni anni fa. Oggigiorno invece nessuno dei giocatori della nazionale cinese gioca piu’ in Europa, mentre al contrario molti dei piu’ forti giocatori Europei o di altri paesi Asiatici hanno firmato per squadre della Superlega Cinese (quest’anno ad esempio ci saranno Timo Boll e Tamara Boros anche se probabilmente giocheranno pochi incontri, mentre tutta la nazionale maschile Coreana si sta facendo il campionato al completo, poi c’e’ la Fukuahara etc..), sempre piu’ sponsor e denaro stanno arrivando. Dobbiamo aspettarci che questa diventera’ una sorta di “NBA†del tennistavolo?

Penso che le federazioni Europee non dovrebbero limitare il numero di squadre in cui i giocatori possano giocare. Questo e’ il motivo per cui i giocatori cinesi non giocano piu’ in Europa. Se ai giocatori non fosse imposto di giocare solo per un club sia giocatori Cinesi che Europei potrebbero giocare da entrambe le parti. Sempre piu’ Europei vengono a giocare in Cina a causa dell’alto livello e qualita’ di gioco e per aumentare il bagaglio di esperienza. Se le federazioni Europee continueranno in questa direzione, credo che ci saranno sempre piu’ Europei che verranno a giocare qui, rendendo la Superlega molto simile all’NBA del tennistavolo. (Nota: francamente non conosco il regolamento a riguardo, anzi se qualcuno lo spiegasse renderebbe piu’ chiaro il senso della risposta)

12) Ultima domanda: a 36 anni sei ancora in grado di entrare tra le top 10 (Nota: ad oggi in realta’ e’ n’11), la scorsa stagione e’ probabilmente stata la migliore stagione da quando hai il passaporto USA. Dove vuoi arrivare? Cosa c’e’ nel tuo futuro? Hai gia’ pensato a cosa fare quando smetterai di fare la giocatrice professionista?

Non credo che sia possibile per me giocare meglio di quanto abbia fatto lo scorso anno. Non sono sicura di quando smettero’, ma quella data potrebbe essere vicina..

Grazie per la tua disponibilita’, e in bocca al lupo!

 

Bellissima intervista... complimenti! e grazie del post...

 

Direi che è un' intervista serena e pacata con positive note a favore delle nostre giocatrici e con un sottile velo di incitamento di attivarsi ulteriormente con esperienze internazionali di cui loro (ed i maschi) hanno tanto bisogno per migliorare sensibilmente. E comunque, le stanno tuttora facendo con i vari Pro-Tour ma, bisogna continuare cosi'